Sheik
La guerra era solo un piccolo spettacolo, ormai. Lontana da me, certo, ma non dagli altri. Del resto, la Dea mi aveva sempre detto che, dopo aver protetto Zelda una volta, il mio compito si sarebbe concluso, e che mai più, nella mia vita, sarei dovuta tornare tra gli altri, se non in un rarissimo caso.
Dopotutto, ciò che dovevo fare io, semplicemente, era proteggere la principessa, per poi andarmene nel momento in cui lei sarebbe riapparsa, facendo pensare a tutti che io fossi Zelda e che lei fosse me.
Era uno strano scambio di ruoli il nostro. Lei diceva di essere stata una Sheikah, io dicevo di appartenere alla famiglia reale.
Che cosa stupida.
Non potevo più partecipare alla guerra, certo, però potevo osservarla da lontano. Vedevo Link correre nel roseto, una piccola saetta verde tra i soldati dell'armata di Cia, e tanti altri guerrieri di Hyrule, che nel buio della notte lanciavano grida ed urli, in mezzo al rumore metallico delle spade.
Avrei tanto voluto essere tra loro, a farmi valere.
Del resto, sempre meglio che restarsene nell'ombra, fingendo di non esistere.
Finché Zelda era in circolazione, io non potevo apparire, o sarebbe stato svelato il trucco. Ed a quel punto, in futuro, non avrei potuto fare proprio niente. Non avrei più avuto la possibilità di proteggere Zelda, o di combattere ancora sotto mentite spoglie.
Prima il mio punto di forza era il fatto che nessuno credesse che io fossi Zelda, in quel momento invece nessuno doveva sapere che Zelda e Sheik erano due persone diverse.
Io ero nascosta sul tetto dell'edificio, ad ammirare la battaglia che si stava compiendo.
" Tutti pensano che te e Zelda siate la stessa persona" mi aveva detto telepaticamente la Dea, dopo la fine della mia battaglia "Se mai si trovasse davvero a rischio tu dovrai prendere il suo posto, in questo modo lei sarà salva. Del resto, anche se al momento non possiede la Triforza, devi garantire la sua sopravvivenza. Assolutamente. È un grande sacrificio, ma del resto tu sei una Sheikah, il tuo compito è batterti fino alla morte per la famiglia reale"
Eppure non ce la facevo, era praticamente impossibile resistere.
Volevo partecipare, io non ero fatta per restare in un angolo a guardare.
Eppure ero costretta a farlo. Perché non potevo essere come Impa, che proteggeva Zelda senza bisogno di false identità?
Sospirai, guardando il cielo blu, che sembrava così tranquillo nonostante i rumori delle spade che si scontravano e le urla dei caduti.
Esattamente come le stelle, io non ero in grado di intervenire, e potevo essere poco più di una semplice spettatrice in quel vero e proprio bagno di sangue. Ogni muscolo del mio corpo fremeva, sentivo il bisogno di scattare con un salto felino e di andare in mezzo si guerrieri, ad aiutare il mio regno. Combattere era ciò per cui ero nata, perché non potevo continuare a farlo?
Vidi Link entrare all'interno dell'edificio, e tentai di seguirlo con lo sguardo. Mi sarebbe piaciuto vedere come si sarebbe svolta la battaglia all'interno, ma era impossibile. Per questo continuai a guardare gli altri, che stavano piano piano entrando anche loro, fino a quando non sentii un forte rumore, e non vidi i combattenti uscire allo scoperto.
Vidi Link, i guerrieri provenienti dalle altre epoche... E Zelda? Lei dove era?
Poi, ad un certo punto, la notai. Stava combattendo con il suo spadino contro una figura completamente avvolta dall'oscurità. I due si fronteggiavano con coraggio, Zelda aggraziata e leggiadra come suo solito, e quell'indefinita figura nera, completamente scura e avvolta dalla notte, che sferrava colpi violenti e decisi. Quello stile di combattimento... Era identico a quello di Link.
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Behind The Darkness | DarkSheik
Hayran KurguNormalmente tutti teniamo dentro ciò che c'è di male in noi. Abbiamo un sorriso sul volto, e nascondiamo tutto ciò di malvagio che ci passa per la testa. Con lui era il contrario. Gli piaceva mostrare il peggio di sé, far vedere a tutti il suo orgog...