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La mattina dopo mi svegliai agitata e mi alzai per la prima volta senza lamentarmi. Presi dei pantaloncini neri,una canottiera nera con su il mio giubotto di pelle e anfibi. Andai in bagno mi lavai faccia e denti,mi truccai e scesi giù.
Mangiai una crostatina e intanto scese mia nonna che si andó a preparare il caffè.

"Buongiorno piccola,allora parti oggi?"

"Si nonna, viene a prendermi dopo scuola Giulio e poi passiamo a prendere la mia valigia"

"Okkey scrivimi mi raccomando"

"Certo ora vado ciao" mi alzai presi lo zaino e uscii.

Arrivai davanti a scuola e mi venne incontro Daniel.

"Ciao piccola" mi salutò dandomi un bacio a stampo.

"Ciao senti ti devo parlare"

"Certo dimmi"

"Allora io parto con Giulio per 4 giorni"

"Tuo fratello vero?"

"Si" abbassai un po in imbarazzo lo sguardo.

"Va bene piccola sta attenta" mi disse mettendomi un braccio dietro alla spalla.

"Certo"

Ci dirigemmo verso i ragazzi e salutai tutti.

Ero talmente di buon umore che decisi di entrare in classe in orario. Iniziò la lezione e il tempo non passava piu, decisi cosi di andare a farmi un giro in bagno.

"Prof. posso andare in bagno?"

"Si ma si sbrighi"

Mi alzai e uscii da quel' inferno passando più di mezz'ora in bagno.

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Suonò la campanella e uscii di li aspettando Giulio. Vidi Andrea e Daniel parlare e li raggiunsi. Al mio arrivo si zittirino immediatamente.

"Oh no vi prego non zittitevi per me!" gli dissi ironicamente.

"Non è quello che pensi bambola" mi disse Daniel.

"Io non penso proprio nulla" gli risposi.

"Allora quando parti?" Mi chiese cambiando argomento.

"Appena arriva mio fratello andiamo a casa mia,prendo la valigia e parto"

"A okkey allora scrivimi,ciao" mi diede un bacio a stampo e si allontanò continuando a parlare con Andrea.
Simpatico eh!

Poco dopo arrivò Giulio in macchina e mi accompagnò a casa.

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"Fai veloce piccola" mi disse mentre entravo in casa Giulio.

"Sii" gli urlai richiudendo la porta.

Andai in camera mia presi la valigia e scesi di corsa.

"Ciao nonna io vado"

"Ciao piccola, state attenti mi raccomando" mi disse lei stritolandomi.

Uscii e misi la valigia dietro accanto a quella di Giulio. Dopo salí di fianco a lui. Avevamo un ora di viaggio per l' aereoporto e poi da li prenderemo l' aereo per la Spagna.

"Allora sei pronta?" Mi chiese Giulio.

"Certo fratellone"

Mise in moto la macchina e partimmo.

"Senti che ne dici se appena torniamo ti faccio conoscere i miei amici?" mi chiese Giulio all'improvviso.

"Si va bene" gli risposi.

Poco dopo mi addormentai in macchina guardando fuori.

GIULIO' S POV

Era passata mezz'ora e Jade dormiva, evidentemente è stanca essendosi svegliata presto.
Il giorno prima ,dopo che le avevo scritto quel messaggio,dissi a Valerio di andare a riposare mentre io preparavo da mangiare. Dopo un quarto d'ora arrivó Mattia con una faccia sconvolta io gli chiesi cosa fosse successo. Mi rispose che non aveva trovato il mio migliore amico e non sapeva dove cazzo fosse. Andai a cercarlo,lo trovai e iniziammo a parlare. Mi raccontò che non stava benissimo e aveva bisogno di sfogarsi e che per questo aveva chiamato Claudia,una ragazza di Roma che la da a tutti quelli che capitano. Lei gli disse che non poteva raggiungerlo, lui quindi si fece una canna per rilassarsi un po e tornò a casa.
Solo che eravamo tutti fuori per cercare mia sorella e c'era solo Serena. Lei lo stuzzicó e finirono a letto insieme.
Lo convinsi a tornare a casa e raccontarlo a Valerio che,una volta saputa la verità, chiese scusa e fecero pace.

Arrivammo in aereoporto e la svegliai.

"Jade, Jade, Jade cazzo svegliati!"

"Mm si?" Mi disse ancora assonnata.

"Siamo arrivati"

"Serio?!" Si tirò subito su a sedere.

"Si, in aereoporto" le dissi ridendo.

"Ah okkey"

Uscii dalla macchina e prese la sua valigia, io presi la mia e ci dirigemmo verso l'ingresso.

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"Oddioo ho paura Giu" mi disse Jade.

Eravamo gia sull' aereo e lei mi confessò che era la prima volta che ci saliva ed era terrorizzata.

"Piccola calma,non succederà nulla" le risposi cercando di tranquillizzarla.

Lei mi guardò con gli occhioni spalancati e mi prese la mano iniziando a stritolarla.
Poco dopo decollammo, finalmente mi lasciò la mano che non mi sentivo più e iniziò a fissarmi.

"Senti sei inquietante!! Non continuare a fissarmi cosí mi metti paura" le dissi ridendo.

"Scusa, è che-" abbassò lo sguardo

"Che c'è non vuoi più partire? Tranquilla non mi arrabbio" le alzai lo sguardo con due dita.

"No no ti pare?! È che non ci credo, è successo tutto così in fretta! Ti voglio un mondo di bene" mi disse con gli occhi pieni di gioia e abbracciandomi.

"Oh principessa pure io" ricambiai l'abbraccio.

Dopo un po si addormentò e io mi misi ad ascoltare la musica rilassandomi completamente.
Circa due ore dopo atterrammo.
Una volta fuori dall' aereoporto prendemmo un pulmino che ci accompagnò fino al centro di Barcellona.
Una volta scesi avevamo davanti a noi una splendida città. Mi girai verso Jade che era stupita dal panorama che  e soprattutto notai che era felice.
È la cosa piu bella che avessi mai visto è lei che,nonostante tutto quello che ha passato anche a causa mia, era davvero felice per qualcosa che avevo fatto io per lei.

JADE'S POV

Dopo un quarto d'ora di camminata da quando eravamo scesi dal pulmino, arrivammo finalmente davanti all' hotel Sol Melia.
Entrammo e ci dirigemmo verso la hall alla recepsion dove ci accolse un ragazzo alto moro e con gli occhi azzurri. Era vestito in smoking con i capelli tirati indietro dal gel, sembrava la perfezione a confronto a me!

"Buongiorno come posso aiutarvi?" Ci chiese gentilmente.

"Salve amm vorremmo una camera" disse Giulio un po in imbarazzo.

"Okkey allora questa è la tessera, per qualunque cosa chiamate e arriviamo"

"Grazie" rispose mio fratello trascinandomi verso l'ascensore.

Entrammo e mi guardò stranamente.
Ma che gli avevo fatto mo?

"Giulio cazzo c'è?" Gli chiesi.

"Quello non ti ha tolto gli occhi di dosso nemmeno due secondi!" Rispose lui indicandomi.

Io scoppiai a ridere per la sua strana gelosia.

"Ma daii non è vero!" Gli dissi cercando di tranquillizzarlo.

"Si si come no!" Mi disse lui sarcastico.

Arrivati al quinto piano si aprirono le porte dell' ascensore e ci dirigemmo verso la nostra camera,aprimmo la porta e rimasi stupita dalla vista di quella stanza!

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