Capitolo 12: La discussione

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Il signor Makoto gli aveva risollevato un po' il morale e dopo qualche minuto di chiacchierata, i due si lasciarono, Alfred oltrepassò il cancello della sua villa, percorse il vialetto in cemento ed entrò.
Appese come al solito il giaccone all' appendiabiti, si tolse le scarpe e le ripose nello sgabuzzino a sinistra della porta d'ingresso.
La casa era stranamente buia, le tende delle finestre erano state tirate, ma non sarebbe comunque cambiato nulla visto il tempo all'esterno; tutti i membri della servitù si trovavano in cucina, a prepararsi per il pranzo.
Alfred si diresse verso uno di loro e gli chiese gentilmente il menù odierno, l'altro balbettò un po', e si allontanò per qualche secondo, tornando poi con un foglietto stampato, lo porse al padrone, lui lo lesse attentamente e dopo un attento esame agli ingredienti che contenevano le varie portate esclamò
~Brutto idiota! Sai benissimo che sono intollerante al glutine e cosa fai? Un piatto di pasta accompagnato da bruschette?~

*Mi perdoni signore, rimedierò subito*

~No! Tu non devi rimediare, sono ormai otto mesi che sei in questa casa, come minimo avresti dovuto saperlo!~

*Sono davvero mortificato signore, corro in cucina a modificare il menu se le va meglio*

~Si, grazie e per favore, mi porteresti anche una tazza di camomilla?~

*Certo, tra qualche minuto sarò qui da lei*
E con queste parole si allontanò dal salotto e si diresse verso la cucina; per qualche momento di sentirono dei mormorii, poi qualche chiacchiera e poi il silenzio; si sentiva solo il rumore della carne che sfriggeva a in padella insieme ad altre verdure. Tutto d'un tratto ricomparve l'uomo con in mano un piccolo vassoio con sopra una tazza e un biglietto come il precedente tenuto tra le dita della mano sinistra.
Ancora una volta il padrone controllò le varie portate e gli ingredienti, poi alzò il pollice in senso di approvazione.
Tutto contento il cameriere tornò in cucina per confermare il piatto allo chef che aveva ormai già finito la preparazione dell'intero pasto.
Il pranzo fu seguito da una lunga conversazione nella quale furono discussi tutti i vari problemi che si erano presentati negli ultimi tempi:
il funerale per la moglie doveva ancora essere organizzato; Alfred, non era in situazione economica e sociale molto positiva e per ultimo ma non meno importante, anzi, per la sua villa, girava un assassino che probabilmente aveva già programmato la prossima vittima dei suoi efferati omicidi.

Delitto A Porte ChiuseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora