Capitolo 16

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Camminammo a lungo, e tra una risata e un'altra il tempo passò molto velocemente.
Cris era molto disponibile con me, ma con Bri litigavano continuamente. Tutto sommato fu una bella serata.

Ero stanchissima, quindi chiesi a Cris se avesse potuto portarmi sulla schiena fino a casa" Certo, salta su". Bridgette ci guardò stranita ed io le sorrisi.

Varcammo la soglia della porta di casa e non appena entrammo i nostri sorrisi svanirono: tutti gli adulti erano seduti sul divano e ci puntarono gli occhi addosso.
Scesi immediatamente dalla schiena di Cris e ci fermammo tutti a fissarci a vicenda. "Ragazzi, tranquilli, sedetevi, abbiamo qualcosa da dirvi" "Mamma, che sta succedendo?" "Allora, Cris e Skyler, so che è stato da sempre un vostro grande sogno, durante questo mese vi siete comportati davvero bene, siete andati molto d'accordo, quindi...".
I miei occhi si sgranarono, il cuore iniziò a battere forte.
"Quindi, ragazzi, abbiamo deciso di farvi un regalo" "Oh mio Dio" sussurrai. "Oh dai Demetra, arriva al dunque!..." "Quanto sei frettoloso!" Fece mia madre rivolta a mio padre. "Demetra davvero, non vorrei metterti pressione, ma io e Skyler stiamo quasi per morire di infarto a causa del nostro battito accelerato" guardai Cris e gli sorrisi, lui ricambiò. "E va bene. Cris, Skyler, per i prossimi 30 giorni passerete la vostra estate a ROMA!!" "OH MIO DIO!!!!" "MERDA! NON CI CREDO!!" Io e Cris iniziammo a saltare come delle molle, ringraziammo i nostri genitori e, tutto d'un tratto, ci ritrovammo abbracciati, ci guardammo un attimo negli occhi e ci stringemmo forte.
"Bridgette, ci spiace non farti partire ma, i biglietti aerei e l'alloggio costano molto" "Figurati Demetra, fa niente" un filo di tristezza calò sugli occhi di Bridgette, io l'abbracciai.
"Quando partiremo?" "Dopodomani" "Oh cavolo! Cris! Ti rendi conto?" E lì partì un altro abbraccio(aveva inoltre un profumo buonissimo). "Quanto affetto!" Fece Anne, sorridendo a mia madre. "Grazie davvero. Il più bel regalo di sempre!"

Quella notte non riuscii a prendere subito sonno, troppa eccitazione.
Però, l'indomani avrei dovuto salutare Alex, mi rattristai pensando che non avrei più potuto vederlo...

Cercai le giuste parole per costruire un buon discorso, ma, il pensar troppo mi fece venir sonno, quindi mi addormentai di sasso.

Un'estate da vivere ||(Completa)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora