22 Damon

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<<Freddy smettila>> dissi cercando di trattenere le risate mentre facevo una video chiamata con il mio migliore amico, che era dall'altra parte dell'oceano in Irlanda da i suoi parenti. Era passata ormai una settimana, il ricordo di quel momento era ancora vivido come se lo stessi vivendo in quell'esatto momento..
Le avevo preso il viso fra le mani, sentivo il cuore che mi martellava nel petto e l'unica cosa che volevo fare era di scusarmi.. Ero un coglione e il solo fatto che non le volessi parlare era perché l'avevo lasciata andare..
<<Non la smetterò mai! Perché tu dovresti essere il mio migliore e ripeto, migliore amico. E invece non mi dici nulla per ben due settimane!>> urlò Freddy, facendo sbiadire il ricordo del viso di Valerie, avvicinando così talmente tanto la faccia alla telecamera che l'unica cosa che riuscivo a vedere era il suo primo piano del naso. Una vista a dir poco strepitosa o emozionante.
<<Fred dai..ti ho chiamato apposta no? E poi ci rivediamo tra due settimane..mentre lei..>> dissi per poi quasi sussurrare le ultime parole, ormai mancavano solo due settimane alla partenza e mi sembrava che il tempo ultimamente passasse troppo in fretta. <<E dai bro, non pensarci okay? È la prima cosa bella che ti capita dopo..beh dopo Amber, dovresti godertela fino alla fine>> disse Freddy rivolgendomi un sorriso, aveva ragione ma il pensiero di perderla rimase in un'angolo piccolo della mia mante <<Okay, allora siccome devo godermi la mia felicità ora vado..>> dissi facendo finta di muovere il mouse e chiudere il portatile, le urla di Fred e i suoi imprechi mi fecero scoppiare a ridere <<SEI UN BRUTTO STRONZO! DAMON COOPER!! Quando torni ti uccido con le miei mani!>> disse e io risi ancora, e ancora..
<<Scherzavo!! Però sicuro dovrò disconnettermi che devo uscire..>> dissi guardando l'ora sul cellulare, erano le otto di sera mentre da Fred erano le undici del mattino, era così strano avere così tanta differenza di orario. <<Okay okay, uff vorrei stare lì con te..>> disse e iniziò a far finta di piangere. Scemo pensai ridendo di nuovo <<Dai smettila! Sembri un bambino di 5 anni..non penso sia così male lì no?>> dissi ridacchiando. L'unica cosa che ricevetti fu uno sguardo alla Freddy che avrebbe ucciso chiunque non lo conoscesse come me, alzai gli occhi al cielo mentre lui mi ripeteva per la milionesima volta che l'Irlanda non era la California. Smisi di ascoltarlo quando delle mani mi scivolarono sul petto e un respiro caldo mi riscaldo la pelle sul collo sentii la sua dolce risata vicino all'orecchio <<Oh ciao! Finalmente ti vedo! Perché..>> disse Freddy mentre io abbassavo lo schermo del portatile. Solo il necessario per coprire la vista di Freddy su Valerie ma non perché non volevo che la vedesse, non ero geloso di lui..credo, ma l'unico motivo era che.. <<Ciao>> mormorò lei spostandosi da dietro di me e sedendosi lentamente sopra le mie gambe <<STRONZO NON TI PARLERÒ PIÙ!>> disse fred, e poi penso si disconnesse. <<Perché non mi hai fatto conoscere Freddy?>> mi chiese lei cingendomi dolcemente il collo con le braccia mentre le mie mani scorrevano lungo le sue cosce nude, siccome addosso aveva solo una mia vecchia maglietta. Me l'aveva fregata un giorno e la cosa non mi dispiaceva affatto, <<Come mai sei qui?>> dissi chinandomi in avanti, le lasciai un bacio leggero alla base del collo sentendo ogni fibra del mio corpo tesa e rilassata allo stesso tempo. <<Mi mancavi..>> disse Val, ma era quasi più un sussurro e le sue dita si infilarono lentamente tra i miei ricci, mi scostai un poco lasciandole un bacio sul mento, sulle sue guance notai un leggero rossore. Sorrisi e lei si strinse di più a me nascondendo il viso nell'incavo del mio collo <<Uffi smettila..io dovrei odiarti>> disse togliendo le braccia dal mio collo e in un'attimo si era alzata lasciandomi divorato dalla voglia di averla, consumarle le labbra, toccare ogni punto del suo corpo..
<<Perché odiarmi?>> dissi passandomi una mano tra i ricci portandoli indietro e con l'altra mano chiusi definitamente il PC e riportai lo sguardo sul suo viso, anche se le sue gambe scoperte erano una distrazione per me. <<Perché non vuoi farmi conoscere Freddy>> disse lei ridendo per poi dirigersi verso la porta della camera, la guardai confuso alzando un sopracciglio <<Dove vai?>> chiesi alzandomi dalla sedia facendo qualche passo verso di lei <<A farmi una doccia, e dopo esco con Haylee le serve una mano a fare una cosa, ci sentiamo dopo?>> disse appoggiandosi con la chiesa alla porta. Feci gli utili mi passi che mi separavano da lei, raggiunta appoggiai il palmo della mano contro la porta, all'altezza del suo fianco e con l'altra le afferrai l'orlo della maglia alzandola leggermente, sentivo il suo respiro farsi più affannato. Mi inumidii le labbra sentendole secche ma il mio unico obbiettivo era stuzzicarla, anche se così stavo finendo di stuzzicare più me che lei. <<Solo se mi saluti come si deve..>> mormorai guardandola negli occhi, i suoi di quel castano scuro, adesso sembravano aver delle sfumature dorate come il caramello e sulle mie e sue labbra si formò un sorrisetto. Allungò una mano posandola sul mio petto mentre con l'altra afferrò la mia collana tirandomi così leggermente verso di se, i nostri nasi si sfiorarono mentre lei chiudeva gli occhi, io socchiusi i miei, osservando quelle labbra che aspettavano solo di incontrare le mie.
Quanto dannatamente poteva essere sexy e dolce in quel preciso momento.
Lasciai la presa sull'orlo della sua maglia e la feci scivolare dietro la sua schiena, facendola così inarcare leggermente nel mentre le nostre labbra s'incontrarono, il bacio iniziò subito ad essere profondo, ma le nostre labbra si muovevano lentamente con le nostre lingue che s'intrecciavano è sfregavano tra di loro. La sua mano scivolò dal mio petto alla mia spalla, andando dietro essa e poi su per il collo stringendosi infine tra i miei capelli, facendomi sfuggire un piccolo gemito. Iniziai a baciarla con più passione ansimando leggermente sulle sue labbra, sentivo la pelle andarmi a fuoco come se sentire solo il suo contatto potesse incendiarmi. Il desiderio mi stava logorando.
Valerie si scostò piano piano dalle mia labbra, da prima mi lasciò dei baci più lenti per poi finire in baci più casti, quando riaprii gli occhi lei mi rivolse un timido sorriso, le sue guance avevano preso un colorito più accesso e i suoi occhi erano pieni di desiderio come i miei. Sulle mie labbra comparve un sorriso che fece sorridere anche lei, poi si morse il labbro inferiore distogliendo per un momento lo sguardo <<Devo andare Dam..>> sussurrò quasi senza fiato appoggiandomi una mano sulla mia guancia e l'altra sul petto. <<Resta qui..>> sussurrai lasciandole un bacio leggero sul profilo della sua mascella. Il suo profumo di pesca e balsamo mi riempi l'aria nei polmoni quando ispirai affondo, il suo odore, quell'odore di lei.
Ma ancora non riuscivo a dirle tutto, perché? Perché doveva essere tutto così difficile?
Le sue labbra si posarono sulle miei, neanche mi ero accorto che avevo chiuso gli occhi e che le sue mani erano sulle miei guance <<Ci vediamo dopo, promesso..ma devo proprio andare>> mormorò sulle mie labbra.
Sospirai aprendo gli occhi e mi scostai appoggiandomi con la spalla allo stipite della porta <<Odio Haylee..>> dissi mentre le prendevo la mano accarezzandole dolcemente il dorso di essa, Val sorrise ampiamente lasciandomi poi un bacio sulla guancia <<Peccato perché lei ti adora>> disse ridacchiando un poco. Aprii la porta della camera così per farla uscire, quando lei si mosse per andare le nostre mani erano ancora unite ma pian piano la sua mano scivolò via dalla mia e guardandola negli occhi dissi <<A dopo bimba>> le sorrisi anche se avevo un po' di malinconia. <<Smettila sennò non riesco a lasciarti..>> disse mordendosi il labbro inferiore e portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi mi rivolse un sorriso infilandosi nella sua camera <<A dopo>> disse guardandomi per poi chiudersi la porta dietro di se.
C'era solo un corridoio a separarci ma, sapevo che se fossi entrato in quella stanza non sarei più riuscito ad uscirne. Sospirai e mi convinsi a vestirmi dato che Dylan mi stava aspettando di sotto per cenare, c'erano anche mamma e Amelia, e poi ci saremmo andati a fare un giro siccome Haylee e Valerie avevano da fare. Anche se non avevo la più pallida idea di cosa dovevano fare, e questo faceva diventare paranoico sia me che a Dylan.
Non avevo paura di Valerie, sapevo che qualsiasi cosa fosse non era da preoccuparsene ma....se si trattava di Haylee..
Non sapevo mai cosa aspettarmi da lei, dopo Tate e....
Scossi la testa cercando di non pensarci. Cosa aveva detto Freddy? Goditela fino alla fine?
Ecco, era quello che il motto che avrei seguito.

Due persone. Due mondi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora