Capitolo 1

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Girai la chiave e la porta si aprì. Accesi le luci e guardai il mio appartamento. Questa sarebbe stata l'ultima sera prima della partenza qui. Le valigie erano già pronte da due giorni, le avevo messe dentro un armadio, vederle in giro per casa avrebbe reso tutto questo ancora più difficile. Mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte, ripensando alla serata appena trascorsa. Avevo salutato tutti: amici, parenti e colleghi. Era stata dura, lo ammetto, ma sapevo di aver fatto la scelta giusta. Mi stavo per addormentare quando un pensiero mi investì in pieno. Maura. Domani mattina avremmo preso insieme il volo per Parigi, dove avremmo trascorso un mese insieme per il suo libro. Ma quando io sarò a Quantico? Come sarà non averla con me? Non poter andre da lei ogni volta che avrò bisogno di sfogarmi, o solo di rilassarmi. Come sarà non poterla proteggere? La mia mente comincia a vagare, in ricordo di tutte le volte che Maura si era trovata in pericolo. Meno di me di certo, ma comunque c'erano state. Il pompiere che aveva cercato, prima di investirla e poi di spararle. Dennis, il pazzo serial killer collezionatore di statue. L'imprenditore che la aveva incastrata per omicidio e l'aveva quasi fatta franca. Ma avevo paura anche di un'altra cosa. Avevo paura di non riuscire a farcela senza di lei. Di non riuscire ad andare avanti senza il suo sorriso, il suo cervellone, la sua femminilità, i suoi modi eleganti e raffinati, i suoi capelli color grano, quegli occhi vedi come un prato, il suo profumo dolciastro che mi inebriava ogni volta che le passavo accanto. Le sue labbra, costantemente coperte da uno strato di gloss color fragola. I suoi seni, così perfetti e sodi. Scossi la testa e mi alzai di scatto. Perché avevo cominciato a pensare a queste cose? In realtà non era la prima volta, ma perché mi succedeva?! Mi alzai e andai in bagno per sciacquarmi la faccia. Mi accorsi di essere bagnata, bagnata di eccitazione. Cosa mi stava succedendo?! Non mi poteva piacere Maura! Lei era la mia migliore amica! Però... Pensandoci bene... Cosa c'era di male? Era inutile continuare a negarlo! Mi ero innamorata di Maura. Non, non era vero... Io non ero innamorata di Maura... La amavo! E adesso avrei avuto un mese intero per farglielo capire.

La mattina dopo mi svegliai alle 4 per prendere il taxi che mi avrebbe portata all'aereoporto. Lì mi sarei incontrata con Maura. Già Maura. Avrei dovuto fare attenzione. Lei é brava a leggere le espressioni facciali e a decifrarle. Avrebbe potuto capire in un attimo quanto mi piaceva. Quando arrivai al punto d'incontro prestabilito lei era già lì. Quando si voltò dovetti trattenermi dal sbavare. Si era messa un vestito blu notte che le fasciava il corpo alla perfezione, dai seni pieni ai glutei sodi. Aveva, ovviamente un paio d scarpe col tacco abbinate e un leggero trucco che le incorniciava alla perfezione il viso, già perfetto.

M:-Ciao Jane!-

J:-Hey Maur-

M:-Pronta per questa avventura?-

J:-Certo non vedo l'ora!- le risposi "con te tutto sarà magnifico!" ma questo evitai di dirlo.

Il viaggio fu molto piacevole: grazie a Maura e alla sua enorme disponibilità finanzaria viaggiammo in prima classe, anche se non me la godetti molto, visto che mi addormentai quasi subito. La sveglia alle 4 di mattina era davvero toppo per me!

M:- Ehi Jane. É ora di svegliarsi. Siamo arrivati allo scalo.- ​la voce dolce e soave di Maura mi risvegliò.

Quando aprii gli occhi mi ritrovai la sua faccia a qualche cm dalla mia. Resistetti a stento alla voglia di prenderle il viso tra le mani e baciarla. Circa dieci ore dopo arrivammo alla nostra destinazione: PARIGI! Un taxi ci aspettava fuori dall'aeroporto per accompagnarci all'hotel. Maura non aveva voluto dirmi quale hotel avesse prenotato, e questo mi fece venire dei sospetti, che furono confermati arrivate a destinazione. Un Hotel a 5 stelle! Wow! Era immenso! Una volta entrate ci dirigemmo alla portineria, dove Maura cominciò a parlare in francese. Ad un certo punto vidi che si preoccupò, e dopo un po' si rivolse a me.

M:- Hanno fatto confusione con la prenotazione. Anziché 2 singole, come avevo richiesto ci hanno dato una matrimoniale. Al momento le singole sono tutte occupate- mi disse lei visibilmente preoccupata.

J:- Non importa Maur. Abbiamo dormito insieme già altre volte, no?- le risposi io, cercando di non lasciar trasparire la felicità per quella notizia.

M:- Hai ragione Jane, e poi non credo si possa fare altrimenti...- detto questo tornò a parlare in francese per comunicare alla signora la nostra decisione. Poco dopo eravamo in quella che sarebbe stata la nostra stanza per un mese.

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