8. Philosophy of life

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Dalya's pov

Pensavo e ripensavo alla conversazione  conclusa circa qualche minuto fa: Louis era davvero strano in voce. Era come tentato nel dirmi qualcosa ma troppo inibito per proferirne parola.

Oh il mio caro Louis, fra noi non ci sono mai stati segreti. Insomma! È Il mio migliore amico.
Lo ammetto: non di quelli che si fanno sentire 24h su 24h, non di quelli che vedo tutti i giorni, non di quelli che riempiono di messaggi sdolcinati. Lui è davvero diverso.
Non ci sentiamo mai ed infatti questa mia mancanza mi ha portato a ricontattarlo, ma nonostante ciò: nonostante i problemi ed i disordini sono fiera di poter dire che il nostro rapporto non è cambiato.

Riprende sempre da dove abbiamo lasciato.
Abbiamo stili di vita simili e allo stesso tempo opposti.
C'è sempre, mi sa consigliare, mi sa ascoltare, sa come comportarsi in qualsiasi situazione.
Non so se io per lui sia importante quanto lui lo è per me...ma non m'importa. So di sicuro che mi vuole bene, so che mi aiuterebbe qualora ne avessi bisogno, che nonostante lui sia in giro a fare chissà cosa e chissà dove, sarebbe disposto a venire in mio soccorso, so che se non ci vediamo da tempo mi dice "Cazzo, ma non ti manco?! Stasera ci dobbiamo vedere...non voglio sapere nulla" e quando fa così, quando percepisco quel tono arrabbiato, quasi deluso....non posso fare altro che adorarlo sempre più. Per me sono queste le piccole dimostrazioni d'affetto.
So che gli fa piacere stare in mia compagnia e apprezza anche il fatto che io abbia buoni rapporti con i suoi amici, in primis con Zayn.
Louis è pazzo, è unico...esplosivo, una bomba.
Mi fa tornare il sorriso. Sempre.

"Amore?" Una tenue voce si fa spazio nell'aria portandomi a sporgere l'orecchio al di fuori della porta del bagno.

"Law?"

"... Ascolta il direttore Winter mi ha appena convocato per svolgergli una piccola pratica. Non posso accompagnarti dai tuoi amici."
Mi osserva da capo a piedi, mantenendo una borsa sotto il braccio da cui è noto intravedere qualche foglietto racchiuso dentro i libri.

"Oh..D'accordo!" Abbasso lo sguardo annuendo e tornando in bagno. Fisso una parte indeterminata del lavandino attenendo il
trambusto della chiusura della porta.
Sospiro continuando a truccarmi leggermente con poca voglia. Guardo l'orario e noto che è parecchio tardi perciò dando una pettinata ai miei capelli e ponendo la borsa in spalla vado verso la porta di ingresso.
Prima che possa mettere piedi al di fuori dell'edificio un foglietto adagiato per terra coglie la mia attenzione. Mi abbasso per prenderlo e lo rileggo volta dopo volta.

' Chiamami! 776328.
Un bacio x
Hadid.'

Rileggo questo messaggio dieci volte o anche più? Scherziamo? La storia si sta ripetendo o cosa? Presa dal nervoso mi scaravento per terra singhiozzando, no! Non di nuovo. Stringo quel pezzettino di carte fra le mie mani tanto da stropicciarlo.
Afferro  il mio cellulare e noncurante delle conseguenze digito quel numero. Il fiato sembra non restare nella mia bocca, è davvero lacerante rivivere la stessa esperienza ed io non sono assolutamente pronta. Non più.
Due squilli dopo una voce, la solita, identica fottuta voce del cazzo si espande nella stanza. 

'Pronto?'  
Reprimo dentro di me le lacrime evitando di singhiozzare e provocare rumore.

'Pronto?'  Nuovamente dall'altro capo del telefono continua a parlare; osservo i secondi scorrere e dopo un tempo indeterminato stacco il telefono abbassando il capo. Faccio in mille pezzi quel foglietto e con le lacrime agli occhi mi alzo sbattendo violentemte la porta di casa.
Voglio andare via, da tutto e da tutti.
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Kiss me, you fool 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora