Quello stesso pomeriggio, il signor Rogers e il membro della servitù che aveva scoperto il corpo, si recarono ancora una volta in centrale; per le deposizioni e l'interrogatorio.
Entrarono uno alla volta all'interno di una piccola stanza, al cui interno, c'erano un tavolo in legno, circondato da tre sedie, ormai rovinate dall'umidità. La luminosità era scarsa; c'erano solo due lampade al neon, che dovevano coprire un'area di circa quattro metri quadrati. L'imputato entrò per secondo, e quando gli venne consegnato il foglio da compilare, rimase per qualche attimo fermo immobile, muto e con gli occhi fissi sul tavolo. Era perfettamente intuibile che fosse ancora scosso dalle vicende vissute in precedenza, ma si fece forza: prese in mano la penna e comincio a scrivere; all'inizio tutto tremolante, ma continuando, cominciò ad acquisire fiducia.
Consegnò il modulo all'agente seduto di fronte a lui, che uscì dalla sala e chiuse la porta dietro di se.
In quei pochi minuti in cui rimase da solo, cominciò a sentire qualcosa, non era un suono, era un sentimento; un sentimento di mancanza, che sembrava divorargli l'anima. All'inizio non gli diede bada, anche perché aveva ben altro a cui pensare; ma ad un certo punto, il dolore diventò così forte che non poté più far finta che non ci fosse; gli manca sua moglie, il suo maggiordomo più fidato: gli mancava tutto ciò che per anni era stato la sua famiglia.
Tutti ad un tratto, la porta si aprì e l'agente si fece avanti
~ho una domanda per lei~ disse
~tutte le prove che abbiamo riscontrato sulla scena del delitto ci fanno pensare che il colpevole sia lei~
~glielo giuro; non ho commesso nessuno dei due omicidi, qualcuno sta cercando di incastrarmi, non c'è altra spiegazione~ ribatté il signor Rogers
~le voglio credere, dopotutto anche il nostro ispettore pensa che lei sia innocente ~
Il sospettato, con aria sollevata, fece un gran sospiro di sollievo e chiese di lasciare la stanza per poter andare acasa a riposare; la richiesta fu accettata; così si alzò dalla sedia, che cigolo un po' a causa del peso e seguì l'agente fino al di fuori del distretto.
Si incamminò per strada, passando di fronte a qualche ristorante, qualcuno lo riconobbe gli urlò insulti, a volte anche molto pesanti; ma lui, sapendo di non essere colpevole non li stava ad ascoltare e proseguiva per la sua via.
Chiese un passaggio ad un taxi, che però glielo negò a causa della sua brutta reputazione; quindi fu costretto a continuare a piedi con le sue gambe, ormai stanche ed affaticate.
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Delitto A Porte Chiuse
Mystery / ThrillerUn delitto è stato commesso a casa Rogers, un sospetto è già stato identificato, ma qualcuno sarà in grado di scagionarlo?