Non riusciva a dormire, allora ripenso alle storie che la madre, quand'era piccolo gli raccontava. Visto che avevano sempre a che fare con un eroe di uno specifico popolo forse in quelle parole avrebbe trovato la risposta. Pensò tutta la notte e giunse alla conclusione che c'erano solo alcune delle tante razze che conosceva nei racconti della madre e, forse illudendosi, memorizzò i nomi di queste genti. Gli elfi, verso i quali si stava dirigendo, i nani, i maghi del nord, gli orchi e gli umani. Come umano lui valeva? Ormai non sapeva più cos'era. E cosa più importante era giusta al sua deduzione? Nella sua testa c'erano solo queste domande, e sperò di poter trovare alleati alla corte elfica. Con questi pensieri scivolò nel sonno.
Dopo solo qualche ora di marcia arrivo alle fattorie esterne alla città elfica, Thimril, molti passavano la vita a cercare un modo per andarci, entrare non sarebbe stato facile, ma Religorn aveva un piano, entravano solo 3 tipi di persone, i cittadini (con documenti), le guardie...e i prigionieri.
Passando per le campagne iniziò a comprendere il desiderio di molti di fare visita a quelle terre, il clima pacifico e di serenità si percepiva subito, i sovrani di Thimril sapevano regnare molto bene, anche perché gli elfi non avevano sete di potere e ricchezza come altri regnanti, erano pacifici, i ceti sociali vivevano in armonia tra loro e si distinguevano tra: la famiglia reale, i soldati, i cittadini e i contadini. Senza però discriminazioni. Queste erano le voci che aveva udito alla taverna del villaggio, ed era sempre stato curioso di poter un giorno vedere quella città. Sembrava fossero vere quelle voci, vedendo le persone allegre lavorare nei campi circostanti. Inizio a pensare al piano. Per allertare le guardie avrebbe dovuto fare un bel po' di baraonda, per non ferire degli innocenti, decise di commettere un furto.
Le stalle della fattoria lì vicino erano poco sorvegliate, quindi seguì di soppiatto il recinto anteriore e aprì il cancello facendo uscire un cavallo molto bello, col manto scuro, una folta criniera e gli occhi color topazio. Saltò in sella e lo fece nitrire mentre con foga arrivarono alla strada principale che portava in citta, le guardie delle stalle lo videro e come aveva sperato lo inseguirono, dopo una breve corsa fece finta di venir disarcionato cosicché i soldati potessero fermarlo, lui non fece resistenza e senza dire una parola venne scortato verso i cancelli della città.
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Religorn
FantasyUn ragazzo obbligato dagli eventi a prender parte a una guerra, esplorerà il mondo che non aveva mai visitato in una storia, nel più classico stile fantasy, la trama è semplice ma spero vi possa appassionare. Ancora in elaborazione, datemi idee e co...