Continuavo a guardare l'armadio rimanendo seduta sul letto, scorrendo mentalmente tutti i vestiti che avevo. Volevo essere sexy e provocante? Oppure genuina e sobria? O meglio ancora un'aria semplice e affascinante?
Feci un verso di lamento lasciandomi ricadere all'indietro sul letto, perché doveva mettermi tutto questo nervosismo uscire con Damon? Con Ben non era così difficile..
Anzi per lo più mi era più difficile avere voglia di vederlo o stare con lui..
Sospirai osservando il soffitto prendendomi il labbro inferiore tra i denti, iniziando a mordicchiarlo, solo a pensarlo già avevo il cuore in gola. Okay, basta. Scossi la testa rialzandomi con il busto per mettermi di nuovo seduta sul letto, non potevo più pensare ai se.. O ai ma.. Stasera, mi dicevo, avrei avuto qualche risposta. Almeno speravo che andasse così.Ero quasi pronta, avevo fatto una bella doccia e i miei capelli emanavano l'odore dello shampoo alla pesca, il mio preferito. L'abbigliamento che avevo scelto, dopo ore di contemplazione dell'armadio, era stato un body nero a maniche lunghe con una profonda scollatura a V coperta da dei lacci che si incrociavano fino all'inizio della scollatura, con un paio di jeans chiari a vita alta. Semplice ma anche provocante grazie alla scollatura. Ovviamente non potevano mancare i tacchi, accompagnati però dalle convers, che avrei lasciato in macchina come salvagente in caso i miei piedi iniziassero a ribellarsi. Avevo appena finito di truccarmi gli occhi, con il solito eye-liner e rimmel, stavo per mettere un rossetto roseo scuro quando sentì bussare alla porta della mia camera. <<Val ma quanto ci metti!?>> sbraitò mio fratello dall'altra parte della camera, tipico di un cretino come lui, <<Ho fatto! Quanto sei rompiscatole>> dissi sbuffando. Mi misi il rossetto spruzzandomi in seguito un po' di profumo, The One della D&G, presi la borsetta sul letto andando poi ad aprire la porta <<Aleluia!>> disse Dylan. Alzai gli occhi al cielo rivolgendogli poi un sorrisetto, che sembrava più una smorfia.. <<Quanto sei simpatico>> dissi dandogli una pacca sul petto e passandogli poi davanti <<Lo so, per questo mi adori sorellina mia>> disse ridacchiando dietro di me. Odioso, pensai mentre scendevo le scale e di colpo mi veni in mente una domanda..
Ma se Dylan stava con me, Damon dov'era?
Premetti le labbra tra di loro scendendo gli ultimi scalini <<Ma Hay?>> dissi, sviando una domanda diretta nei riguardi di Damon, lui mi passò davanti andando verso il divano in soggiorno <<Ora arriva, tra poco scende anche Damon>> disse, lasciandosi sprofondare di peso sul divano. Senza volerlo mi voltai a guardare le scale sperando di vedere quella chioma ribelle dei ricci di Damon. Ma non c'era probabilmente era ancora in camera di Dy. Scossi la testa e andai da mio fratello, stavo proprio diventando paranoica, sospirai mentre mi sedevo vicino a Dylan che mi fissava con un sorrisetto sulle labbra e questa cosa mi infastidiva parecchio. <<Che c'è?>> dissi schietta facendolo ridacchiare <<Oh nulla>> disse mettendo le braccia lungo lo schienale del divano, passandomi così un braccio dietro la testa, mi colpì con leggerezza sopra il capo <<Stai benissimo comunque Val>> mormorò. Non potei non sorridere, quando voleva mio fratello era fantastico, appoggiai il capo sulla sua spalla <<Grazie, anche tu>> dissi, <<Lo so>> disse lui facendomi alzare gli occhi al cielo ridendo. Il momento dolcezza con mio fratello era finito, pensai, sollevai il capo dalla sua spalla mentre lui prendeva il cellulare per vedere il messaggio che gli era appena arrivato. Lo guardai passandomi una mano tra i capelli <<Chi è? Haylee?>> dissi, lui scosse il capo e subito dopo si alzò <<No, è venuto John a darmi una cosa, esco un'attimo>> disse mentre rispondeva al messaggio. Pensai a John, era un amico di mio fratello, ma l'avevo visto solo qualche volta a scuola mi sembrava un ragazzo tranquillo, non il genere di amici di Dylan. Annuii seguendolo con lo sguardo andare verso la porta d'ingresso e vederlo uscire da essa.
Sbruffai. Ma quanto ci metteva Haylee a venire? E Damon? Forse era affogato nella doccia..
Risi da sola per il mio pensiero quando sentì dei passi nel soggiorno, ero sicura che era Dylan anche se non avevo sentito la porta d'ingresso aprirsi, mi alzai <<Dy ma che fine ha fat..>> mi bloccai a metà frase vedendo Damon fermo a pochi passi dal divano. La gola era improvvisamente diventata secca e il cuore mi martellava contro il petto. Cercai di non farlo notare e schiarendomi la voce ripresi il controllo delle mie emozioni. <<Pensavo non scendessi più..>> dissi, cercando di sembrare sarcastica invece che in attesa che lui arrivasse. Abbassai lo sguardo portandomi qualche ciocca di capelli dietro l'orecchio, perché dovevo essere così timida con lui? L'odiavo, <<Mi aspettavi?>> disse. Il mio cuore sussultò e alzai lo sguardo, mi ritrovai Damon leggermente chinato in avanti con le mani appoggiate sullo schienale del divano che mi guardava intensamente, con il suo mezzo sorriso sulle labbra e la sua fossetta. Era bellissimo. Con quell'aria da badboy ma che non era affatto, sorrisi a quel pensiero e notando il mio sorriso, sulle sue labbra spunto il sorriso più bello di tutti <<Lo prendo come un si, bimba>> disse. Alzai gli occhi al cielo così da non fargli vedere che il mio sorriso si allargava, c'era solo il divano a dividerci e quella distanza, anche se minima, volevo che non ci fosse. <<Come vuoi, Idiota>> dissi sorridendogli, lui scoppio a ridere chinando il capo leggermente all'indietro scuotendo poi un poco la testa facendo ondeggiare i suoi ricci.
Stavo per gettarmi su di lui e passare la mano tra quei capelli ribelli, mi morsi il labbro inferiore per frenare quel desiderio e per distrarmi m'incamminai verso la porta d'ingresso <<Andiamo? sarà già arrivata Haylee ormai>> dissi, ma era più un mormorio. Lo sentii camminare dietro di me mentre raggiungevo la porta <<Agli ordini capo>> disse ridacchiando, e dovetti trattenere un sorriso sentendo le sue parole, aprii la porta e uscendo non vidi mio fratello..dove cavolo era!?
Mi bloccai.
Damon aveva chiuso la porta rimanendo al mio fianco <<Cosa aspettiamo?>> disse. Non riuscivo a parlare e dopo aver preso un respiro dissi <<Non c'è Dylan, doveva essere qui ma..>> Perché Dylan non c'era? <<Allora usciamo io e te>> disse.
<<Noi due?>> mormorai cercando di rendere quelle parole più vere.
<<Si, io e te>> disse lui sfiorandomi con le dita il dorso della mano, provocandomi un brivido. <<Okay>> dissi, ma ancora non realizzavo.
Saremmo usciti insieme, solo io e lui.
O come aveva detto lui, "io e te".Nady95:
- Mi dispiace che possa scrivere nuovi capitoli così a lunga distanza, spero che continuate a leggere la mia storia, per chi la sta leggendo. Vi ringrazio a tutti :**
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Due persone. Due mondi.
ChickLitLondra, con le sue giornate piovose e i suoi luoghi pieni di storia. California, con le sue giornate di sole e le spiagge da copertina. Due posti completamente diversi, con vite e abitudini diverse, ma questi due luoghi fanno parte di loro. Damon ap...