Capitolo 23

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Quell'ultima sera a Roma la passammo insieme, letteralmente.
Dormimmo in camera mia, una sensazione stupenda girarsi e sentire la sua presenza, il suo profumo.
Ovviamente non sto qui a raccontare ciò che accadde quando eravamo insieme in camera quella sera...segreto...

Quando la sveglia suonò, ci alzammo con calma, ci sistemammo e, dopo una colazione veloce, ci dirigemmo in aeroporto.
"Oddio, non possiamo restare qui a vita?" "Per me va bene, tanto la cosa più importante è qui accanto a me", disse Cris baciandomi sulla fronte, io gli sorrisi e lo abbracciai.

Quel viaggio di ritorno fu pesante, più di quello di andata.

Stavamo volando sull'oceano, era sera ed io ero molto stanca quindi, mi stesi sopra Cris e mi addormentai.

Dopo 2 ore mi svegliai, "Ciao ghiro" "La smetti di chiamarmi così?" "Ma se sei un ghiro che posso farci?" "Quello che non si sveglia mai sei tu" "Va bene, ma tu hai la faccia da ghiro", mi accigliai e lui scoppiò a ridere.

Dopo un viaggio durato quasi un giorno, arrivammo all'aeroporto di San Francisco, lì trovammo i nostri genitori ad aspettarci e, quando ci videro mano nella mano, le nostre mamme si guardarono e si scambiarono uno sguardo d'intesa seguito da un occhiolino.
"Che c'è?!" "Niente Sky, a proposito, come è andato il viaggio?" "Tutto bene, ma, tu non me la racconti giusta" dissi a mia madre, lei si limitò a sorridere e guardare la mia mano e quella di Cris intrecciate, alzai gli occhi al cielo e poi mi misi a ridere.

Durante il viaggio di ritorno alla nostra dimora in affitto, raccontammo in generale la nostra mitica vacanza, tutti ne restarono divertiti e sopratutto sorpresi dalla notizia "amorosa".

Non appena arrivammo, crollai sul divano.

Un'estate da vivere ||(Completa)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora