Sehun uscì dalla camera di Luhan, lasciandolo adagiato
sul letto a dormire, mentre pensava al favore che doveva chiedere ad Yixing.
Camminò a passo svelto, il vento soffiava forte procurandogli brividi di freddo.
Arrivò davanti ad una biblioteca, e si sfregò le mani per scaldarle. Si guardò intorno cercando il suo amico, ma non lo vide.
Sbatté più volte i piedi per terra, spazientito dal solito vizio del suo amico, guardò l'orologio da polso leggermente appannato dal calore del maglione blu che indossava sopra i jeans.
Proprio nel momento in cui stava per andarsene maledicendo quell'idiota mentalmente, Yixing arrivò.
Questo portò le mani davanti al naso e alla bocca, espirando aria calda per scaldarsi.
"Scusami, è che sono venuto a piedi" gli sorrise, le fossette piccoline ai lati del volto che lo facevano sempre apparire adorabile. Cercò di aggiustarsi alcune ciocche dei capelli neri corvini scompigliate dal vento forte."Qual'è il favore che volevi chiedermi?" Chiese, notando la leggera preoccupazione di Sehun.
Che fosse imbarazzato perché, dopo tanto tempo, lo abbia chiamato per un favore che tra l'altro non è per lui?
Sehun prese un grosso respiro, poi, cercando di apparire serio quanto bastava, si decise a parlare.
"Senti.. io.. prima di parlare vorrei chiederti scusa, perché nonostante tra noi sia sempre andato tutto bene, la distanza ci ha allontanati tanto. Tu hai il tuo lavoro in Cina, e fortunatamente ti ho trovato qui in questo periodaccio. Scusa se ora ti chiamo per il mio egoismo, ma questa volta è importante. " spiegò, nella voce un pizzico di paura per la reazione che avrebbe potuto avere il maggiore.
Yixing aveva una strana espressione, le labbra prima serrate e gli occhi concentrati su Sehun, ma ora la stava cambiando.
La sua espressione si distese, di nuovo le sue fossette e quel bellissimo sorriso.
Avanzò verso del biondo, poggiando con forza le mani sulle sue spalle.
Il minore sussulta per il contraccolpo, e lo guarda, "Tanto forte e tanto stupido, come al solito. Ovvio che ti aiuto!" ridacchia.
Sehun si mise l'anima in pace e, strada facendo, raccontò al suo amico il motivo per cui aveva così urgente bisogno di lui.All'ospedale
Sehun bussò alla porta di Luhan, ed entrò.
La camera era calda, bollente e piena di vapore. Nell'aria un inebriante profumo di Lavanda si faceva strada nelle narici dei due ragazzi, distendendogli i nervi e rilassandoli insieme allo scoppiettare dell'acqua quando tocca il pavimento."Chi è? Sei tu Sehun-ssi?"
La domanda arrivò quasi incomprensibile, ovattata all'orecchio del medico, il quale non fece in tempo a rispondere.
Il rumore dell'acqua svanì e il vapore cominciò a dileguarsi e a uscire dalla finestra precedentemente aperta dallo stesso Luhan.
Quest'ultimo girò la chiave ed aprì la porta, rivelandosi in accappatoio e leggermente tremolante.
Mandò un'occhiata fugace al ragazzo nuovo, e poi guardò il suo amico."Potevi anche avvisarmi che non eravamo soli" storse le labbra in un'espressione tra l'annoiato e il curioso.
"Sei cinese vero?" Chiese avvicinandosi al ragazzo alto coi capelli neri.
"Si, mi chiamo Zhang Yixing, piacere. Tu sei Luhan, giusto?"
Luhan annuì, ma non mostrò alcun interesse.
"Luhan, vieni, ti asciugo i capelli~" Sehun interrompe il loro contatto visivo, con questa frase.
"Dio Sehun, quanto sei gay" Yixing sghignazzò e il diretto interessato gli mandò un'occhiataccia omicida, accese il phon e gli mando un colpo d'aria calda in faccia.
Anche Luhan rise sotto i baffi, poi tolse il cappuccio dalla testa. Sehun accese di nuovo il phon e comincio ad asciugarli.
Si incantò nel mentre, inspirando il profumo invitante di cocco e vaniglia che lo shampoo e il balsamo erano andati a mischiarsi sui suoi capelli; li scompigliava leggermente, li pettinava ogni tanto, e sotto quel tocco Luhan si rilassava come una bambina quando si fa pettinare da sua mamma.
Yixing li guardava incantato, sorrideva. Non ricordava Sehun così felice dalle superiori, ma forse la distanza gli aveva semplicemente fatto scordare le cose più belle.
Luhan fece in fretta a mettersi il pigiama, dopo di che si mise seduto sul letto, le gambe leggermente divaricate e i piedi l'uno sull'altro.
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*PsYcHoPaTh* // HUNHAN~EXO
Fanfiction"Tutti pensano che i pazzi non capiscano niente. Io invece penso che siano diventati pazzi proprio perché hanno capito tutto." E di colpo si udì un singhiozzo. Era lui che piangeva, con quegli occhi che di solito facevano paura. Non potetti r...