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Proprio ora in questo momento vorrei che il tempo, si fermasse, o almeno rallentasse.

Siamo solo noi, lontano da tutti e da tutto. Noi, in cucina a scherzare in modo infantile, ma estremamente romantico.

Ero seduta sul bancone della cucina, stavamo bevendo una cioccolata calda, ad un certo punto qualcosa di caldo cadde sulla camicetta, il calore entrò a contatto con la mia pelle, il tessuto candido e puro stonava con la macchia.

Io-Cam mi puoi accompagnare in bagno per favore?-dissi alzandomi dal tavolino

-Cero,vieni-disse alzandosi dalla sedia.

Mi accompagnò in una camera, tutta bianca, con 2 pareti azzurre piene di fotografie. Mi avvicinai ad una bacheca che era più pina rispetto alle altre. C'erano molte foto con una bambina, ne presi una: la girai, dietro c'era una piccola scritta '2 Gennaio 2000, Sierra e Cameron. Sorrisi, guardai attentamente le varie foto togliendole dal proprio posto, ne presi un'altra in cui Cam era su uno scoglio. Due mani mi strinsero i fianchi per poi avvicinarmi al bel ragazzo dietro di me.

C-Non ti hanno mai detto che non devi toccare le cose senza chiederlo?-mi sussurrò all'orecchio, per poi continuare

-Ma ti perdonerò perché sei troppo bella, soprattutto ora che sei mia-disse accarezzandomi la guancia spostando qualche ciocca ribelle dietro l'orecchio. Osservai attentamente ogni suo movimento, decisi di torturarlo un po'.

-Beh, mi sapresti dire dov'è il bagno?-dissi iniziando a sbottonarmi la camicetta davanti al suo sguardo attento. Il respiro gli si fece pesante, le iridi più intense.

C-Non lo fare,-

Io-perché?-chiesi maliziosamente

Si avvicinò a me, indietreggiai fino a toccare il muro, le sue mani si posarono sui fianchi, le mie dietro al suo collo.

-Per questo- disse prima di fiondarsi sulle mie labbra.

Le labbra si unirono, le lingue iniziarono a giostrare insieme, in una danza senza fine. Le sue mani finirono sotto alle mie cosce tirandomi su, allacciai le gambe al suo bacino. Mi stese sul letto, mi levò la camicetta, le sue labbra presero il  sopravvento sul mio collo, gli sfilai la maglia, lasciando liberi i suoi muscoli, gli accarezzai le ciocche more dei capelli.

Piano, piano scene con le mani, fino ad arrivare al bottone dei pantaloni, di cui si liberò facilmente.

I nostri corpi diventarono tutt'uno, i nostri cuori lo stesso.

Dopo un' oretta eravamo lì, abbracciati, pelle contro pelle, promettendo di esserci l'uno per l'altra. Condividendo tutto.

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Ecco a voi il 31esimo capitolo, spero vi piaccia, un bacio a tutti voi che seguite la storia, davvero. Un bacio, Ale.

Cuore di ghiaccio|Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora