Allora se fosse stato per me avrei preso direttamente un volo di ritorno per Londra, ma ahimè non dipendeva da me, il viaggio in macchina? Uno schifo. Per non parlare del fatto che mia madre come sempre aveva dovuto dire qualcosa che riguardava solo me. Me. Non lei. Ovviamente le madri non stanno mai zitte, e ciliegina sulla torta Valerie se la godeva a sapere che ero uno che, evidentemente, non aveva successo con le ragazze..anche se quella era una piccola bugia ma vabbè. Finalmente arrivammo a casa di Amelia che era davvero bella, situata lungo la costa come quelle case che si vedono spesso nei film, con un'immensa vetrata che dava sul giardino e dietro esso si vedeva il mare. Il giardino aveva un accesso privato per andare in spiaggia <<Valerie vai a chiamare tuo fratello>> disse Amelia facendo distogliere la mia attenzione dall'ambiente della casa facendomi concentrare su Valerie che arricciò il naso, quel gesto mi provocò una risata che trattenni mordendomi il labbro inferiore. Era così buffa e arrogante allo stesso tempo mentre la guardavo camminare verso le scale rimanendo ferma sui primi gradini <<Dylaaaaan!! Scendiiii!!>> strillo mentre la madre le si avvicinò dandole un pizzico sul braccio <<Val! così potevo farlo anch'io>> la rimproverò facendomi scoppiare a ridere, non potevo più trattenermi, Val mi guardò in cagnesco passandosi la mano sul braccio mentre io venivo colpito in quel preciso momento sulla spalla facendomi sussultare <<Damon.>> mi disse mia madre, sbruffai, non si poteva neanche ridere? Non era colpa mia se Valerie era così buffa da guardare..alzai gli occhi al cielo portandomi una mano sulla spalla mentre sentivo lo sguardo di lei addosso <<Arrivo!!>> disse il fratello di Val rompendo il silenzio. Si sentirono poco dopo dei passi scendere le scale così che mi portarono ad alzare lo sguardo verso le scale, scese sorridendo ampiamente a tutti <<Salve>> disse e vedendolo ero più che sicuro che aveva più o meno la mia età, quindi si passava pochi anni con Valerie. Si avvicinò dando prima un'arruffata ai capelli della sorella e vedendo la sua espressione sorrisi divertito mentre il fratello ridacchiava <<Lui è Dylan, il mio primo genito, di sicuro andrete molto d'accordo Damon>> disse Amelia rivolgendomi un sorriso che ricambiai <<Ovvio che andremo d'accordo, sono sicuro che non sopporta la mia sorellina..come me dopo tutto>> rispose Dylan dandomi una pacca sulla spalla <<Per il momento riesco a sopportare la sua presenza>> dissi divertito guardando Dylan che ricambiò il mio sguardo ridendo. Val era paonazza dalla rabbia <<S'è per questo, neanche io vi sopporto!>> disse lei guardandoci in cagnesco che mi fece scoppiare a ridere provocando così la risata di Dylan che aumentò, <<Adesso basta voi due, avete già fatto comunella?>> disse mia madre e pian piano smorzai le risate mordendomi il labbro inferiore <<Credo proprio di si B..credo sia normale dopo tutto sono i nostri figli!>> disse Amelia che rise insieme a mia madre <<Hai ragione!>> rispose mia madre ridacchiando poi dopo Amelia aggiunse <<lasciamo stare i ragazzi và! Ti faccio vedere la tua stanza>> disse rivolgendosi sempre a mia madre che annuii per poi guardare me e Dylan dicendo <<Dylan tu dovrai ospitare Damon, spero vada bene per te purtroppo non ho un'altra stanza..a meno che..Damon tu non voglia stare con tua madre>> io alzai un sopracciglio guardandola, dormire con mia madre!? Ma siamo pazzi..mi schiarii la voce sforzando un sorriso <<No, no, andrà benissimo>>. Poi mia madre andò con Amelia mentre io seguivo Dylan su per le scale con la valigia in mano, Val era davanti a noi e appena raggiunse la sua stanza si volò verso di noi mentre ci fermammo davanti alla porta della nostra stanza <<Vaffanculo>> disse con un'enorme sorriso sulle labbra per poi sbattersi la porta alle spalle <<Quello era un "ti voglio bene">> disse Dylan ridendo <<Si certo e per me era un "ti amo">> dissi scoppiando a ridere per poi entrare con lui in camera. Mi aiutò a sistemarmi e subito dopo ci ritrovammo a giocare con la sua X-Box chiacchierando un po' e discutendo del gioco, per essere due che ci eravamo appena conosciuti andavamo d'accordissimo, ansi potevo quasi paragonarlo a Freddy..quasi però.
Ormai era quasi ora di cena e iniziavo ad avere fame, stiracchiai le braccia alzando le mani verso l'alto <<Allora immagino che vieni con noi stasera, no?>> disse Dylan mentre spegneva l'X-box per poi sedersi sul letto e guardarmi <<Non ho idea di cosa tu parli..>> ridacchiai appoggiando le mani dietro di me così da sorreggermi, lui sorrise e mi guardò divertito <<Stasera abbiamo una festa da alcuni amici, io e Val, dato che tu sei qui vieni con noi..a meno che tu non sia troppo stanco>> disse lui che si lasciò ricadere sul letto voltandosi poi verso di me, mi arruffai un poco i capelli con una mano soppesando la cosa se mi conveniva andare oppure no. Alla fine decisi di sì, insomma ero qui per divertirmi dopo tutto <<Vengo>> risposi mentre mi alzavo avvicinandomi verso la porta <<Prima però devo mangiare, sto morendo di fame>> risi vedendo Dylan alzarsi di colpo dal letto <<Ovvio che mangiamo! Mi sta brontolando la pancia da mezz'ora amico>> disse lui dandomi una pacca sulla spalla invitandomi ad uscire dalla stanza. Aprii la porta uscendo con Dylan al seguito e ci ritrovammo una Valerie tutta in tiro, una minigonna nera le fasciava la vita e le arrivava quasi a metà coscia, ai piedi portava delle semplici convers nere mentre sopra la gonna portava un top bianco. I capelli le ricadevano ondulati sulle spalle e avevano un movimento lievemente a boccolo sulle punte, non era molto truccata un po' di eye-liner e rimmel sugli occhi, un rosa opaco sulle labbra. Stava veramente bene e quell'abbigliamento faceva risaltare le sue curve giuste..forse la stavo fissando troppo perché quando incontrai il suo sguardo lei aveva un sopracciglio alzato e mi guardava come se aspettasse che le dicessi qualcosa.. <<Io vado a mangiare qualcosa con Hay, ci vediamo dopo alla festa, okay?>> disse distogliendo lo sguardo da me e guardando il fratello <<Va bene, l'hai detto a mamma?>> le chiese lui, io cercavo di non guardare la lieve scollatura del top di Val che metteva in risalto le sue tette <<Ovvio Dy, beh ciao!>> disse lei facendo un gesto con la mano mentre scendeva le scale. Io e Dylan la seguimmo <<Viene anche Damon con noi, quindi non sparire come tuo solito, e potresti anche coprirti di più!>> disse lui, sentii lei sbruffare <<Pensavo saresti stata contenta di avermi alla festa>> dissi quando tutti e tre ci fermammo davanti alla porta di casa, lei mi stava guardando e si morse per un momento il labbro inferiore <<Hai detto che non mi sopporti, quindi perché dovrei esserne contenta?>> rispose facendomi un sorriso ampio per poi salutarci con la mano e uscire di casa, vidi nel breve momento che la porta era aperta una mini rossa ferma davanti al viale <<Quella è nella macchina è Hay, la migliore amica di mia sorella, la conoscerai più tardi>> disse Dylan sorridendomi per poi andare verso la cucina, lo seguii sentendo dalla cucina le voci di Amelia e mia madre chiacchierare animatamente. Il mio pensiero era il cibo e dopo quello la festa, sperando che non mi sarei sentito un coglione..
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Due persone. Due mondi.
ChickLitLondra, con le sue giornate piovose e i suoi luoghi pieni di storia. California, con le sue giornate di sole e le spiagge da copertina. Due posti completamente diversi, con vite e abitudini diverse, ma questi due luoghi fanno parte di loro. Damon ap...