16 Damon

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"La musica era alta, le mie mani le accarezzavano lentamente i fianchi. La mia fronte era quasi appoggiata sulla sua, sentivo il suo respiro caldo, sulle labbra. La punta del mio naso sfiorò la sua e sentii quasi fremere il suo corpo, a quel leggero contatto, mentre le sue labbra attraevano le mie. La volevo baciare. Volevo fare quelle labbra mie.."
<<Oh Damon!>> una voce maschile mi risuonò nell'orecchio, strappandomi via dal mio sogno, ricordando vagamente quei capelli castani scuri e le sue labbra..
L'avevo sognata. Cinque minuti fa stavo sognando Valerie. Non andava bene, non andava affatto bene, e da come era il sogno sembrava un flashback della sera scorsa quando eravamo nel locale, prima che trovassi Dylan fare a cazzotti. <<Mhmm>> mugugnai senza aprire gli occhi, rimanendo con la guancia schiacciata sul cuscino, con qualche ricciolo che mi ricadeva sulla fronte, <<Smettila di ronfare, abbiamo da fare stasera>> disse la voce, che pian piano collegai a Dylan mentre cercavo di attivare le funzioni vitali, se così si può dire. Sbruffai quando sentii il suo piede sulla schiena che cercava di scuotermi, ma provocò solo un movimento ondeggiante per via del mio letto gonfiabile. <<Dy..>> mi lamentai ricevendo come risposta la sua risata <<Alzati ho detto, vuoi o non vuoi conquistare la mia sorellina?>> disse. Aprii gli occhi lentamente cercando di realizzare cosa aveva detto <<Che?>> dissi con la voce leggermente roca, lui tolse il piede dalla mia schiena così mi girai nel letto sdraiandomi a pancia in su. Lo guardai vendendo un sorriso comparire sul suo volto <<Idiota, ti ho chiesto se vuoi uscire con Valerie>> disse dandomi un leggero calcetto sul fianco. Aggrottai la fronte inumidendomi le labbra secche <<Tu non puoi dirmi queste cose appena svegliato, non parlare per enigmi!>> dissi accennando una risata, <<Okay, okay..allora dimmi quando connetti quel cervelletto che hai sotto quei ricci e ti spiego>> disse ridendo lanciandomi il suo cuscino in faccia prima che uscisse dalla stanza.
Mi tolsi il cuscino dal volto e sbruffai, odiavo quando mi venivano dette le cose a metà.

Dopo essere stato al bagno per rinfrescarmi ecc, scesi al piano di sotto dirigendomi verso la cucina in cerca di cibo. Quando arrivai trovai un biglietto sul ripiano dell'isola con scritto:
Ragazzi noi siamo al mare!
Amber e Brook
Guardai fuori dalla vetrata notando che era una stupenda giornata di sole, proprio alla Californiana, al solo guardare fuori stavo morendo di caldo. Mi piaceva stare al mare ma oggi faceva decisamente troppo caldo per i miei gusti. Sentii dei passi venire verso la cucina mentre io mi preparavo un bicchiere di succo di frutta con qualche biscotto, <<Okay! Ora sei ricettivo Mr Bradipone?>> disse Dylan, quando entrò nella cucina sedendosi sullo sgabello di fianco al mio. Mi voltai verso di lui con il biscotto tra le labbra e annuii, forse dovevo dire qualcosa per sembrare più ricettivo..
<<Perfetto, anche se ho qualche dubbio al riguardo, allora! Val non sa niente però Haylee mi ha detto di informarti che stasera uscirai da solo con lei>> disse. Quasi non mi strozzai con il biscotto..
Perché mi agitava tanto pensarmi da solo con Valerie?
Dylan rise dandomi qualche pacca sulla schiena mentre io tossicchiavo bevendo poi un sorso di succo, <<Scusa tu e Haylee dove andate?>> dissi osservandolo. Lui fece un'alzata di spalle appoggiandosi con il gomito al ripiano dell'isola <<Non lo so, decide lei il posto, quindi è una sorpresa. Però Valerie quando verrà qui a casa per prepararsi io sarò già andato via per uscire con Hay>> disse rivolgendomi un ampio sorriso. Alzai un sopracciglio guardandolo quasi intimidito da questo piano folle, ovviamente frutto della mente di quella matta di Haylee. <<È un piano..>> stavo per finire la frase quando lui disse <<Geniale, lo so, lo so>> si alzò dallo sgabello andando a prendere qualcosa dal frigo. No, non era geniale. Era stupido. Davvero credeva che bastasse che lui e Hay scappassero via, per poter lasciarmi via libera con Valerie?
<<Smettila di pensarci, vedrai che funzionerà, Val sa solo che noi torneremo per passarvi a prendere ma invece non sarà così>> disse Dy, prendendo anche lui il succo <<Non resterà rinchiusa dentro casa, s'è questo che pensi..perché non la conosci come la conosco io>> proseguì ridacchiando. Okay, era vero, e aveva ragione..però..
Se avessi rovinato tutto? Se avessi immaginato tutto?
Cazzo, mi era davvero partita la testa per quella bambinona. Sospirai annuendo portandomi alle labbra un'altro biscotto, nel mentre ricevetti una pacca sulla spalla <<Non essere nervoso! Andrai una bomba>> disse Dylan. Per lui era tutto facile, peccato che per me non era così..
Dy mi prendeva in giro mentre io cercavo di finire il mio spuntino/colazione, quando sentimmo la porta d'ingresso che sbatteva nel chiudersi. <<Dy! Damon!>> urlò una voce femminile, la riconobbi subito, Era Valerie. Mi sentii improvvisamente tutti i muscoli tesi e l'agitazione salirmi per tutto il corpo, <<Siamo in cucina Val!>> urlò Dylan in risposta, distogliendomi dalle sensazioni che stavo provando. Bevvi l'ultimo sorso di succo cercando di temporeggiare prima di girarmi verso Val, che sarebbe entrata a momenti in cucina, <<Mamma dov'è?>> disse lei avvicinandosi a noi. Sentivo il corpo teso come una corda di violino e presi un respiro profondo, ispirando dal naso, lasciando poi lentamente uscire l'aria dalle labbra. La cosa funzionò infatti il mio corpo si rilassò <<È in spiaggia con Brook>> disse Dy, senti un braccio attorno al collo e quando abbassai lo sguardo la sua mano prese uno dei miei biscotti <<Oh okay, che stavate facendo voi?>> disse lei. Alzai lo sguardo verso il suo viso e aveva un accenno di sorriso sulle labbra quando con queste prese il biscotto, non so perché doveva accadermi in quel momento ma..la trovavo estremamente sexy. Soprattutto nel modo in cui mi stava guardando negli occhi <<Prego eh>> dissi, dopo aver ripreso il controllo di me, le sorrisi e lei mosse leggermente il braccio attorno alle miei spalle. Poco dopo sentii il tocco leggero delle sue dita tra i capelli, proprio all'attaccatura di essi. Quel gesto mi provocò un piccolo brivido sulla schiena, credo che voleva farmi impazzire. E ci stava riuscendo. <<Hey, scusate io sono ancora qui>> disse Dylan, io credo per la tensione non riuscii a ridere, infatti per evitare di guardarli mi alzai andando a posare il mio bicchiere nel lavandino. Senti Valerie bisbigliare qualcosa a Dylan che ridacchiava e poi si lamentava di qualcosa, probabilmente lei l'aveva colpito. Mi morsi il labbro inferiore cercando di non pensare a quello che aveva detto Dy pochi minuti fa <<Io vado a farmi una doccia, ci vediamo dopo>> disse Val, in quel momento mi voltai e quando lo feci il suo sguardo era già su di me. Alzai leggermente l'angolo delle labbra accennando un sorriso, sentii che era comparsa la fossetta e notai che il suo sorriso si ampliò <<A dopo>> dissi. Non staccai gli occhi dai suoi, <<Non affogare>> disse Dy, lei alzò gli occhi al cielo riportando poi lo sguardo sul mio. <<Vaffanculo>> disse lei rivolta al fratello con tono divertito, mi rivolse un ultimo sorriso prima di uscire dalla cucina, non sembrava nervosa come me.. Anzi sembrava tranquilla e sicura di se.
Che Haylee le avesse detto qualcosa? Oppure Dylan aveva detto qualcosa ad Hay, e quindi, essendo la sua migliore amica, le aveva detto tutto?
Pensarci mi faceva solo venire un gran mal di testa, ma questa non doveva essere una vacanza?
No, dovevo finire in questo casino di sentimenti.

Due persone. Due mondi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora