Chapter 25.

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Marty's pov
<< Tu? >> chiesi sconvolta.
<< Io. >> rispose lei.
<< Un momento, chi sei tu? >> chiese Cameron evidentemente perplesso.

<< Lei é Elizabeth. Elizabeth McDonald. Ma perché? >> risposi sempre più confusa.

<< Perché Cameron sarebbe dovuto essere mio. Io sarei dovuta essere l'amore della sua vita. Io sarei dovuta essere per sempre sua. Non tu, una semplice e stupida ragazzina dal bel faccino. Ho fatto di tutto per farmi notare da lui, ho per sino aiutato Charlotte in quello stupido piano del photoshop e mi sono anche dovuta subire quella pazza della tua amichetta. Non hai idea di come ci si sente a vedere la persona che ami, felice con qualcuno che non sei te. Ma adesso tutto questo é finito. Perché ora lui starà per sempre con me, non te ne andrai mai più amore mio. >> spiegò rivolgendosi a Cam nell'ultima parte.

Cercai di voltarmi nella sua direzione e ciò che vidi fu la maschera di terrore di pochi minuti prima trasformata in una di confusione.

<< Un momento, sbaglio o Elizabeth non inizia con la L? >> chiese.

* Effettivamente. *
" Ben tornata coscienza, hai deciso di aiutarmi a capire tutto questo? "
* Ma sì dai, ho sempre voluto conversare con una sociopatica. *
" L'ironia non la perdi neanche in queste occasioni? "
* L'ironia ed il sarcasmo sono le mie uniche armi di difesa. *

Una risata mi fece ritornare con i piedi per terra.

<< Oh, Cam sciocchino, L sta per Lizzy, il nome con cui mi chiamano tutti i miei amici! >> rispose.
Ora tutto sembrava più chiaro.
<< Aspetta, tu hai amici? Anche loro tendono a legare le persone nei loro scantinati? >> chiesi sorpresa.
<< I fantasmi non possono legare le persone idiota. >> fu la sua risposta secca.

<< Io continuo a non capire....>> disse Cameron.
<< Perché hai deciso di iniziare a minacciare Marty? >> chiese.
<< Perché pensavo che si sarebbe spaventata abbastanza da lasciarti stare, ma no, lei é testarda. >> rispose rivolgendosi a me.
<< Ma tu hai iniziato a mandarmi quei bigliettini prima che io e lui fossimo fidanzati. >>
<< Oh ma per favore, anche i muri vi urlavano che vi piacevate razza di cretini! >> rispose alterandosi a tal punto che gli occhiali rosa che portava adagiati sul naso si spostarono, impigliandosi alle lunghe trecce castane.

<< Ma...>> iniziai ma lei mi interruppe.
<< Sapete che c'è? Mi annoiate quindi me ne vado. Adios amigos. >> disse risalendo le scale.

Quando fummo finalmente da soli Cameron scoppiò in una sonora risata.

<< Che cavolo ridi? >> chiesi furiosa.
<< Tutto questo é talmente folle da essere esilarante. >> rispose non riuscendo a trattenersi dalle risate.
<< Tu sei più fuori di quella là...>>

Tornò a regnare il silenzio.

<< Ti amo. >> sentii dire.
<< Anche io ti amo. >> replicai.

*Giorni dopo*

Nash's pov

Il pensiero di non rivederla più iniziò a distruggermi interiormente.

Continuavo a torturarmi la mente per capire dove una sociopatica avrebbe potuto portare una ragazza, probabilmente ferita, senza destare sospetti.

Cercavo in ogni luogo nascosto della città, ovunque, per ore, senza quasi trovare il tempo di respirare.

Mi sentivo come ipnotizzato dalla paura di non avere più Light nella mia vita.

Di non poter più vedere il suo sorriso.

Perfect Imperfection #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora