«Vi siete già conosciuti?» domanda Sierra confusa
«Non sapeva dove fossero gli alloggi e mi sono offerto di accompagnarla» dice il ragazzo...Shawn, giusto?
«Grandioso, è il primo giorno e Mendes ha già rimorchiato» commenta un tizio biondo con gli occhi molto scuri
«Non è successo nulla di che, mi ha solo accompagnata» dico scrollando le spalle, chissà che idea si sono fatti di me questo ragazzi adesso...
«Non preoccuparti, è che sei carina, quindi è normale che noi uomini ci facciamo i film mentali sulla vita amorosa di Shawn» dice un ragazzo castano avvolgendo con un braccio le spalle di Sierra, credo sia il fratello.
«Come ti chiami,bella signorina?» mi chiede un ragazzo con una bandana bianca in testa, poteva risparmiarsela questa.
«Alessia» rispondo sorridendo
«Bel nome, io sono Taylor» si presenta
«Matt» dice il biondo che ha fatto il commento poco carino su Shawn
«Nash» il moro con gli occhi color mare
«Carter» il ragazzo dai tratti un po' orientali
«Aaron» il ragazzo con il taglio di capelli strano e le labbra carnose
«Jack» dicono due ragazzi contemporaneamente: uno alto e moro, l'altro bassino e biondo
«Io sono Cameron» dice il ragazzo moro che mi ha definito "carina" «il fratello di Sierra»
«Noi ci siamo già presentati» commenta invece Shawn sorridendomi
«È un piacere conoscervi» dico abbastanza tranquilla, diciamo che mi hanno messa a mio agio
«Sedetevi, stavamo parlando dei corsi» dice Cam e così io mi siedo nell'unico posto libero in quel cerchio di ragazzi: vicino a Shawn. Imbarazzante.
«Che corsi segui, Alessia?» mi domanda uno dei Jack, il biondino
«Oh, i basilari del primo anno più scrittura creativa» rispondo
«Scrittura creativa» commenta Aaron scuotendo la testa
«Con il grande Turner» commenta ancora Carter
«Devi sapere che quell'uomo è un pazzo» mi spiega Nash
«Io non lo trovo così male» commenta Shawn facendo un alzata di spalle
«Per forza, sei il suo preferito» dice Cameron, Shawn mi guarda per un secondo «lo diventerai anche tu» dice facendomi l'occhilino.
Matt da un pugno al braccio di Shawn «Smettila di flirtare» dice quasi arrabbiato e scatenando la risata generale, anche se io sono leggermente imbarazzata.I ragazzi sono stati gentili a spiegarmi un po' come sono i professori del mio corso e più o meno che programmi si svolgeranno.
«Ragazzi domanda seria» interrompe Sierra «A chi è capitata la singola quest'anno?»
«Al ragazzo molto fortunato: Shawn» dice Cameron ed il ragazzo preso in questione sorride complice. Come spesso è accaduto ultimamente non so di cosa parlano.
«Alessia» mi richiama Matt «l'anno scorso il mio compagno di stanza si è ritirato e quindi sono stato in camera solo tutto l'anno»
«Quest'anno non è venuto nessuno di nuovo e quindi la singola è toccata a Mendes» spiega alla fine il Jack biondo, Shawn alza le spalle «Sono un ragazzo fortunato»
«troppo fortunato» commenta Taylor
«Ci andate alla festa, domani?» chiede Aaron, io semplicemente annuisco.
«Ci andiamo con James Roberts e Daniel Jackson» continua a dire Sierra, non poteva tenerselo per se?
«Alessia ti sta già tradendo, Shawn» dice Carter sorridendo
«Non lo farebbe mai» commenta Shawn guardandomi e mostrandomi il suo sorriso più spavaldo
«Dovevate vedere Roberts come la guardava» commenta Sierra eccitata
«Beh non c'è da stupirsi, è carina» commenta ancora Cameron, deve smetterla di dire che sono carina...
«Io in realtà ho accettato solo perché ho visto come Daniel guardava Sierra, per il resto James non mi piace, non è il mio tipo» dico sincera «Non avevo nemmeno tanta voglia di andare a quella festa»
«Invece ci vieni perché anche se non lo ammetti James è carino» dice SierraCominciamo a lottare perché io continuo a dire che non mi piace e Sierra dice il contrario.
Dopo quindici minuti di lotta continua, Sierra si stanca.
I Monroe vincono sempre.«Sentite, noi andiamo a sistemare i bagagli» dice Taylor riferendosi a lui e Carter
«Io vado a parlare con Madison» dice il Jack moro «quest'anno sarà mia» e così si dilegua
«Io ho fame» se ne esce Matt, ho la sensazione che sia uno di quelli che ha sempre fame.
«Ti accompagno al market» si offre il Jack rimasto
«Noi ci andiamo a fare due tiri a Basket?» chiede Nash ai suoi rimanenti amici, accettano tutti tranne Shawn «Io resto qui, voglio suonare un po'» spiega
«Uh, c'è Josh, vado a salutarlo» dice Sierra andando via.
Cameron ride «Se volevi restare solo con Alessia bastava dirlo» dice al suo amico poi mi guarda facendomi l'occhiolino e va via.
Shawn intanto afferra la chitarra che era poggiata a terra al suo fianco, non mi ero accorta ci fosse fino a quel momento..
Sono in imbarazzo e non so che dire, magnifico.
«Da dove vieni?» mi chiede Shawn cominciando a strimpellare
«Oregon» rispondo «Immagino tu sia di qui...»
«In realtà sono canadese, di Toronto» dice con tranquillità come se mi avesse appena detto che ha un gatto di nome Bob
«E che ci fai qui?» domando curiosa e confusa
«Per cambiare un po', immagino lo stesso motivo per cui tu sei qui» dice sistemando una corda della chitarra
«Già» commento senza sapere che dire.
Restiamo in un silenzio pieno di imbarazzo per un po' di minuti
«Cosa vuoi sentire?» mi domanda all'improvviso il ragazzo, io ero concentrata sui fili d'erba ed ero nel mio mondo
«Che hai detto?» domando
Lui sorride ed indica la chitarra «Vuoi ascoltare qualcosa?» mi domanda ancora
«Oh no, suona ciò che vuoi» dico facendomi un po' rossa
«Dai dimmi una canzone che vorresti ascoltare» continua il ragazzo quasi pregandomi
«Ok, allora Unsteady dei X Ambassadors» dichiaro, ho una vera fissa per quella canzone
«Scelta magnifica, ma c'è solo un problema, non so gli accordi» ammette quasi dispiaciuto
«Oh, sono facili: SI minore» dico e lui mette il dito sul tasto corrispondente
«SOL»
«RE»
«E LA» concludo «Sono sempre questi a ripetizione»
«Suoni la chitarra?» mi chiede sorridendo
«La suonavo un po' di tempo fa» rispondo
Shawn ride come se avessi appena raccontato una barzelletta
«Dio, vuoi proprio farmi innamorare» dice scuotendo la testa.Io sorrido facendomi tutta rossa. Questo ragazzo è pazzo. O forse sono pazza io.
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College || Shawn Mendes
FanfictionCapita, nella maggior parte dei casi, che quando ci succede qualcosa di brutto a scuola pensiamo: "Ehi, ma tanto tra poco finisce questo inferno e dopo potrò stare a casa a non fare nulla tutta la giornata" oppure "Ci penserà qualcun altro al posto...