La mia nuova "Casa"

3K 181 48
                                    


(Mentre si legge ascoltare la canzone di Marco Mengoni "Ti ho voluto bene veramente")

-Mmm... dove ti colloco?- sentii questa domanda risuonare nella mia testa.
Non mi importava in che casa sarei finito... Mi importava soltanto di salvare la mia Annabeth.
- Ah... È così quindi??- disse il Cappello.
Così cosa?? Mi aveva letto nel pensiero??
-Si posso leggerti nel pensiero "Testa d' Alghe- mi provocò il Cappello.
Nessuno poteva chiamarmi Testa d'Alghe oltre ad Annabeth.Lei era scomparsa...
-Non chiamarmi più così!- gridai,non mi importava più degli altri.
-Okay stai calmo... Mi hai fatto verificare una cosa..
GRIFONDORO!!!-
AH.. quindi mi aveva smistato in Grifondoro??
La "Casa dei coraggiosi di cuore"??
Mi alzai lentamente,nel silenzio più assoluto e mi in camminai pensieroso e arrabbiato allo stesso tempo,verso il tavolo della medesima Casa.Gli studenti mi guardavano sbalorditi..forse perché avevo gridato.
Mi sedetti vicino a una ragazza con i capelli castani e gli occhi del medesimo colore che mi fissava...aveva un'espressione pensierosa come quella di Annabeth.
Annabeth.
Al solo pensiero mi vengono le lacrime agli occhi.
Mi giro verso i professori per non farlo vedere a quella ragazza ma vedo che cambia la sua espressione in una faccia confusa.. si starà chiedendo perché un ragazzino sfigato dovrebbe piangere.
Se non sono riuscito a salvare Annabeth non valgo niente.
Non sono un coraggioso.
-Emm.. allora .. diamo il benvenuto al nostro nuovo studente... Come ogni anno vi ricordo di..- continuò a parlare Silente ma io non gli diedi ascolto,volevo soltanto dormire anche se sapevo che ogni volta o sognavo il Tartaro o qualcosa di molto molto spiacevole che mi era o mi sarebbe capitata,o come ultima opzione: Annabeth.
Al quel pensiero non ce la feci più.
Mi alzai.
Sentii solo silenzio.
Ma che se ne andassero al Tartaro io non ero qualcuno da comandare a "Bacchetta".
Mi incamminai verso l'uscita e lasciai la Sala Grande sotto gli sguardi di tutti.

Pensieri di Hermione

Quel ragazzo era veramente strano.
Aveva un non so che di misterioso.
Prima era apparso dal nulla e si era presentato con un nome alquanto strano... Perseus Jackson.
Aveva uno sguardo strano...uno sguardo spezzato e spento come una persona che ha perso tutto.
Era molto bello.Aveva i capelli scuri e gli occhi di uno stupefacente verdemare.Appena era passato si era diffuso un odore fra i tavoli... avevo sentito l'odore...
del mare.
Era alto,muscoloso ma non troppo e snello.
Una cosa che mia aveva incuriosito era il fatto che era stato per dieci minuti fermo con il Cappello Parlante in testa e che dopo circa cinque minuti aveva gridato "non chiamarmi più così!" come lo aveva chiamato il Cappello?? Dovevo scoprirlo.Poi dopo altri cinque minuti si era alzato con una faccia triste,sconvolta ed era venuto nel nostro tavolo con passo lento. Si era seduto accanto a me e
si era girato a guardarmi.Poi,dopo qualche attimo gli erano venute le lacrime agli occhi e si era girato all'improvviso.Cosa gli era successo?
Cosa gli avevo fatto?
Poi Silente aveva cominciato a spiegare a quelli del primo anno di non andare nella foresta proibita,ma neanche dopo cinque minuti Silente aveva smesso di parlare perché si era appena alzato Perseus Jackson fra tutti gli sguardi si era incamminato verso l'uscita non curandosi della reazione dei professori.
Dovevo parlare con Harry e Ron.
Chi era quel ragazzo?
Da dove veniva?
Cosa era successo mentre "parlava" con il Cappello?
E la domanda più importante di tutte...
Perché sembrava distrutto dal dolore e dalla tristezza?
Perché piangeva?

Ti troverò tra due mondi / Percy Jackson Ad HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora