Un amore di capo

13º CAPITOLO

ARYA POV
Stiamo distesi sul letto, sento il suo respiro caldo sul mio collo, lo vedo che sta per avvicinarsi per baciarmi, ma lo precedo, gli dó un bacio a stampo e gli dico
<<Che ne dici se continuiamo il gioco? Così forse il bacio potrebbe essere migliore?>>
Mi sorride e si rimette a sedere
<<Bene ritocca a me.
Alloora.. Quando ero piccolo ho mangiato la cacca delle galline perchè pensavo fosse del cioccolato.>>
<<Oddioo.. Spero che sia Falso>>
Si copre il viso e scuote la testa .
Io incomincio a ridere come una matta, così forte che forse avró svegliato anche le persone che stavano alle camere vicino.
<<Basta ridereee!! Adesso vieni qua e approfondiamo il bacio di prima>>
Mi prese per il viso e pose le sue labbra sulle mie, così inizió il dolce bacio che quasi quasi non lo volevo far finire, ma alla fine Noah si staccó e continuammo il gioco per un'altro po' finchè non ci ritrovammo in intimo.
<<E adesso cosa ti toglierai?>> mi chiede Noah con un ghigno, visto che avevo indovinato, quindi mi dovevo togliere un indumento...
<<Se non mi togliessi nulla?>>
<<Bee.. Devi fare una cosa per me>>
<<Va bene accetto! Cosa dovrei fare?>>
<<Innamorati di me!>> dice all'improvviso guardandomi dritto negli occhi
<<Emm.. Non posso decidere io di chi innamorarmi, capita e basta>>
<<Bee questo è ovvio, ma almeno provaci, apri il tuo cuore. Si vede che ti è capitato qualcosa in passato e non riesci ad aprirti>> dopo quest'affermazione rimango un po' stupita, di come mi abbia capita.
<<Ci proveró>> gli dico ricambiando il suo sguardo e sorridendogli, in fondo prima o poi devo riuscire ad aprirmi di più con i ragazzi.
Alla fine ci mettiamo al letto e ci mettiamo a dormire, Noah mi tira a sè dai fianchi, ma io gli dico
<<Un passo alla volta Bello>>
Se fossi rimasta così non sarei riuscita a dormire, e sicuramente non volevo avere due occhiaie giganti la mattina seguente.
Il giorno dopo mi sveglio con un buon odorino di caffè e cornetto sotto il naso.
Apro gli occhi e mi ritrovo davanti la schiena nuda di Noah con le due fossette si Venere ben marcate.
Appena mi sente che mi alzo si gira dandomi il Buongiorno con un sorriso che crea altre due fossette.
Ma io dico.. è possibile tanta bellezza in una sola persona?!
<<Su vieni a mangiare che tra mezz'ora dobbiamo andare via>> mi dice facendomi segno di mettermi vicino a lui.
<<Okay>>
Dopo aver mangiato mi vado a fare una doccia veloce, mi vesto e mi trucco.
Uscimmo dall'hotel verso le 10 e tornammo verso le 18.
Ormai quella era la routine che duró per circa una settimana.
Il progetto su cui stava partecipando era finito e riuscì a finirlo bene, vincendo contro gli altri pretendenti.
-
Ore 10:00
<<Senti Noah, noi adesso che abbiamo finito il nostro lavoro cosa dovremmo fare?! Non potremmo tornare a casa prima?>>
<<Potremmo, ma abbiamo prenotato e già pagato per un'altra settimana, sarebbe uno spreco di soldi se ce ne andassimo adesso no?>>
<<Mm.. be si hai ragione.. E allora cosa faremo?>>
<<Ci divertiremo!!>>
<<E comee ahahha?!>>
<<Boo troveremo noi un modo..Tu non hai mai visitato Barcellona vero?>>
<<Mm.. Noo..>>
<<Bene allora vestiti che inizieremo la nostra gita turistica!!>> dice alzando un po' la voce
<<Si signor capitanooo!!>> gli rispondo io mettendomi a ridere e andando a prepararmi.
Uscimmo dall'Hotel e visitammo molti luoghi, come la Sagrada Familia, una spiaggia famosa, diversi musei e la sera andammo in centro dove c'era la fontana magica che cambiava sempre colore, grazie a delle luci ovviamente.
Comprai anche diverse cose, come i churros con la cioccolata calda che erano molto buoni ma secondo me un po' troppo dolci, e diversi souvenir come i magneti per il frigo e due magliettine con la scritta "Yo❤️Barçelona" per dei bambini che abitano nel mio stesso condominio e ogni volta che vanno in vacanza da qualche parte mi portano sempre un pensierino, dicono che io per loro sono come una "Sorellona" visto che sono stata la loro babysitter per 8 anni.
Alla fine torniamo all'hotel alle 22:30 stanchi morti, e quindi ci buttiamo nel letto e ci addormentiamo addirittura con i vestiti addosso.