Capitolo 32

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Tra gli incubi che mi tengono sveglia, le chiacchierate notturne con Alexander e gli allenamenti con il professor Black, sono cosí stanca da non avere la forza di alzarmi dal letto, ma dopo la decima chiamata da parte di Clare e degli altri ragazzi, mi dirigo lentamente in bagno per prepararmi. Essendo in ritardo sarò costretta a saltare la cena per recarmi il prima possibile in aula..non che mi interessi la lezione ma per non sentire la voce odiosa dell'insegnante di inglese mentre mi rimprovera. Attraverso di corsa il corridoio del dormitorio e successivamente quello dove si affacciano tutte le aule per raggiungere la stanza 307. Ricomponendomi, busso e attendo il permesso per entrare.
<<Ah, é lei>>
<<Buongiorno e scusi per il ritardo>>dico incamminandomi verso il mio banco
<<Signorina Thompson mi faccia indovinare..é di nuovo colpa della sveglia>> afferma la donna seduta dietro la cattedra, togliendosi gli occhiali da lettura. Annuisco e proseguo dritto, lasciandomi cadere sulla sedia con un tonfo una volta arrivata.
<<Ti piace proprio farla arrabbiare, eh?>> il sorriso di Matt svanisce nel vedermi e negli occhi si legge la preoccupazione. Gli faccio cenno di parlare. <<Bambola, cosa c'é che non va?>>
<<Niente>>
<<Sembri..>>
<<Stanca?>>suggerisco <<Non ho dormito molto>>
<<E come mai?>>
<<Ma cos'é? Un interrogatorio?>>
<<Sono tornati, vero?>> Lo ha capito. Mi tornano in mente dei flasback di me sul letto della mia vecchia casa mentre grido e i miei amici che si precipitano in camera per calmarmi. Tutte quelle notti  insonni passate a tranquillizzarmi. Non voglio che ricominci tutto da capo, soprattutto non voglio farli preoccupare. Sto per rispondere di no ma mi precede <<Lo só che ho ragione quindi é inutile che neghi>>Non só come faccia Matt a capirmi, sembra quasi che mi legga nel pensiero. <<Oh al diavolo..hai ragione>>
<<Di cosa state parlando?>> domanda una voce alle nostre spalle, facendoci voltare. Alexander continua a spostare lo sguardo da me a Matt in attesa di ricevere risposta. Non mi ero accorta che fosse dietro di me.
<<N-niente>> balbetto tornando a guardare davanti a me e fare finta di essere interessata alla lezione per evitare altre domande da parte del ragazzo.

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