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Leggete il capitolo con la musica e capite bene il senso!

Pov Cameron

Quando mi ero alzato ero sceso in cucina per fare colazione e Hayes aveva la televisione accesa quando alla tv diedero delle foto di Victoria e di un ragazzo, di sicuro quello che mi aveva risposto al cellulare.

Victoria salii le scale dopo poco se ne tornò con un'altra valigia e la chitarra in mano.

Oh no

Nash si alzò di scatto e le andò in contro,

-Che vuoi fare?-

-Nash ho bisogno di stare un po' da sola, di allontanarmi da tutto e da tutti, non so per quanto. Voglio schiarirmi le idee capire quello che voglio realmente e quello che è meglio per me.-

-Ma non puoi andartene sei ancora minorenne-

-Ed è qui che ti sbagli, esattamente otto ore fa sono diventata maggiorenne. Ma eravate impegnati a litigare per una cosa che non ho fatto-

Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai a loro due

-Beh non puoi scappare da i tuoi problemi, vanno affrontati-

Lei- Ma io non me ne vado senza risolvere. Sai, quando ieri sono uscita dalla studio questo ragazzo mi ha baciato ho cercato di mandarlo via ma mi stava trattenedo facendomi anche male-

-Certo e allora percè mi ha risposto al tuo cellulare dicendomi che era un amico molto importante?!-

Mi guardò un po' dubbiose e rispose-Bhè se credi a lui e non a me non è più un problema mio-

La sua voce era dura, infastidita.

Dette un abbraccio forte a Nashe e poi a Hayes

Hayes- Ma dove andrai?-

-Dove le onde sono migliori-

-Australia?-

-Australia- disse accarezzando il volto del fratello sorridendo dolcemente

-Ciao, salutatemi i ragazzi-

-Abbi cura di te, verremo presto a trovarti-dissero Nash e Hayes abbracciando un ultima volta la sorella

La seguii e la fermai fuori dalla porta di casa

-Dobbiamo finire di parlare-

-Senti Cameron è finita, è stato bella quanto è durata ma abbiamo fatto le cose troppo in fretta e non ha funzionato.Ora ho bisogno di andar avanti e pensare a me. Mi dispiace ma fattene una ragione-

-Mi dispiace, dovevo ascoltarti prima di parlare-

-Già, ma dovevi pensare che se fosse stato vero o se per me avesse valuto qualcosa ora non sarei qui, non avrei lasciato il lavoro per te.-

-Mi dispiace tanto-disse accarezzandole la guancia

-Resta-continuai

-Mi piacerebbe, ma devo andare, forse tra un po' di tempo potermmo riprovarci, ma ora no. Ho rinunciato troppe volte hai miei sogni per gli altri,ora devo pensare a me- 

Mise la valigia nel portabagagli della macchina, si avvicinò, mi dette u bacio a stampo veloce, guardai per un'ultima volta il suo volto, i suoi occhi, la sua bocca il profumo dei suoi capelli.

-Ci rivedremo te lo prometto- disse mettendomi un oggetto in mano per poi andarsene definitivamente

Quando ormai la macchina era lontana e le mie lacrime bagnavano la mia t-shirt aprì il palmo della mano destra e trovai la catenina che le avevo regalato. Con un bigliettino:

'Sei l'addio che non riuscirò mai a dare.  Il tempo sistemerà tutto questo casino che abbiamo commesso. Tu aspettami , tornerò, ma se non ce la farai , o sarà passato troppo tempo,vai avanti e vivi la tua vita cercando di non pensare a me' 

Non potevo non pensare a lei.

Se ne era andata. Magari ci saremo rincontrati presto.  Magari tra qualche anno, o tra qualche settimana o mese.  Ma  in  qualunque  modo  se ne era andata via da me.

Con il mio cuore.

Pov Victoria

Mi sedetti su una sedia di plastica dell'aeroporto,aspettando l'aereo, e osservai le persone, tutte avevano una storia diversa, un modo di superare le cose diverso l'uno dagli altri, chi a testa alta, chi abbattendosi subito.

Certe partivano, chi per sempre chi per un certo periodo ben preciso, certi per cambiare aria, senza avere un periodo preciso: tra quelle persone c'ero io,magari sarei tornata ma per pensarci  c'era ancora tempo....

Cuore di ghiaccio|Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora