Quando aprii gli occhi avevo la guancia schiacciata contro il cuscino ed ero sdraiata a pancia in giù, la luce del sole entrava dalla finestra illuminando la stanza, socchiusi un po' gli occhi per la troppa luce e affondai il volto nel cuscino. Subito mi tornarono i mente la frase di Damon e le scuse banali di Dylan, la rabbia mi risaliva in tutto il corpo. Non sopportavo l'idea che mi si dava della bambina, e odiavo quando mio fratello correva a salvare Hay lasciandomi sola..se non fosse stato per Damon quella sera sarei dovuta tornare a casa da sola, oppure chiedere a Ben, che sarebbe stato peggio perché ci avrebbe provato spudoratamente con me nella sua auto. Cacciai un urlo con il viso ancora premuto contro il cuscino, che attuti l'urlo, sbattendo i piedi e dando pugni ai lati del cuscino. Quando mi fermai mi pentii di averlo fatto.."di nulla bambina" la sua voce risuonava nella mia mente, mi girai nel letto mettendomi a pancia in sù, sbruffando feci svolazzare qualche ciocca di capelli che mi era ricaduta sul viso e sentii sulla pelle del mio viso l'aria fresca della stanza <<Fanculo a tutti e due..>> borbottai tra me e me. Dopo aver fatto i conti con i miei pensieri e tutto il resto decisi di scendere dal letto, e per risollevarmi optai per una bella doccia rinfrescante, scalciai le coperte e scesi dal letto mi avvicinai alla porta uscendo così dalla mia stanza. Andai diretta verso il bagno apri la porta e..era lì. In bella vista. Con i suoi capelli riccioluti più in disordine del solito, i suoi bellissimi occhi verdi che mi scrutavano in viso, lo spazzolino tra le labbra e l'angolo di queste era leggermente alzato in un accenno di sorriso. Era stupendo. Anche se a vederlo bene si era appena svegliato, ma era comunque la bellezza in persona con un'alta dose di attrazione fatale per me, e..sexy, sexy da morire. <<Buonsiorno>> disse riprendendo a lavarsi i denti, lo fissai, forse anche troppo poi la mia mente corse a ricordarmi che: 1) avevo i capelli che sembravano un nido di rondine.
2) avevo la T-shirt larga, di mio fratello per l'appunto, che arrivava solo a metà coscia.
3) mi stavo mordendo il labbro..
Perché mi mordevo il labbro!? portai subito le mani all'orlo della T-shirt cercando di allungarla..forse con la forza, non ne ho idea, mi schiarii la voce dicendo <<Em..buongiorno..a te>> ero ancora sulla soglia del bagno e lui stava pulendo lo spazzolino <<Em..hai fatto?>> dissi sentendomi ancora più a disagio. Lo vidi sogghignare, stava sogghignando di me!? Aggrottai la fronte e lo fissai <<beh?>> dissi e quando mi guardò mi sentii sotto pressione ma tentai di tenere la faccia con l'espressione da "cazzo guardi?" <<Mh?..oh niente, niente..solo che, non riesco a domandarmi se aspetti che ti libero il bagno oppure vuoi sedurmi fissandomi?>> disse. A quelle parole sentii il mio viso andare in ebollizione, non era accaldato, no. Stava andando letteralmente a fuoco! <<Senti vaffanculo eh>> dissi, entrai nel bagno misi le mani sulla sua schiena e lo spinsi fuori dal bagno sbattendo dietro di lui la porta, chiudendola a chiave. <<Dai Val..scherzavo..non volevo offenderti, davvero..>> lo sentii parlare attraverso la porta, sbuffai incrociando le braccia al petto <<Vattene, Dam>> dissi dando le spalle alla porta togliendomi la T-shirt e le slip, mi guardai allo specchio e i miei capelli erano peggio di un nido di rondine..feci un verso tra un lamento di foca e non so cos'altro per poi lasciare la mia immagine riflessa nello specchio entrando così in doccia. Quasi 30 minuti buoni o di più uscii dalla doccia, profumata da un aroma di pesca e balsamo dei capelli, mi avvolsi l'asciugamano intorno al corpo e ne presi un'altro più piccolo per strofinarmi i capelli asciugandoli un po', apri la porta del bagno e trovai Damon seduto a terra con la schiena contro il muro, accanto alla porta della mia camera. Boccheggiai un'attimo, perché adesso ero meno vestita di prima..però ora profumavo. Lui alzò lo sguardo soffermandosi sul mio asciugamano, probabilmente pensava a qualcosa di perverso come tutti i ragazzi, ma invece portò subito lo sguardo sul mio mentre si alzava <<Valerie, scusami>> disse. Mi morsi il labbro inferiore mentre percorrevo il corridoio arrivando vicino a lui <<Lo dici sinceramente o perché vuoi sedurmi?>> dissi rivolgendogli un sorriso e vidi i suoi occhi illuminarsi per poi ridacchiare <<No, lo dico sul serio..credo che siamo partiti con il piede sbagliato io e te>> disse portandosi una mano tra quei ricci, quel gesto mi fece venire voglia di toccarli anch'io, <<Okay, si credo che tu abbia ragione..>> dissi passandogli affianco per entrare in camera mia. Aveva ragione, da quando ci eravamo conosciuti non faceva altro che stuzzicarmi e devo dire che da una parte era divertente ma avevo già un fratello da stuzzicare non me ne serviva un secondo, sentii la sua mano afferrarmi dolcemente per il polso richiamando la mia attenzione <<Si?>> dissi guardandolo in viso, le sue labbra erano incurvate in un sorriso facendo comparire quelle deliziose fossette <<Esci con me?>> disse. Sbattei un paio di volte le palpebre stupita dalla sua risposta, non mi aspettavo che mi chiedesse questo. No, decisamente no. Improvvisamente però sorrisi senza neanche volerlo fare passandomi una mano tra i capelli bagnati <<Si, perché no>> dissi, notai che dopo la mia risposta le sue spalle si rilassarono <<Così ci conosciamo un po' meglio e ripartiamo da zero, Tanto ci sarà anche Haylee no?>> disse mentre la mia mente diceva "Eh? Haylee?" <<Vuoi uscire con me e Hay?>> dissi senza riuscire del tutto a mascherare il mio stupore, perché avevo pensato ad un appuntamento? Era ovvio che era un'uscita tra amici, ed era ancora più ovvio che con me ci fosse anche Hay.. Lui annuì, facendomi sentire ancora più stupida e cretina del solito. <<Uh okay, allora la sento..e ti faccio sapere, okay?>> dissi e quando oltrepassi la soglia della mia porta non mi ero accorta che lui mi aveva già lasciato il polso durante la conversazione..mi sentii un'attimo troppo leggera in quel punto.. <<Okay!>> disse lui sorridendomi, ricambiai il sorriso un po' forzata e mentre chiudevo la porta vedevo la sua schiena mentre entrava in camera di Dylan, poi quando chiusi rimase solo la porta davanti a me.
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Due persone. Due mondi.
ChickLitLondra, con le sue giornate piovose e i suoi luoghi pieni di storia. California, con le sue giornate di sole e le spiagge da copertina. Due posti completamente diversi, con vite e abitudini diverse, ma questi due luoghi fanno parte di loro. Damon ap...