Capitolo 14: Il risveglio

116 10 0
                                    

Piano piano, attraverso le palpebre, cominciò a passare qualche raggio di luce, all'inizio accecante, poi un'immagine sempre più nitida.
Era ancora sotto shock, perciò gli ci volle un po' di tempo per riuscire a capire cosa stesse succedendo.
Si guardò attorno, era disteso sopra un letto all'interno di una  stanza dalle pareti bianche, con una boiserie di colore azzurro acceso, dal soffitto molto alto e dalle finestre ampie. Il sole si vedeva perfettamente attraverso il vetro, dal quale però non si riusciva quasi a scorgere altro: solo qualche altro tetto in tutta la città; da ciò si poté dedurre che quello in cui si trovava era uno tra gli edifici più alti.
Esaminato un po' l'ambiente, l'imputato cominciò ad avvertire un leggero formicolio al braccio destro, convinto che fosse un insetto che lo stava pungendo, si tirò una bella sberla, rimanendo poi sorpreso dal fatto che non era un insetto, bensì un ago per la flebo, che era collegato ad un piccolo contenitore in plastica mezzo pieno di un liquido semitrasparente.
Pochi minuti dopo il suo risveglio, la porta della sala dove si trovava, si aprì all'improvviso ed entrò una giovane donna, sulla trentina, dalla pelle olivastra, occhi verdi dalle molteplici sfumature più chiare. Indossava un camice bianco, aperto sul davanti e un paio di Crocs bianche.
Con voce gentile chiese
~Tutto bene signore? Mi sa dire come si chiama?~
*Sono un po' disorientato e mi fa un po' male la testa me per il resto tutto bene grazie*
~Ok, mi fa piacere che stia bene, è statosi una bella aggressione sa?~
*A proposito, sa dirmi cos'è successo?*
~Mi spiace signore ma non lo so proprio, è stata un'addetta alle pulizie della centrale a trovarla, poi ha chiamato l'ambulanza e la polizia che tutt'ora sta indagando su cosa sia accaduto; comunque devo ammettere che lei è stato davvero fortunato: nonostante l'abbiano colpita con un'arma contundente, non ci sono gravi danni; gli organi principali non sono rimasti danneggiati.~
*Si, devo ammetterlo, è la prima cosa bella che mi capita da quattro anni a questa parte*
~Aspetti un attimo, lei non sarà mica quell'imputato che verrà giudicato domani davanti alla corte cittadina?~
*In effetti sono io ma...Non verrò giudicato domani, ma lunedì*
~Ma domani...~

Delitto A Porte ChiuseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora