Jongin stava camminando per strada, osservando -come suo solito- le coppiette che gli passavano accanto sorridendosi, abbracciandosi e baciandosi.
Strinse i pugni, nascondendo metà della faccia nella sciarpa che indossava, inspirando il suo stesso profumo.
Nessuno -pensò- aveva mai catturato il suo cuore in ventidue anni di vita, tranne lui.
Ma perché proprio lui ancora non se lo spiegava.
Sospirò, e una nuvoletta d'aria uscì dalla sua bocca.
Entrò nel panificio, e prese due cornetti.
Quando uscì, li mise nella cartella di lavoro per tenerli al caldo.
Arrivato sul posto, entrò nel grande edificio completamente bianco, e appese il cappotto sull'attaccapanni dietro l'entrata principale, riprese la cartella e andò nella stanza in cui, probabilmente, Kyungsoo dormiva ancora.Flashback - il giorno prima.
"Andiamo, Kyungsoo, mangialo, l'ho comprato apposta per te!"
"Non mangerò quello schifo di ciambella neanche sotto tortura.." rispose il più basso, alzandosi le coperte fin sopra la testa.
"Ah si?" Sorrise Jongin, e in quel momento cominciò a fargli il solletico da sopra le coperte.
L'altro cercava di resistere, ma da come si contorceva si capiva benissimo che non avrebbe retto per molto.
Kyungsoo fece uscire la testa da sotto il piumone e, solo in quell'istante, si resero conto entrambi di essere uno sopra l'altro.
La figura possente e grande di Jongin sovrastava quella timida e minuta di Kyungsoo. Entrambi arrossirono di colpo e nessuno parlò per istanti che parvero infiniti, così come nessuno accennò muoversi.
Jongin chiuse gli occhi e si avvicinò piano. Sapeva che Soo gliel'avrebbe fatta pagare, ma adesso non poteva trattenersi; avrebbe preso cento schiaffi pur di sentire le calde e rosee labbra di Kyungsoo sulle sue.
A pochi centimetri dal suo viso, strofinò il suo naso con quello del più basso, e lo guardò. Gli occhi grandi di Kyungsoo lo guardavano spaventati, ma allo stesso tempo Jongin scorse qualcosa di indecifrabile nei suoi occhi.
Poi, la mossa più inaspettata.
Kyungsoo aveva preso prepotentemente Jongin dalla nuca e lo aveva portato lui stesso sulle sue labbra.
Entrambi stavano aspettando da tempo quel contatto così...intimo.
Muovevano le labbra in sincronia, quasi si fossero studiati per bene, e sapessero come muoversi, così Jongin fece entrare la lingua nella bocca di Kyungsoo che emise un flebile gemito di piacere.
Entrambi erano eccitati fino alle stelle, ma per quel giorno, tennero come unico ricordo, solo il loro primo vero bacio.Fine flashback.
Jongin entrò nella stanza, Kyungsoo era addormentato su un lato, rannicchiato e mezzo scoperto, dandogli le spalle.
Sorrise, com'è tenero- pensò.
Si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla fronte.
Kyungsoo aprì piano gli occhi, poi li richiuse, "altri cinque minuti" sussurrò sventolando una mano al vento."Non volevo svegliarti" si scusò Jongin, e Kyungsoo si girò ancora, sta volta guardandolo negli occhi, "che vuoi?"
"Oh, ma buongiorno anche a te" ridacchiò Jongin e gli lanciò il sacchetto col cornetto.
"Ancora? Non ne vo-"
"Non ne vuoi perché non ti piace o perché ti stai abituando al fatto che debba baciarti per mangiare?" Jongin rise pensando al giorno prima.
Kyungsoo gli lanciò un'occhiata omicida e poi addentò il suo cornetto, facendo attenzione a non sporcarsi.
"Bravo" sussurrò Jongin, lasciandogli un leggero bacio sulla guancia e facendo arrossire Kyungsoo, che ancora una volta lo guardò male.
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*PsYcHoPaTh* // HUNHAN~EXO
Fanfiction"Tutti pensano che i pazzi non capiscano niente. Io invece penso che siano diventati pazzi proprio perché hanno capito tutto." E di colpo si udì un singhiozzo. Era lui che piangeva, con quegli occhi che di solito facevano paura. Non potetti r...