Jorōgumo

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Il Jorōgumo (絡 新婦 o じ ょ ろ う ぐ も, Jorōgumo) è uno yokai con la forma di un ragno, che può cambiare il suo aspetto in quello di una donna seducente quando vuole mangiare un essere umano. Anche quando è nella sua forma umana, però, la sua ombra o riflesso sarà quella di un ragno gigante. Esso è resistente ad ogni tipo di veleno. "Jorogumo" è anche il nome giapponese del Nephila Clavata, una specie di ragno.

In Giappone, alcuni ragni sono noti per possedere incredibili poteri soprannaturali

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In Giappone, alcuni ragni sono noti per possedere incredibili poteri soprannaturali. Tra questi, il Joro-Gumo, è il più conosciuto degli yokai aracnidi. Questi si trovano in tutto l'arcipelago giapponese, ad eccezione di Hokkaido. La loro lunghezza varia dai due ai tre centimetri, ma possono diventare molto più grandi man mano che invecchiano. Questi ragni sono rinomati per le loro grandi dimensioni, i loro colori vividi, le grandi e forti reti che intrecciano, e per le uccisioni crudeli di giovani uomini.

I Joro-Gumo vivono una vita solitaria, sia come ragni che come yokai. Quando un Nephila Clavata raggiunge i 400 anni di età, sviluppa poteri magici e comincia a nutrirsi di prede umane invece che di insetti. Fanno i loro nidi nelle grotte, foreste, o case vuote nelle città. Possiedono astuzia e un cuore freddo, e vedono gli esseri umani solo come nutrimento. Essi sono ingannatori abili e mutaforma potenti, di solito trascorrono le loro vite apparendo come giovani e belle donne.

Le prede preferite dei Joro-Gumo sono uomini giovani e belli che sono alla ricerca di amore. Quando un Joro-Gumo trova l'uomo che desidera, lei lo invita a casa sua, per poi ucciderlo. Possono creare fili di seta abbastanza forti per bloccare un uomo adulto in modo che egli non possa sfuggire. Hanno un veleno potente che può lentamente indebolire l'uomo di giorno in giorno, permettendo al ragno di assaporare la morte lunga e dolorosa della sua vittima sofferente. Possono controllare altri demoni minori, per esempio utilizzano i ragni sputafuoco per bruciare le case di coloro che sospettano di loro. Un Joro-Gumo può operare in questo modo per anni e anni, anche nel bel mezzo di una città frenetica, mentre gli scheletri di centinaia di giovani si accumulano nella sua casa.

Una leggenda del periodo Edo narra che una bella donna invoglierebbe un uomo ad entrare in una baracca tranquilla e lì comincerebbe a suonare una Biwa, un tipo di liuto giapponese

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Una leggenda del periodo Edo narra che una bella donna invoglierebbe un uomo ad entrare in una baracca tranquilla e lì comincerebbe a suonare una Biwa, un tipo di liuto giapponese. Mentre l'uomo viene distratto dal suono dello strumento, il Joro-Gumo lega la sua vittima con fili di seta di ragno per divorare la persona ignara di essere il suo prossimo pasto.


Un famoso Jorōgumo è conosciuto come "la signora delle cascate Joren".
La leggenda narra che un uomo si stava riposando ai piedi della cascata quando vide che i suoi piedi erano stati legati con tanti di fili di ragno. Per liberarsi, tagliò i fili e li legò ad un ceppo di un albero, che fu sradicato da terra e gettato nelle acque.

Dopo questo incidente alla cascata Joren, gli abitanti del villaggio si impaurirono e smisero di andare alla cascata. Tuttavia, un giorno, un taglialegna, ignaro della storia del Jorōgumo, iniziò a tagliare gli alberi della zona. Dopo aver accidentalmente fatto cadere la sua ascia in acqua, si tuffò per ritrovarla; poi una bella donna apparve e gli restituì l'ascia, intimandogli di non dire a nessuno di lei. Il taglialegna, però, non riuscì a mantenere il segreto: mentre era ubriaco, disse tutto ciò che aveva visto. Poi cadde in un sonno profondo, dal quale non si risveglio mai.

 Poi cadde in un sonno profondo, dal quale non si risveglio mai

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Esiste un'altra variante della storia. In questa, il taglialegna si innamorò della donna Jorōgumo e iniziò a visitare le cascate ogni giorno per vederla, ma col passare del tempo cominciò a diventare sempre più debole. Un monaco di un tempio vicino allora, credendo che il taglialegna fosse stato preso in giro dal ragno, decise di andare alla cascata insieme al giovane, e lì lesse un sutra buddista. Mentre il monaco leggeva il sutra, fili di ragno apparirono dall'acqua e tentarono di avvolgere il taglialegna, ma egli urlò il suo canto buddista e i fili scomparvero. Anche se il taglialegna si rese conto ben presto che la donna era un demone, non poté dimenticare il suo amore per lei. Egli chiese allora aiuto a un Tengu, maestro degli Yokai della montagna, ma il Tengu proibì questo amore. Il taglialegna, però, non era disposto a rinunciare al suo amore per la Jorōgumo. Mentre tornava indietro di nuovo alla cascata venne catturato dai fili di seta e, infine, cadde in acqua, morendo affogato.

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