Capitolo 4

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É passata una settimana dal nostro arrivo qui, e devo dire che é davvero una città bellissima! Abbiamo visitato tanti posti diversi e visto molti monumenti, ma devo dire che il mio preferito resta la Tour Eiffel, mentre Maura, ovviamente, adora il Louvre.

É sera e ci stiamo preparando per uscire. Abbiamo deciso di andare a are un giro nella Parigi notturna e divertirci un po'. Mi cambio e mi metto il classico tubino nero che uso sempre a Boston, dei sandali neri con un po' di tacco e un filo di trucco. Esco dal bagno e trovo Maura già pronta che mi aspetta. Ha un vestito rosso, con uno scollo a V molto profondo (Si!), lungo fino al ginocchio; le scarpe con l'immancabile tacco abbinate e un po' di mascara e rossetto. È da mozzare il fiato! Prende la borsa e io le do il mio telefono, così da non doverla portare, e usciamo dalla stanza.

Fuori dall'albergo chiamiamo un taxi e Maura da le indicazioni. Non ho idea di dove mi voglia portare, ha detto solo che sarà divertente. Dopo circa dieci minuti il taxi si ferma e noi scendiamo. Mi trovo davanti a quella che ha tutta l'aria di essere una discoteca. Guardo Maura allibita. Lei odia la musica alta, l'odore di alcool, il caos che ci sono belle discoteche.

M:- Non è come una discoteca americana Jane.- mi dice capendo quello che sto pensando -la musica non supera i 75 decibel e in pista non c'è la solita calcagna. Inoltre il consumo di alcool è limitato. Mi sono informata bene!-

J:- Non sia mai che Miss perfettina si informi male!- la prendo in giro io. Lei mi fulmina con lo sguardo, ma poi scoppia a ridere, seguita da me

Entriamo, ed in effetti Maur aveva ragione. È esattamente come l'aveva descritto lei. Superiamo il buttafuori, che ci da dei braccialetti di carta con 5 quadretti. Maura mi spiega che servono per evitare di far ubriacare le persone: ogni volta che ordini da vere di segnano un quadretto o due, a seconda di quanto è forte. Parte una canzone che adoro e trascino Maura in pista. Balliamo una, due, tre canzoni tutte di fila, e devo dire che è davvero divertente! Poi parte un lento e ci allontaniamo dalla pista. Sarebbe stato fantastico ballarli con lei, ma cerco di nascondere il mio disappunto. Prediamo due birre ed usciamo. Cominciamo a camminare chiacchierando. Arriviamo ad un alimentari, e decidiamo di entrare comprare un po' d'acqua. Stiamo per pagare quando entra un ragazzo di vent'anni circa, un passamontagna sulla testa, puntando una pistola verso Maura che é vicino a me.

Rapinatore:- Dammi tutti i soldi o giuro che le sparo!- Il mio cuore comincia a battere a mille. Guardo Maura che è terrorizzata.

Il ragazzo si gira e lei cerca di prendere qualcosa in borsa. Lui però se ne accorge. Si rigira. Vedo che sta per premere il grilletto.

Non ci penso neppure per un secondo. Mi metto davanti a lei proprio mentre sento il rumore che conosco fin troppo bene.

Una fitta al polmone destro e poi buio

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