Non ci penso neppure per un secondo.
Mi metto davanti a lei proprio mentre sento il rumore che conosco fin troppo bene.
Una fitta al polmone destro e poi buio.Sento un forte odore di disinfettante. Troppo forte. Apro gli occhi e vedo un soffitto bianco. Giro la testa di lato per capire dove sono. Ma certo! Dovevo capirlo dall'odore di disinfettante. Sono in ospedale! Ma perché? Non ricordo, ma deve essere successo qualcosa... La discoteca, la passeggiata, il negozio, il rapinatore e... Lo sparo!
Ricordo solo Maura con la pistola puntata contro, il ragazzo che stava per premere il grilletto. Ho perso la testa. Poi il rumore che mi ha portato fino a qui. Il rumore della morte. Mi accorgo che ho una mascherina per aiutarmi a respirare, effettivamente dopo lo sparo ricordo una fitta al polmone.Poi... Giro la testa dall'altro lato e vedo l'unica cosa che poteva farmi stare meglio ora... Maura. Sta dormendo su una poltrona accanto a me. Ha le borse sotto gli occhi e il trucco sbavato, ma per me è comunque bellissima. Il battito cardiaco comincia ad accelerare e sento dei bip sempre più forti. Mi devo calmare o la sveglierò. Faccio dei bei respiri, come mi ha insegnato lei, e il ritmo diminuisce.
Anche se con un po' di fatica, riesco a alzare il braccio e poggiare la mano sulla guancia di Maura per accarezzarla. A quel contatto lei fa uno di quei suoi sorrisi buffissimi, che finisce per far ridere anche te.J:- Hey Maur- le dico io spostando la mascherina
M:- Mmh Jane...- mugola piano. Poi apre gli occhi di scatto e mi si avvicina. -Jane! Jane o mio oddio stai bene! Stai bene!- le lacrime cominciano a rigarle il volto e mi abbraccia forte. -Oh Jane ho avuto così... così tanta paura di... di perderti- mi dice ta i singhiozzi.
J:- Hey Maur... Shh- le dico io prendendole il viso tra le mani e cominciando ad asciugare ad una ad una tutte le lacrime che le rigavano quel bellissimi volto. -Tranquilla sto bene.- lei sorride e si calma un po'.
Poco dopo entra un dottore che mi fa un sacco di test e mi chiede tipo dieci volte se sto bene.
J:- Si dottore mi sento bene! Quando potrò uscire?- gli chiedo io impaziente. Maura mi fulmina con lo sguardo.
Dottore:- Dovremo aspettare i risultati dei test. Se è tutto a posto e non ci saranno complicazioni potrà tornare a casa tra due giorni.-
J&M:- Ok grazie!- Il dottore esce lasciandoci nuovamente da sole.
J:- Maura quanto tempo è passato dallo sparo?- le chiedo io.
M:- Due giorni Jane.- mi dice lei tenendo lo sguardo basso.
J:- Maura è tutto ok?-. La vedo strana. Come se si tenesse dentro qualcosa...All'improvviso scoppia a piangere. Io non so cosa fare. Le prendo una mano e cerco di calmarla - Ehi Maur. Ehi... È tutto finito, ok? Io sto bene. Tu stai bene. É tutto finito. È tutto finito...- le dico tirandola verso di me per abbracciarla. Restiamo così finché non si è calmata del tutto.
M:- Non hai idea di cine mi sono sentita Jane! Pensavo fossi morta! La pallottola ti ha preso un polmone e c'era un sacco di sangue! Non aprivi gli occhi.... Io... Io speravo di non dover più rivivere questa situazione. Quando hai deciso di smettere di fare la detective, l'unica cosa che mi aiutava ad andare avanti, convivendo con il sapere che tra tre settimane non ti vedrò più, era sapere che questo... Tutto questo non sarebbe più risuccesso. O almeno lo speravo.-
J:- Mi dispiace Maura, davvero. L'ultima cosa che volevo era farti soffrire. Ma quando ho visto quello che stava per sparare non ho più pensato a nulla. L'unica cosa che mi importava era che tu stessi bene. Sarei anche potuta morire. Ma te dovevi stare bene!- i nostri sguardi si incrociarono.
I battiti cardiaci cominciarono ad accelerare, ma non mi importava, e nemmeno a lei. In quel momento c'eravamo solo noi due. Restiamo così per qualche minuto. I nostri visi a una decina di centimetri l'uno dall'altro. Sto per prenderle il viso tra le mani e baciarla, quando entra il dottore che mi annuncia che i valori sono nella norma, e che quindi tra due giorni portò uscire. Esce, ma il momento magico ormai è spezzato.
Maura vorrebbe restarmi ancora accanto, ma io sono stanca, ho bisogno di riposare, quindi insisto perché vada in hotel a farsi una doccia e riposarsi, così potrà prendere anche dei vestiti puliti, sia per me che per lei. Alla fine cede. Mi saluta con un piccolo bacio sulla fronte ed esce. Io mi addormento poco dopo, sprofondando nel mondo dei sogni.
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We are one
FanfictionLa storia parte dall'ultimo episodio della settima stagione. Jane ha deciso di trasferirsi a Quantico. Ma sarà davvero così semplice lasciare gli amici, la famiglia, e soprattutto Maura?