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Come poteva dire quelle cose? Era stato lui a farmi credere in qualcosa di impossibile.
Perché fa' tutto questo? Se non gli interessa niente di me, allora, che motivo ha di venire a casa mia intrufolandosi dalla finestra e perché vorrebbe passare pomeriggi interi con me?

Troppe domande passavano per la mia testa.

Cosa volevo da lui?
Questa domanda mi sorse spontanea, data la situazione, prima di ora non avevo pensato veramente a cosa volevo, e l'effetto che mi fa Jace è una cosa nuova per me.
Non ci capisco più niente ormai e il suo comportamento così altalenante non mi aiuta affatto.
È un ragazzo così strano ma allo stesso il suo essere misterioso mi attrae così tanto da non permettermi di stargli lontano. Vorrei conoscerlo meglio ma è ovvio che lui non ha intenzione di aprirsi con me, e d'altronde perché avrei dovuto farlo io?

Le lacrime calde che scivolavano lungo il mio viso mi richiamarono l'attenzione scacciando tutti quei pensieri che stavano affollando la mia mente.
Le asciugai in fretta spostando il capo dall'altra parte non permettendo a Jace di vedermi.

«Io non voglio proprio niente da te Jace!» dissi riprendendo la situazione in mano.
Non mi doveva vedere in quelle condizioni, non sono mai stata una persona debole, non ho mai pianto nemmeno di fronte a mia madre quando mio padre se ne andò, non era possibile che questo ragazzo semplicemente sbattendomi la realtà in faccia mi facesse stare così male.
«Ti riaccompagno a casa Catherine» disse serrando la mascella e avviandosi verso la macchina.

Durante tutto il viaggio rimasi in silenzio a guardare fuori dal finestrino ma sentivo lo stesso i suoi occhi scrutarmi. Ero triste e arrabbiata con lui, la colpa era anche sua, non mi sarei mai fatta false aspettative se lui non me ne avesse dato modo.
«Perché?» sbottai, rendendomi conto solo dopo la sua espressione, di non aver fatto intendere la mia domanda. «Perché cosa?» continuò lui.
«Perché a casa tua, ecco, perché..» provai a finire la frase ma lui mi bloccò. «Non è successo niente a casa mia»
«Per te quello è niente?» alzai la voce, forse troppo, tanto che lui inchiodò la macchina.
Fortunatamente non c'era nessuno dietro di noi, se fosse stato così, penso sarei stata già morta.
«Che cosa cazzo stai facendo?» uscii di fretta dalla macchina, ancora scossa.
«Se urli in quel modo come pretendi che riesca a guidare tenendo la calma» sbottò lui seguendomi.
«S-scusa» riuscii a dire con un filo di voce.
«No Cat, ora basta, vuoi delle scuse? Bene, scusami se ti ho fatto credere che potesse esserci qualcosa tra di noi, ora, ti riporto a casa e chiudiamo qui la storia» disse stringendo i pugni.
Non lo degnai di uno sguardo, ma le sue parole mi rimbombavano nella testa.

«Sali in macchina!» urlò a pochi centimetri da me facendomi sobbalzare.
Era davvero furioso e lo ero anche io, non glie la darò vinta, non di nuovo, non dopo che si è preso gioco di me.
«No Jace, non salgo con te in macchina.» dissi con tono deciso.
«Sali Cat e smettila di fare la bambina» disse lui facendo una smorfia alla parola 'bambina'.
«Te lo ripeto, evidentemente non hai capito, non salgo con te in macchina» dissi facendo un passo in dietro e incrociando le braccia al petto.
«Catherine te lo ripeto per l'ultima volta, sali in questa cazzo di macchina!» disse prendendomi per i polsi e trascinandomi vero l'auto.
Provai a divincolarmi ma senza risultati, la sua presa era salda, era impossibile liberarsi e per un momento con il polso intorpidito pensai non mi passasse più il sangue nelle vene.
Quando mi lasciò davanti lo sportello, mi schiacciò il petto contro il suo.
«Smettila di fare così, mi rendi tutto più difficile» mi sussurrò all'orecchio.
È proprio strano! Due minuti fa mi stava urlando in faccia e ora mi sta sussurrando all'orecchio queste parole con voce sexy e seducente.
«Cosa ti rendo difficile Jace?» chiesi intimorita, la sua risposta mi potrebbe ferire nuovamente  ma ho bisogno di capire.
«Mi rendi difficile starti lontana Cat» rispose lui avvicinandosi ancora di più a me.
Ok, è ufficiale, non lo capirò mai questo ragazzo.

Mi ricorderò per sempre di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora