23 luglio
ore 5
Il telefono vibrò rumorosamente e cadde dal comodino, cosa che mi fece sobbalzare spaventata.
- Svegliaaa, Darcy! E' ora di alzarsi- Lessi il messaggio ancora mezza addormentata e risposi
- Evy, aiuto, che mi devo mettere??-
- Fai conto che siamo a luglio, ma ricordati che andiamo a Londra-
- Grazie dell'aiuto-
- ahahah e che ti devo dire io?? Tanto lo so che tu hai sempre caldo!
- Vabbè ho capito, mi arrangio io-
- Ma come sei brava! Hai imparato a vestirti da sola!!-. -Comunque mettiti un paio di jeans, una t-shirt e la felpa di Hollister per sicurezza...poi ovviamente le Blazer-
- Grazie, ma c'era bisogno di fare tutte quelle storie??
- Ovvio che si ;)-
- Oh ma vai a quel paese!!-
- In effetti ci andrò proprio con te, tra cinque ore, a quel paese-
- Ahahahahah tu sei pazza- E scoppiai a ridere divertita nel buio.
ore 6:30
Arrivai puntuale alla stazione delle corriere, montai sul pullman e prenotai il posto a Evelin, che, come sua abitudine, arrivò mezz'ora dopo. Non appena salì sul veicolo la professoressa accompagnatrice la sgridò:
- Menabue, la prossima volta arrivi tra due settimane, magari potrà prendere il pullman di Sydney!-
- Evelin annuì, ma non appena si voltò nella mia direzione, tirò fuori la lingua e fece una smorfia- tutto il pullman rise a questo gesto.
La scena, purtroppo, non era sfuggita alla professoressa che esclamò:
- Menabue, la tua condotta mi costringe a prendere seri provvedimenti- (neanche avesse tentato un omicidio).
- Per punizione- riprese - fino all'aereoporto resterai in isolamento nel posto di fianco a me lì davanti! La tua compagna invece, che non può essere punita a causa tua, cambierà compagno di viaggio!-
Rimasi pietrificata
- Uhm vediamo...per esempio...-
Ti prego non lui, non...
- Santi!-
Fanculo
-Lei che mi sembra un bravo ragazzo, venga qui di fianco a questa graziosa signorina- e mi guardò con una faccia da bradipo rincoglionito, io, d'altro canto risposi facendo il sorriso più falso di cui fossi capace-
- Quanto a lei, Menabue, prenderà il posto del signor Santi, buon viaggio a tutti, si può partire- disse acida.
Evelin mi fece l'occhiolino e prese posto.
E intanto quel gran figone si stava sedendo di fianco a me...
Datemi un pizziccotto, ditemi che sto sognando...
- Ehm, piacere, mi chiamo Mario-
CAZZO!!!

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Grazie, Evelin
ChickLitTutto quello che leggerete in questo libro è reale. Qui subentra la vita vera, quella che viviamo tutti noi. Quella che molti di noi non sopportano e quella che alcuni non riescono a cambiare. Come si fa ad andare avanti quando tutto il mondo sembra...