Capitolo 19: Finalmente la verità

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Superò il portone, percorse il corridoio fino ad una porta sulla sinistra. Ai due lati si trovavano due guardie giurate, che dopo avergli chiesto chi fosse, lo invitarono a chiarire alcune faccende, poi lo lasciarono entrare. L'interno dell'aula era molto semplice, ma diverso da quella in cui aveva fatto la prima udienza.
In fondo alla sala, accanto al banco del giudice, Ethan ed Henry stavano parlando a bassa voce, ma il suono rimbombava dappertutto. L'imputato si avvicinò e salutò
~Buongiorno signori~
*Buongiorno signor Rogers* disse il suo avvocato
-Buongiorno- ripeté il pubblico ministero
*Allora, oggi è il grande giorno*
~Eh si, speriamo vada tutto secondo i piani~
In quel preciso momento, dalla porta entrò il giudice Clifford, seguito da altre due persone. In generale questo fatto sarebbe stato un fatto anomalo, ma si trattava di un caso di omicidio, perciò era tutto normale. Questi, annunciarono l'arrivo imminente di tutta la folla che voleva presiedere al processo. Dopo aver pronunciato quelle parole si diressero verso il loro banco e si accomodarono. Seguendo i loro gesti, tutti i presenti all'interno dell' aula andarono a sedersi alle proprie postazioni e la gente cominciò ad entrare.
Era un flusso interminabile, che debbe però essere spezzato quando nella stanza tutti i posti furono occupati.
A quel punto le porte si chiusero.
I giudici invitarono l'imputato a sedersi ad un piccolo tavolino accanto al loro banco e diedero inizio all'udienza.
~Bene, cominciamo. Si faccia pure avanti signor Cummings~
*Si Vostro Onore*
Il pubblico ministero, si alzò dal suo banco, camminando fiero verso l'imputato, che intanto stava sudando freddo a causa della tensione.
~Partiamo dal principio. Il signor Rogers, tra le 13 e le 19, del giorno in cui sua moglie è stata ridotta a fin di vita si trovava all' ippodromo Richard Reynolds, me lo può confermare?~
*Si, ma certo! Lì viene chiesto di compilare dei moduli, per essere autorizzati ad entrare la prima volta, e poi si è invitati a firmare un foglio ogni volta che si entra, con l'ora d'entrata e l'ora di uscita, perciò deve esserci anche il foglio che ho compilato anche io quel giorno*
~D'accordo; abbiamo verificato la sua versione e controllato i suoi orari di entrata e di uscita in quel giorno ed è parso che dall' ora in cui ha lasciato l' ippodromo, ovvero le 17:31; all'ora in cui presumibilmente è stato commesso il delitto, ovvero attorno alle 18:30, lei avrebbe avuto tutto il tempo per tornare a casa e compiere il misfatto~.
A quel punto Ethan, si alzò in piedi dicendo
*Obiezione; quel giorno, secondo la centrale del traffico, le strade che percorrevano quel tragitto avevano almeno 8,5 chilometri di coda, sarebbe perciò stato impossibile per il mio cliente fare tutto ciò*
- ACCOLTA-

Delitto A Porte ChiuseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora