Pov Matt
Nash prese a botte Austin, mi guardai attorno, non vedevo Victoria, dove diavolo era andata?!
Mi allontanai dal gruppo, a cercarla. Non sapevo dove andare. Passai in spiaggia, non c'era,passai davanti alla sua scuola ma niente. Passai anche alla casa dove abita prima Nash con la madre ma non c'era nessuno. Le porte erano tutte chiuse e le luci spente. Era abbastanza inquietante. Un lampo di genio passò per il mio cervello bacato: era a casa!!
Corsi fino a casa, suonai a forza il campanello ma niente. Non poteva aver combinato qualche cavolata. Riuscii a aprire la porta. La perlustrai tutta ma niente. Sentii una melodia, salii velocemente le scale e seguii il suono. Arrivai davanti alla porta della mansarda, l'aprii lentamente e vidi Victoria a terra che suonava la chitarra. Dal suo viso scendevano lacrime amare, il suo sorriso non trasmetteva nessuna emozione come d'altronde i suoi occhi. Ci stava male, faceva la dura davanti a tutti ma aveva dentro il dolore che la consumava. Alzò lo sguardo, mi guardò e riprese a suonare, mi avvicinai a lei, mi sedetti e le mi abbracciò. La strinsi forte a me
-Shh, tranquilla, è tutto apposto, ci sono io.-
-Matt do- dov'è Nash?-mi chiese. Suo fratello invece di preoccuparsi della sorella è rimasto a pestare quel bastardo.
- A dare una lezione a quel bastardo-
Iniziò a piangere più forte. La strinsi a me
-Grazie di essere qui-mi disse dandomi un bacio sulla guancia
- E' il minimo che possa fare-la strinsi più a me
-Vieni-la presi per mano e la portai in camera sua. Ci mettemmo sotto le coperte, la continuai ad abbracciare e a coccolare.
-Promettimi che ci sarai per sempre, ho bisogno di te, ti prego non andare via-disse guardandomi negli occhi
-Ricordati io sarò per sempre qui, non me ne andrò, non ti lascerò sola-mi abbracciò. Dopo poco si addormentò sul mio petto, la spostai delicatamente e le sistemai le coperte. Le lasciai un bacio tra i suoi capelli profumati e uscì silenziosamente dalla stanza, aveva bisogno di riposare.
Chiusi la porta della camera, scesi e mi sedetti sul divano.
Pow Nash
I ragazzi mi staccarono a forza da Austin
-Sei uno stronzo non la meriti! Vattene dalla sua vita!-
-Certo che me ne andrò, chissà con quanti sarà andata a letto quando non c'ero- a quelle parole non ci vidi più. Con uno strattone mi liberai dalla presa di Jack G e mi avvventai su di lui, lo presi a botte. Io e mio fratello da sempre siamo molto protettivi nei suoi confronti ma io specialmente, non la posso veder soffrire. Mi ricordo ancora quando è morto nostro padre: non mangiava, non andava a scuola, era sempre rinchiusa in camera sua, con la sua chitarra, gli auricolari e l'Mp3, passava le sue giornate così. Andata anche all'ospedale. Non voglio rivederla in quello stato, ho sempre cercato di starle accanto. Poi è riuscita a riprendersi e sono contento di vederla così contenta; è rinata, è solare e sempre felice.
I ragazzi riescono a staccarmi da Austin, mi guardo in giro, in cerca di quegli occhi ma niente.
-Ragazzi dov'è Victoria?-i ragazzi si guardano in torno
Aaron-Non lo so è corsa via piangendo-
Io-Perché cazzo non l'hai fermata?!-urlo. Invece di seguirla e prendermi cura di lei sono rimasto qui. Una lacrima mi riga la guancia.
Taylor-Tranquillo, non c'è neanche Matt magari è con lei, tranquillo la troveremo- disse appoggiandomi una mano sulla spalla
Cam-E poi non farà mica cavolate- disse ridacchiando. Mi avvicinai a lui minaccioso
I ragazzi mi bloccarono per un braccio
Io- Non la conosci, se ti risponde male non vuol dire che sia forte, fa finta di essere forte ma dentro soffre, quando è morto nostro padre stava male, non giudicarla, non la conosci affatto- lo sorpassai dandogli una spallata e me ne andai.
Mi diressi a casa, aprii la porta e Matt mi venne incontro
Io- Dov'è?-
M-E' in camera sua a riposare, lasciala stare, sta riposando-
Io- No, non vuole stare da sola, smettete tutti di dire così, a bisogno di me!- urlai una lacrima rigò il mio viso
M-Calmati, è disopra, ma calmati-
Andai in camera di Victoria, bussai ma nessuno mi rispose, aprii lentamente la porta...
Era nel suo letto, tutta rannicchiata, mi avvicinai, la cinsi con un braccio e l'abbracciai. L'accarezzai e le diedi un bacio sulla testa. Piano, piano aprì gli occhi azzurri e mi guardò, senza dire nulla mi strinse abbracciandomi e sospirò
Io-Io e te per sempre come hai vecchi tempi-
Lei-Non andartene, per favore-
Io-Tranquilla sono qui- restammo in quella posizione per un po' di tempo poi lei parlò
-Mi manca Hayes- disse
-Anche a me non sai quanto- io e lui eravamo sempre stati legati.
Lei- Quando torna?-
Io- Non lo so-
- Non lo so-
Lei-Speriamo presto, voglio stare come quando eravamo piccoli, solo noi tre-
Pov Cam
Seguii Nash a casa, aspettai sugli scalini e dopo un po' decisi di suonare. Mi venne ad aprire Matt, mi disse che Nash era in camera di Victoria, dopo un po' dovevo andare in bagno così salii le scale e andai verso la porta del bagno. Passai davanti alla Camera di Victoria e li sentii parlare
Lei-Mi manca Hayes-
N-Anche a me non sai quanto-
Lei- Quando torna?-
N- Non lo so-
Lei-Speriamo presto, voglio stare come quando eravamo piccoli, solo noi tre-decisi di chiamare Hayes
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Ecco a voi il 16° capitolo spero vi piaccia. COMMENTATE E VOTATE. Un bacio Ale.
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Cuore di ghiaccio|Cameron Dallas
FanfictionE' strana come la vita certe volte si comporta nei nostri confronti:ci dona una piccola felicità che ci fa stare bene, ma poi ce la distrugge, ci fa soffrire...ma poi ne fa arrivare un'altra e il ciclo ricomincia da capo.Giusto? Sbagliato? Chissà...