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"Driiin Driiin"

"Un attimo arrivo cazzo"

Aprii la porta e vidi la mia migliore amica vestita tutta in tiro e con un sorriso da cogliona.

"Cazzo vuoi Sam?"

"Hey grazie gentile come al solito" mi disse lei ridendo.

"Certo lo sai..." le risposi con un finto sorriso.

Lei è la mia migliore amica. Quattro anni fa mi trasferii qui a Milano con mia nonna e dovetti ricominciare una nuova vita, avevo solo 13 anni e non conoscevo nessuno e fu difficile soprattutto perché ero tormentata dal mio passato. Il mio primo giorno di scuola qui fu un inferno per fortuna conobbi Sam e diventammo subito amiche.
Lei ora ha 18 anni a differenza mia che ne ho ancora 17, è alta magra con i capelli a caschetto biondi e lisci,
gli occhi verdi e ha un piercing sul sopracciglio.

Entró e si buttó sul MIO divano.

"Heyy bella alza il culo da li e parla" le ordinai io.

"Ahahah credici, senti sta sera c'è una festa prima dell'inizio della scuola al Davil's ti va di venire con me e Tore?"

"Scherzi?!" sbuffai e mi buttai sul divano accanto a lei.

"No bhe sono venuta a casa tua vestita bene solo perché non avevo un cazzo da fare" disse in tono ironico.

Bhe in effetti era vestita molto bene, indossa un vestito lungo fino a metà coscia nero con uno scollo a cuore, delle scarpe nere col tacco e i capelli tirati indietro con un cerchietto nero.
Si è anche truccata in modo molto provocante, ha una linea spessa di eyeliner che le incornicia gli occhi verdi e un rossetto rosso le fa risaltare le labbra sottili che ha.

"Okkey mi hai convinta verró. A che ora passa Tore?"

Salvatore, che si faceva chiamare Tore, era il nostro migliore amico. Si trasferí a Milano in terza superiore e subito si unii a noi.
È un ragazzo altro magro con un fisico atletico moro con gli occhi marroni e la carnagione molto scura.

"Siii evvai....amm passa tra 20 minuti"

"Soloo e me lo dici cosi?!"

Corsi in camera mia aprì l'armadio e presi al volo un paio di pantaloncini neri strappati e un top nero corto con un teschio. Andai in bagno e mi lavai piu velocemente possibile...mi asciugai il corpo e mi vestii.... mi guardai allo specchio: sono alta non troppo magra, capelli lunghi neri con le punte blu e occhi marroni, avevo anche fatto un piercing al labbro inferiore a sinistra e uno all'ombellico. Mi iniziai a truccarmi e mi misi una matita nera che contornava i miei occhi grandi rendendoli piu piccoli e un rossetto nero che metteva in evidenza le mie labbra carnose. Una volta pronta mi misi le all star nere e dei bracciali con le borchie. Appena uscii dalla camera Sam mi venne incontro con la bocca aperta come se avesse visto un fantastma...

"Oh mio dio sei uno schianto!"

"Ma va non esagerare"

"Si si...dai andiamo che Tore è arrivato da 5 minuti e ci ha minacciate di lasciarci qui"

"Si arrivo vado ad avvisare mia nonna"

Andai in camera di mia nonna e bussai.

"Avanti tesoro"

"Ciao nonna ascolta io ora esco sicuramente arriverò tardi e vado a casa di Tore come al solito"

"Okkey piccola sta attenta un bacio"

"Si nonna"

Io abito in una casa abbastanza grande su due piani: al piano terra c'è la cucina con il salotto e un bagno poi al secondo piano c'è la mia camera con il mio bagno, la stanza di mia nonna e quella che doveva essere la stanza di mio fratello.

Scesi le scale e uscii di casa seguita da Sam.

"Hey stupende!" Ci venne incontro il nostro migliore amico.

"Toreee" corsi ad abbracciarlo saltandogli addosso.

Sono una persona timida e molto riservata, dimostro poco l'affetto verso le persone ma con Tore è diverso. Lui mi capisce anche senza che io parli, se c'è qualcosa che non va lui mi aiuta sempre, si può dire che ha preso il posto del vuoto che aveva lasciato in me mio fratello e lui mi tratta come se fossi sua sorella prendendosi cura di me.

"Principessa ciao" mi rispose dandomi un bacio sulla guancia.

"Ciao anche a te Sam" le lanció un occhiata scocciata e si finse offeso.

"Ciao coglione" le rispose lei abbracciandolo e lui sorrise come un ebete.

"Vi prego basta smancerie o mi viene il diabete" dissi io alzando gli occhi al cielo. Loro iniziarono a ridere e io li seguii.

Salimmo in macchina e arrivammo 20 minuti dopo.

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Una volta entrati sentimmo subito un odore di alcool, di erba e di fumo nauseanti.
Il Davil's è il locale piu famoso del quartiere: all'esterno le pareti sono nere con l'insegna rossa...una volta entrati era tutto bianco con dei decori sulle pareti rossi, le sedie ai banconi erano bianche, in mezzo c'era la pista da ballo e ai lati dei divanetti rossi messi attorno a piccoli tavolini neri.
Ci avicinammo ad un tavolo dove c'erano seduti gia Clara, Marta, Manuel e Gabriel, Daniel e Andrea.

Erano quasi tutti i ragazzi della nostra classe con cui avevamo legato di più. Andrea è il piu grande, ha 21 anni, è carino alto magrissimo (troppo per i miei gusti) capelli neri occhi marroni e un bellissimo sorriso. Oggi era vestito con un jeans nero e una maglia lunga con le maniche corte. È fidanzato con Clara, una ragazza simpatica di 20 anni alta un po in carne con i capelli biondi lunghi e mossi con gli occhi di un azzurro grigio. Lei ha indosso un semplice abitito azzurro lungo fino al ginocchio e abbastanza accollato ed è completamente struccata.
Marta è la cugina, anche lei un po in carne bassina, con i capelli corti biondi e occhi verdi. Anche lei era struccata ed è vestita con un pantaloncino jeans e una canottiera bianca.
Infine c'erano Manuel,Gabriel e Daniel... Loro sono tre fratelli,i primi due sono gemelli di 17 anni, sono alti con i capelli rossi e gli occhi marroni, mentre Daniel bhe lui ha 18 anni ed é alto non troppo magro, moro e con due occhi bellissimi tra il verde e il marrone. Oggi è vestito con un paio di jeans e una maglia larga blu scuro.

"Bella regà" salutò tutti Tore.

Dopo esserci tutti salutati ci sedemmo in cerchio e c' era Clara in braccio ad Andrea,i due gemelli, Tore, Sam, Daniel e io mi sedetti in braccio a Tore.Mezz'ora erano tutti in pista a ballare ma io mi sentivo mancare il fiato e decisi di uscire. Fuori era buio e non c'era anima viva così mi incamminai verso un laghetto li vicino circondato da alberi (abbastanza inquietante di sera) e delle panchine....quello era il mio posto per quando stavo o incazzata o un po giu di morale...


Mi avvicinai alla mia solita panchina e mi sedetti sullo schienale quando mi cadde l'occhio su un ragazzo poco distante.
Se ne stava seduto da solo con le cuffiette nelle orecchie e il cappuccio della felpa nera tirato su.
Non lo vedevo in faccia ed era molto spaventoso.
All' improvviso alzó lo sguardo verso di me e io mi spaventai voltando la testa dall'altra parte. Poco dopo incuriosita da quel ragazzo tornai a guardare nella sua direzione ma non era piu seduto li...

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