Chapter 3.

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Arrivammo nel mio giardino.

<< Ti fermi a vedere un film con noi? >> chiesi a Nash che era rimasto fermo sull'uscio.

<< Con i pop corn? >> chiese a sua volta il ragazzo.

<< Ovvio che sì. >> sbottò Gwen con fare ovvio. Lei amava quei pallini di mais più di se stessa e ne mangiava a quantità industriali, pur sapendo che non fossero molto salutari. Io e Nash scoppiammo a ridere.

<< La solita Gwen! >> esclamammo in coro.

Ci guardammo negli occhi con fare di sfida.

*Che la guerra abbia inizio.*

<< Zip. >> urlammo all'unisono.

<< Zip. >> ripetemmo l'azione finché io non gli tappai la bocca con le mani.

<< Zip! >>urlai scoppiando a ridere.

<< Non vale, sei scorretta. >> disse mettendo il broncio.

<< Ah. Penitenza Nashy! >> si unì Gwen alla nostra discussione.

<< Fammi pensare... Domani devi presentarti a scuola completamente vestito di blu e canticchiare la sigla dei Puffi all'entrata nelle classi. >> conclusi esplodendo in una fragorosa risata.

<< Non ci penso neanche. Non è giusto. >> replicò lui.

<< Allora devi passare un intero giorno con Sarah. >> dissi sapendo che non avrebbe avuto scampo. Mia sorella era innamorata di Nash dalla prima volta che lo vide. A lui questa cosa dava fastidio perché la vedeva come una sorellina.

<< Senza offesa, Marty. Ma, con tutto il bene che voglio alla mia Sarina, preferisco diventare un puffo gigante. >>

Scoppiammo tutti e tre a ridere. Era sempre così con loro due, si rideva e si scherzava oppure, si piangeva e ci si confortava a vicenda. Era questo che mi piaceva di loro. Sapevo che se avevo bisogno di qualcuno con cui sfogarmi o semplicemente di un po' di compagnia per staccare dal resto del mondo, loro c'erano.

Entrammo in casa. Gwen si catapultò letteralmente in cucina, mentre io e Nash ci sedemmo sul divano per scegliere il film.

Fu un' impresa ma alla fine optammo per ''Mai così vicini'', uno dei miei preferiti.

Dopo qualche minuto Gwen tornò in salotto con due insalatiere piene di pop corns.

<< Gwen, ma siamo in tre non in diciotto. Non ti sembra di aver esagerato? >> chiese Nash osservando la mia migliore amica mentre si lanciava sul divano non preoccupandosi di far sgusciare fuori dalla ciotola qualche pallina di mais. Li avrebbe recuperati più tardi, forse.

<< Nah, una è per me e l'altra ve la dividete. Speriamo che mi basti. >> rispose lei guardando nella ciotola e mordendosi il labbro inferiore con fare pensieroso. Molti avrebbero pensato che fosse un gesto sarcastico ma non lo era, si stava davvero preoccupando.

<< Okay, ricordami perché siamo amici? >> chiese Nash con un' espressione leggermente scioccata.

<< Perché sono incredibilmente simpatica. Comunque, cosa si guarda? >> chiese stavolta rivolgendosi a me.

<< Indovina. >> risposi sorridendole.

<< No ti prego, non un'altra volta. Sarà la millesima volta che guardiamo ''Mai così vicini''. >> iniziò a lamentarsi.

Perfect Imperfection #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora