Michael

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«Michael, che cazzo! Non è possibile che tu abbia vinto di nuovo?» urla il neozelandese affianco a me.

«Se fai schifo mica è colpa mia?» alzo le spalle e finisco la lattina di birra che stava sul tavolino di fronte a me.

Ormai il salotto di Ashton è diventato il nuovo posto dove passare il tempo. Questi mesi di gravidanza stanno diventando una tortura.

«Perso di nuovo?» esce dalla cucina Luke, rivolgendosi al nostro amico.

«Si, che palle. -sbuffa sonoramente- Tanto secondo me imbroglia. Non è possibile che abbia vinto per la sesta volta di seguito!?» urla indignato il moro.

«Dai a me, gioco io e vediamo.» prende il joystick dalle mani di Calum e si siede in mezzo a noi due, avviando una nuova partita.

Dopo quasi un'ora di partita, Luke riesce a battermi.

«Visto? Sei tu che sei impedito.» Dico rivolgendomi al moro, che si alza incazzato andando verso la cucina da Ashton.

«Allora come proseguono questi mesi?» chiedo ironicamente ridacchiando, sapendo già la risposta.

«Davvero, Michael? Ti ricordo che stiamo nella stessa situazione.» Risponde, per poi ridacchiare notando che la mia faccia non era poi così seria.

«Si, me lo ricordo che stiamo nella stessa situazione. Penso che altri 4 mesi così io non li reggo. Sarah mi farà uscire di testa prima.» affermo con tono disperato.

«Dai, che ce la faremo. Sono solo quattro mesi»

«Che vuoi che siano altri quattro mesi di sclerate da pazza, voglie notturne e sbalzi d'umore ogni tre per due.» sospiro, con la voglia di uccidermi all'instante.

«Ragazzi, io vi lascio. La mia dolce ragazza è tornata e vorrei stare un po' con lei, le vostre facce mia hanno stufato. Addio» saluta Calum, uscendo dalla porta.

«Ash! -lo richiamo- Non è un problema se rimaniamo un altro po'?» dico con tono supplichevole

«No, tranquilli tanto Madison ha raggiunto le vostre ragazze.»

«Ah, perfetto. Serata tra uomini.»

«Luke, sono cinque mesi che state infilati qua. Sappiate che appena nasceranno i vostri figli, non voglio vedervi fino a che non saranno adulti» esclama Ashton.

«Che peccato! Io già stavo pensando di lasciarlo a zio Ashton, il mio bellissimo bambino» esclamo vedendo il riccio sbarrare gli occhi e sbiancare.

«Scherzo, lo lascio a Luke almeno fa compagnia al cuginetto»

«Non ci provare. Figlio tuo, responsabilità tua»

«Va bene, ho capito. Il mio bellissimo bambino, lo terrò io. Tanto non sareste stati all'altezza di prendervene cura» esclamo, alzandomi e andandomi a prendere una birra nel frigorifero per poi risiedermi accanto a loro.

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Tornato nel mio appartamento, mi sdraio sul divano a vedere la televisione.

«Michael! Potresti per favore abbassare il volume della televisione? Mi fa male la testa» Sbuffo, spegnendola direttamente per non sentirla più.

Dato che non ho niente da fare, prendo e la raggiungo in camera da letto.

Appena mi affaccio da essa, vedo una scena che mi fa passare tutto il nervoso che avevo fino a pochi minuti fa.

Vedo mia moglie, la futura madre di mio figlio, posizionata davanti lo specchio che si accarezza la pancia, dove all'interno sta crescendo il nostro bambino.

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