Dopo aver dato la mia maglia a Valerie andammo a cercare Haylee e Dylan, la seguivo in mezzo alla gente sparpagliata in tutta la proprietà, girammo per il giardino e attorno alla piscina ma niente, quindi decidemmo di entrare in casa. La seguii nel salotto mentre cercavo di farmi spazio tra la gente che ballava <<Hey amico! Non trovi che sia uno schianto!?>> disse un ragazzo appoggiandomi un braccio sulla spalla alitandomi in faccia l'odore di alcol che si era scolato, feci una piccola smorfia cercando di trattenermi dalla voglia di buttarlo a terra, che molto probabilmente era una mossa davvero facile da eseguire siccome non si teneva in piedi. <<Certo, amico>> dissi scrollandosi poi quel poveraccio da dosso mentre venivo preso per l'altro braccio e tirato via <<Non metterti a fare conversazione! Dobbiamo cercare Hay e Dy!>> disse Valerie rimproverandomi per poi riprendere a camminare tra la gente trascinandomi per il braccio <<L'unica conversazione che potevo avere con quel coglione era qualcosa su una che doveva essere uno schianto>> le dissi richiamando la sua attenzione, si voltò scrutandomi con lo sguardo poi alzò gli occhi al cielo voltandosi di nuovo lasciandomi andare il braccio, aggrottai la fronte riprendendo a seguirla. Quella ragazza non era normale, fatemelo dire <<Perché hai alzato gli occhi al cielo?>> le chiesi fermandomi nella cucina insieme a lei <<Perché una cosa del genere può dirla solo Elia, è un coglione ma è anche un bravo ragazzo..solo beve troppo, per questo è un coglione>> rise guardandomi per poi alzarsi in punta di piedi per vedere oltre la mia spalla, sorrise e mi toccò sulla spalla facendomi spostare leggermente <<Tate!>> disse sventolando la mano in aria, rimasi vicino a Valerie guardando un ragazzo moro dalla carnagione parecchio abbronzata con occhi celesti che risaltavano, per via della pelle. Lui sorrise ampiamente appena vide Val, venne verso di noi appoggiando poi una mano sul fianco di lei <<Hey, eccoti qui>> disse sorridendole, lei lo guardò ricambiando il sorriso per poi indicarmi con un gesto della mano <<Lui è Damon, un amico di famiglia, diciamo>> disse ridacchiando per poi mordersi il labbro inferiore appena incontrò il mio sguardo, senza accorgermi mi morsi anch'io il labbro..mi schiarii la voce per poi guardare Tate <<Piacere mio Damon, io sono Tate, il cretino che ha voluto organizzare questa festa>> rise e fece ridere anche Val che gli diede una gomitata leggera sul fianco <<Senti Tate hai visto Haylee e il fratello di Val?>> chiesi io a lui mentre Val lo guardava <<Sai dove sono? È un'ora che lì stiamo cercando da per tutto>> disse lei sospirando. Lui sembrava pensarci un'attimo per poi passarsi una mano dietro il collo <<Credo di averli visti uscire e andare via in macchina..>> disse lui un po' con voce groppo bassa e appena posai lo sguardo sul viso di Valerie la vidi diventare rossa..ma non era in imbarazzo, si stava incazzando..io a quella reazione non potei trattenermi..
Scoppiai a ridere così forte che mi stavano venendo le lacrime agli occhi, ci avevano lasciato QUI!! Non potevo crederci. Val mi fulminò con lo sguardo e inizia a tossire per smorzare la risata, Tate guardava Val un po' intimidito come se si aspettasse che lei lo uccidesse <<Se vuoi vi dò io uno strappo a casa..>> disse lui, lei lo guardò per poi sospirare facendo un gesto con la mano <<Non preoccuparti Tate, non ce n'è bisogno..torneremo a piedi, probabilmente Hay era ubriaca e Dy non ci ha pensato due volte a portarla a casa..>> disse lei rivolgendoli un lieve sorriso. Lui annuì premendo le labbra tra di loro <<Allora ci vediamo in giro, vado a vedere se mi stanno distruggendo casa>> disse lui sorridendole dandole poi un bacio sulla guancia <<Ciao amico>> mi disse dandomi una leggera pacca sulla spalla <<Ciao..>> dissi guardandolo andare via, uscendo dalla cucina.Dopo aver lasciato la festa c'incamminammo verso casa, ero ancora a torso nudo mentre Valerie teneva ancora la mia maglia, non faceva freddo e dopo tutto stavo in California..quindi era del tutto normale girare a torso nudo. Per fortuna la casa di Tate non era molto lontano dalla casa di Val, mi passai una mano tra i capelli tirandoli indietro ma ritornarono come prima con qualche ciocca che ricadde davanti agli occhi. Sospirai infilandomi poi le mani nelle tasche, questo silenzio tra noi era straziante, le lanciai un'occhiata passandomi la lingua tra le labbra per inumidirle notando che il suo sguardo era già su di me <<Tutto okay?>> le chiesi guardandola accennando un sorriso. <<mh si, solo che..scusami per questa situazione>> disse alzando un poco le spalle e facendo premere le labbra tra di loro, scossi appena la testa dandole una leggera arruffata ai capelli <<Tranquilla, mi è capitato di peggio>> risposi sorridendole mentre lei piagnucolava <<Non c'era bisogno di scompigliarmi i capelli>> disse sbruffando dandomi uno schiaffo sul braccio. Risi e mi sfregai con la mano il braccio <<Dovranno amputarmi il braccio ora! Il tuo schiaffo era micidiale>> dissi ridendo più forte mentre lei alzava gli occhi al cielo svoltando poi a destra così che ci trovammo la sua casa di fronte in fondo al viale, <<Quanto sei spiritoso, Damon.>> disse ma dal tono della voce sembrava che stesse sorridendo. Appena arrivammo nel vialetto di casa si sentì la porta aprirsi lasciando posto a Dylan, che si fermò di colpo appena ci vide <<Siete qui! Stavo uscendo per venirvi a riprendere..>> disse guardando me e poi la sorella che lo sposto con una spinta per passare <<Si certo! Come no!>> disse facendo una risata sarcastica, Dylan mi guardò accigliato mentre entravo richiudendomi la porta di casa alle spalle <<Mi avete cercato per tanto?>> mi domandò, alzai appena le spalle <<Solo per un oretta, poi abbiamo chiesto a..Tate se vi aveva visti, e vi ha detto che tu e Haylee eravate andati via in macchina..così siamo tornati a piedi>> dissi per poi passargli affianco dirigendomi verso le scale. Era stata una serata tranquilla dopo tutto ma ero distrutto <<Già Dylan! Cazzo potevi avvertici che eri andato via!>> disse Valerie alzando la voce <<Dai Val..era ubriaca fradicia, non ho avuto il tempo di venirvi a cercare..>> disse lui, mi girai a guardarli e vidi lei fulminarlo con lo sguardo, sembrava un bambino che veniva rimproverato..<<Quando si tratta di lei, sei insopportabilmente idiota!>> disse lei allontanandosi da lui e venendo verso di me, mi guardò fermandosi poi davanti a me <<Scusami ancora..>> disse mordendosi il labbro per poi guardarsi il petto arrossendo lievemente sulle guance, prese l'orlo della maglia con le mani e se la sfilò <<Tieni..è ancora un po' bagnata>> disse accennando una risata mentre mi porgeva la maglietta che presi <<Di nulla, bambina>> dissi, ma quando mi resi conto di quello che avevo detto avrei voluto mordermi la lingua. Non volevo dirlo ma fu una cosa spontanea..probabilmente perché quando la guardavo sembrava una bambina..lei aggrottò la fronte per poi guardarmi storto <<beh ciao>> disse in tono acido, mi diede una leggera botta con il gomito sull'addome per farmi spostare e salì le scale di corsa. Okay..avevo fatto danno, credo. Sospirai salendo poi le scale ed entrai in camera di Dyaln che era rimasto al piano di sotto, mi buttai sul mio letto gonfiabile che prima di cena mi aveva messo Dylan. Guardai il soffitto con la maglia ancora umida sul petto nudo e mi senti le palpebre pesanti, mi sfregai le mani sul viso dopodiché lanciai la maglia sulla mia valigia e mi ritorno in mente quello che aveva detto Valerie prima al fratello, a cosa si riferiva con "quando si tratta di lei"? Si riferiva ad Haylee?
Pensarci mi faceva solo intrippare il cervello, quindi, dopo essermi tolto le scarpe e i pantaloni mi misi quelli del pigiama andando così a dormire, lasciandomi sopraffare dal sonno e dalla stanchezza.
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Due persone. Due mondi.
ChickLitLondra, con le sue giornate piovose e i suoi luoghi pieni di storia. California, con le sue giornate di sole e le spiagge da copertina. Due posti completamente diversi, con vite e abitudini diverse, ma questi due luoghi fanno parte di loro. Damon ap...