SHE 3

3.

Il mattino seguente, il gelo invadeva la città, mentre nella camera il termosifone era molto alto.

Paolo era uscito per recensire il bar della hall. Rimango altri due minuti a letto.

Ripenso ancora al discorso che mi ha fatto. Ormai è diventato un puntino nella mente. Lì fisso. Indelebile.

Finalmente decido di alzarmi e faccio una doccia calda, rilassante.

Improvvisamente intono una nota, scopro che è intonata. Chissà perché. L'eco del bagno è stupendo, soprattutto con lo scorrere dell'acqua. Prendo come microfono, il diffusore e incomincio a cantare "I will always y love you". Immagino sotto di me la folla che mi applaude. Sarò proprio sciocca a farlo. Ma mi diverte molto.

Mentre in tono l'ultima frase, la fase finale, entra Paolo con un mazzo di fiori e applaude. M'interrompo imbarazzatissima. I miei zigomi bruciano dalla vergogna.

-Amore, stai dando un concerto al water ed al bidet? Se lo avessi saputo sarei venuto anche io- alza le mani -avrei pagato il biglietto, giuro- fa un ghigno per iniziare una risata.

Prendo subito l'asciugamano, il più grande e mi avvolgo dentro.

-Scusa amore, ma non me ne sono accorta che fossi rientrato. Altrimenti..-

-Altrimenti avresti smesso?-

-Si- abbasso lo sguardo e mi scappa una risata.

Mette le rose rosse appoggiate al tavolino e mi prende in braccio.

-Già sei nuda amore, non sarà difficile vedere cosa c'è sotto- e ride sussurrandomi all'orecchio.

Mi appoggia sul letto e fa partire la canzone di "9 settimane e mezzo".

Fa un spogliarello in piena regola.

Incomincia slacciandosi la cintura, poi si apre il bottone fa cadere giù i pantaloni e a tempo di musica si avvicina.

Mi batte il cuore in petto come la prima volta. È sempre così. Mi entrato dentro come nessuno mai.

Mentre stiamo a letto abbracciati mi annuncia del prossimo viaggio.

-Amore, a te che piace l'arte, sei contenta se ti portassi in Egitto?-

Non credo alle mie orecchie. Mi porta in Africa. È sempre stato un mio sogno. Non vedo l'ora di partire. Lo abbraccio forte e lo ringrazio.