CAPITOLO | 5

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Mi sveglio di soprassalto. Sudata e con il viso bagnato dalle lacrime.
"Ssht,piccolina,ci sono qua io ora!" sussurra Matt abbracciandomi.
È stato solo un'incubo.
L'incubo più brutto che abbia mai fatto.

Singhiozzo sul petto di mio fratello ricordando quel brutto sogno che è sembrato dannatamente vero.
Zayn non farebbe mai una cosa del genere conoscendo mio fratello.

"Scricciolo calmati adesso,è tutto finito" mi coccola Matt cautamente.

Finalmente smetto di singhiozzare anche se non riesco a smettere di piangere,sono terrorizzata. Questo sogno è sembrato talmente vero che mi sento usata anche senza che lui mi abbia minimamente forzata a fare qualcosa realmente.

"Dimmi ,perché continuavi a supplicare il nome di 'Zayn'?" chiede preoccupato mio fratello.

"Avrai capito male,non ricordo neanche più cos'ho sognato" mento spudoratamente. Cosa che non appartiene al mio essere 'io'.

Matt si butta all'indietro con la testa sul cuscino cercando di prendere nuovamente sonno.
Io invece cerco di alzarmi per fare un bagno caldo prima di andare a scuola.

"Dove stai andando?" chiede con gli occhi ancora chiusi.
"Vado a fare un bagno caldo".
"Okay bimba,dopo scendi,fra tre minuti vado a prepararti la colazione e poi ti accompagno a scuola,fuori sta diluviando".
"Va bene,grazie Matt" gli do un bacio sulla guancia per poi uscire dalla camera.

Riempio la vasca di acqua calda per poi immergermici completamente.
La sensazione è di puro piacere. Cerco di levare via tutti i brutti pensieri dalla mia mente. Cerco di dimenticare quell'orribile incubo.

Il professor Malik non mi avrebbe mai spogliata e usata in quel modo senza la mia volontà.
Nella realtà ha tentato di baciarmi,ma di certo non mi ha forzata. Nel senso,ho avuto modo di scappare via.

Per non parlare della reazione di Matt se questo fatto fosse realmente successo.
Ma adesso non è di questo che devo preoccuparmi.
Ieri c'è stato un quasi bacio e io non so come affrontarlo oggi.

Insomma,non ho mai avuto un ragazzo,ho sempre cercato di non avere contatti fisici troppo ravvicinati,non ho mai baciato nessuno e d'un tratto mi viene voglia di scoprire questo nuovo mondo.
Devo assolutamente reprimere tutto ciò,ho aspettato fino ad oggi e aspetterò finché non sarà il momento giusto.

Credo sia coerente con le mie scelte di vita,ho fatto anche una promessa a mio padre e intendo mantenerla.

Esco dalla vasca avvolgendo il mio corpo in un asciugamano. Asciugo velocemente i miei lunghi capelli scuri per poi andare in camera mia.

Infilo un paio di jeans super stretti e una felpa bianca 'presa in prestito' da mio fratello.
Provo un odio profondo per i pantaloni larghi,quelli dove bisogna mettere una scomodissima cintura e dove la caviglia sfrega contro il tessuto sfibrato dei jeans. Finché il mio 'fisico' me lo permette...

Decido di non truccarmi neanche oggi,non ne sento la necessità,amo sentirmi libera e sgombra. Comoda,rilassata.
Per questo le felpe larghe di mio fratello sono comodissime. Hanno stile e nascondono ciò che c'è da nascondere,o molto più semplicemente,evitano di farmi sentire a disagio o troppo esposta.

Fatto ciò mi avvio al piano inferiore.
Saluto mio padre che è seduto sulla poltrona mentre legge un giornale e poi mi dirigo in cucina.

Mr. MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora