Ad un certo punto Luna mi chiamò.
-Pronto?- dissi,
-La TV. Accendila- disse lei.
Misi in viva voce, afferrai il telecomando e iniziai a fare zapping, ma non notai niente di particolare:
-Non c'è niente di strano. Devo fare i comp...- ma poi mi bloccai, perché ero finita su un canale in cui stavano trasmettendo il telegiornale.
L'articolo di cui stavano parlando si intitolava "Catturato aggressore di Marco Mengoni assieme al suo cane". Per poco non caddi dalla sedia.
Come era possibile?
Essendo quella una stradina secondaria credevo che non ci fossero testimoni, e invece c'era qualcuno che, oltre ad aver riconosciuto Marco aveva anche chiamato la polizia.
L'articolo continuava così:
"Aggressore arrestato, cane portato al canile comunale di Via della Magliana, Marco Mengoni quasi illeso."
Ero esterrefatta. Mi sembrava tutto un po' strano.
Comunque non feci troppo caso ai dettagli.
Ero contenta perché ora quell'uomo era in carcere.
Mi legai i capelli e continuai i compiti distrattamente.
Ero felice, ma qualcosa mi turbava. Forse era solo la mancanza di Marco a farmi sentire così, ma quando mi ricordai che il giorno dopo lo avrei rivisto la giornata cominciò ad andare per il verso giusto.
Quando finii i compiti presi un foglio e scrissi una breve frase:
"Mi hai resa capace di andare avanti. Non so come, ma ci riesci: riesci a darmi la forza necessaria per lottare contro tutti e restare in piedi."
Piegai il foglio e lo misi in una busta, che appoggiai sulla scrivania. Improvvisamente avevo compreso che il regalo più bello è invisibile agli occhi.
Per il resto della giornata rimasi in casa con la sola compagnia della musica (la sua musica, la mia medicina) fremendo per l'emozione:il giorno dopo avrei rivisto un re...
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Due piume nell'aria ||Marco Mengoni
Fanfiction"Speravo di essere bella, almeno ai suoi occhi. In effetti il panorama migliore lo stavo vedendo io" . Data inizio pubblicazione: 01/08/2016