COSE TROPPO GRANDI

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Atshushi strizzò gli occhi. "Ti detesto..." sibilò a denti stretti.

Mayumi restò immobile.

"Ti odio!" riprese il ragazzo. "Credevi fossimo amici? Beh, non lo siamo. Ti ho sempre guardata con sospetto, fin da quando mi hai detto che non tutti siamo uguali... che forse non avrei mai potuto essere come te."

Mayumi non fiatò.

"Siamo tutti uguali, tu hai solo avuto fortuna e... e mi hai suggestionato, riempiendomi la testa di stupidaggini!"

Mayumi sospirò. "Lieta di sapere che mi hai fatta punire da un gruppo di matti invasati per un buon motivo."

"Fatta punire? Matti invasati? Oh, no Mayumi... La razionalità è l'unico credo degli appartenenti all'Ordine dei Demoni Viaggiatori. Sputiamo sullo spiritismo e ci puliamo il culo con le idee di voi che vi credete 'ripieni di spirito'. Siamo fatti soltanto di carne, e questo veneriamo e celebriamo ogni giorno..."

"Con la carne altrui. Dimmi... è stata piacevole la tua iniziazione?"

Atshushi abbassò lo sguardo per una frazione di secondo, poi riguadagnò gli occhi della Viator. "Così vanno le cose. Siamo animali, l'evoluzione ci ha portati qui, e un giorno avremo equazioni che spiegano quello che riesci a fare, e sapremo replicare tutti i presunti miracoli grazie ai frutti della scienza. Quel giorno, starete al posto che meritate, nessuno crederà più alle vostre stupidaggini!"

"...e vedo che hai una gran Fede in ciò che hai detto!" commentò Mayumi, enfatizzando la parola fede, "Se la tua razionalità ti porta a credere ciecamente in teorie non dimostrabili ma ampiamente studiate da Grandissimi Studiosi, a sostenere un'unica, innegabile, Verità Assoluta, e a prevedere un lieto fine per te e gli altri Eletti consapevoli di tale Verità... nonché una giusta punizione per i tuoi nemici, in nome dell'Altissima Signora Scienza..."

"Smettila!" le intimò Atshushi, "Finiscimi, assassina!"

"Io non ho fatto altro che difendermi. Difendermi, ribadisco, da un gruppo di matti invasati." asserì Mayumi. Poi abbassò la katana. Il ragazzo tentò di strappargliela dalle mani, nevrotico, e si ferì da sé. "Tu non sei un pericolo. Se lo fossi saresti già morto." gli disse ancora.

Coprendosi il viso in un pianto disperato, Atshushi si accasciò a terra.

Mayumi rifiatò. Sentì il suo cuore decelerare all'improvviso, la sicurezza del sostegno della Forza Ancestrale l'abbandonò poco a poco.

Un odore acre e sgradevole le invase le narici, poi i suoi occhi guizzarono da un cadavere all'altro seguendo fiumi di sangue appiccicoso. I Demoni erano fuggiti, o rannicchiati a terra. Oppure morti.

Destiné le si avvicinò: "Tutto è stato veloce e... non c'è stato alcun bisogno del mio intervento." 

Mayumi scosse la testa. Pensò che forse era troppo giovane, piccola e sola, per affidarsi del tutto a qualcosa di tanto grande e potente come una Forza Ancestrale. E pensò anche, turbata, che in fin dei conti aveva ottenuto ciò che voleva ma... nei sogni che avevano preceduto la realtà, i Demoni che fuggivano senza perdere la vita erano di più, e il sangue dei morti era meno abbondante, meno scuro, meno viscido e schifoso.

D'altra parte non ho scelto di aver contro un Ordine di invasati!

E altro sangue, quello delle due ragazze francesi, pervase la sua mente.

"Mayumi," la interpellò ancora il Viator Lucis, "andiamocene..."

Lei emise un sospiro simile a un singhiozzo. "Odio il sangue." Fu tutto ciò che riuscì a dire. 

Mayumi - l'ordine dei demoni viaggiatori - saga della realtà immaterialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora