Parte 17 Magia?

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Finirono di mangiare. <<Chissà che genere di prove saranno. Spero di trovare qualcuno al più presto e di andarmene, non mi piace questo posto>> disse Astral guardandosi intorno mentre camminavano per il corridoio. Entrarono nella sala e videro i maestri insieme ad Astaroth. Erano sei, ognuno con un ragazzo più giovane al fianco. <<Benvenuti, qui decideremo qual è il giovane più qualificato per seguirvi. Sfortunatamente non noi non possiamo venire, non riusciremmo ad affrontare un viaggio pericoloso come il vostro, ed abbiamo il dovere id istruire nuovi allievi qui.>> spiegò il mago all'estrema destra.

<<Noi siamo i maestri delle varie discipline magiche, e questi sono i nostri candidati. Sono i migliori nel loro campo. Oltre a conoscere le basi di tutte le altre tecniche.>> Astaroth si fece avanti e disse <<Ve li presenterò, vi daranno una dimostrazione e sceglierete chi volete.>> A Religorn non piaceva molto questa "prova". Avrebbe preferito conoscere bene chi lo avrebbe seguito, così com'era successo con Astral. Ma doveva accettare la volontà dei maghi che offrivano il loro aiuto. <<Io sono il maestro delle trasformazioni e invocazioni, e lui è il mio pupillo Veteris. Avanti mostra cosa ti ho insegnato>>. Il giovane biondo e alto al fianco del mago si spostò in mezzo alla stanza, tracciò velocemente uno schema geometrico e pronunciò una formula ai ragazzi sconosciuta. Delle fiamme verdi scaturirono dal pavimento e da esse si alzò un guerriero in armatura, somigliava ad Astaroth quando apparve nella caverna, intangibile, quasi trasparente. Veteris indicò al guerriero il tavolo lì accanto. Subito l'evocazione si avvicinò e con un colpo secco lo spezzo in due con la mazza che aveva legato alla cintura. Fatto ciò fece un inchino e svani in un rogo verve acido. <<Inoltre posso diventare io stesso quel combattente, o anche qualsiasi altra creatura evocabile. Da spadaccini ad animali>> Appoggiò le mani al petto. Strinse il medaglione che portava, chiuse gli occhi, ispirò profondamente e iniziò a trasformarsi. Diventò un cervo. Il suo manto era segnato, e le macchie erano uguali ai segni che portava sulla tunica. Scosse la testa e tornò alla sua forma originaria. Si inchinò e si diresse al fianco di Astaroth. Religorn rimase immobile. Per iniziare non pensava che la magia si dividesse in più pratiche, e tantomeno che un uomo potesse trasformarsi a suo piacimento. Non vedeva l'ora di scoprire le seguenti pratiche.

Il seguente mago si presentò <<Sono Leno, ed insieme al mio studente Maponos mi occupo della magia medica.>> Maponos aveva un aspetto timido e riservato, i capelli bruni spuntavano appena da sotto il cappuccio tirato sulla testa per mettere in ombra il viso. Si avvicinò pian piano a Astral e chiese <<Avete qualche ferita che vi tormenta signore?>> <<No, ma poniamo subito rimedio. Voglio vedere quanto siete abile>> sfoderò il pugnale e si aprì un profondo taglio sul braccio. Celebrian scattò verso di lui, ma Religorn la trattenne. Il sangue iniziò a gocciolare copiosamente. E Maponos subito si mise al lavoro. Prese un cristallo dalla tasca e lo poggiò alla ferita. La pietra iniziò a brillare, e il sangue si fermò. Quando tolse le mani il cristallo, prima trasparente si era fatto più opaco. Intanto la ferita era sparita. Astral era solo un po' pallido per la perdita di sangue, ma stava bene. Maponos non aveva ancora finito. Strinse il cristallo tra le mani, disse una parola sottovoce ed esso ritornò al suo stato originale. Il suo maestro lo raggiunse fiero. <<Ottimo lavoro. Vedete, noi rimarginiamo la ferita, ed esorcizziamo il dolore che essa provoca in questi cristalli. Senza di essi sarebbe fattibile, ma sarebbe anche molto doloroso. Dopodiché la purifichiamo. Ovviamente ci sono dei limiti, un colpo al cuore o un arto perso non potrebbero essere curati.>> finita la spiegazione tornarono al loro posto e altri due si fecero avanti.

<<Buongiorno, io sono Borvo e lui è Camos. Siamo pratici dell'alchimia. Creiamo veleni e pozione, e inoltre riusciamo a modificare il materiale e la forma dei vari oggetti. Ma capirete meglio con una dimostrazione vero?>>Camos era un ragazzo biondo coi capelli lunghi raccolti in una treccia, non molto alto, ma abbastanza robusto. Camos si chinò davanti a loro sopra il sangue versato di Astral. Si tolse i guanti e videro che aveva sei tatuaggi sui dorsi delle mani, a forma di cerchio con all'interno complicate formule. Si concentrò e il sangue cominciò a sbiadire. Cambiò colore. Diventava trasparente. Intanto i tatuaggi sulle mani di Camos si erano fatti più definiti e scuri. L'alchimista si alzò e si diresse vero il tavolo rotto poco prima da Veteris. Ripeté l'operazione, appoggiò le mani al tavolo ed esso si rimodello come argilla al suo stato originario. Poi si oscurò e divenne liscio e lucente. Borvo si avvicinò al suo allievo <<Forse ha un po' esagerato. Ma come potete notare quel sangue ora è semplice acqua. Questa è la trasformazione degli elementi. Inoltre ha modificato il materiale del tavolo da legno ad acciaio per riportarlo alla forma originale. Queste sono le potenzialità della nostra pratica. Oltre ad alcune potenti pozioni.>> anche loro tornarono a posto. Religorn era impressionato. Come poteva qualcuno fare cose simili? Gli erano giunte storie dagli avventurieri di passaggio alla locanda del villaggio, ma nessuna parlava di pratiche simili.

Il seguente si presentò velocemente <<Sono Lory e lui Luxo. Siamo pratici della possessione e del controllo degli esseri viventi.>> Luxo si fece avanti e chiese a Astaroth <<Potresti evocare un toro per favore?>>. Il maestro tracciò il cerchio per terra, disse la formula e un toro gigantesco apparve nella stanza. Luxo si mise davanti all'animale evidentemente inferocito. Religorn notò la preoccupazione di Celebrian. Luxo era molto minuto, e sicuramente un colpo da quell'animale sarebbe stato fatale. Stava per caricarlo, quando Luxo alzò la mano verso di lui e chiuse gli occhi. Il toro si fermò a fissare il mago. Per qualche istante ci fu solo silenzio, dopodiché Luxo aprì gli occhi e il toro si avvicinò docilmente a lui, si accasciò al suo fianco e si addormentò. Astaroth lo fece scomparire e Lory disse <<Questo è il controllo. Possiamo farlo con chiunque abbia una volontà meno forte della nostra. Quindi con persone particolarmente determinate sarebbe molto difficile, ma con animali è quasi sempre possibile.>> tornarono in fila con gli altri maghi.

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