*Pavoni e procioni*
11 novembre 2016, Miami
Christopher's Pov
«Sei pronta?» gridai a Clara per farmi sentire, mentre indossavo la maglietta.
«Cinque minuti e possiamo andare» gridò di rimando dal bagno.Io e Clara avevamo deciso di passare una giornata allo zoo, per poi fare un picnic in mezzo alla natura. Dopo essere usciti da scuola siamo venuti subito a casa sua per una sveltina prima di prepararci a uscire e adesso stavo aspettando che fosse pronta.
Nelle ultime settimane avevo trascorso abbastanza tempo con lei e non riuscivo a capire se mi piacesse veramente o se era semplicemente l'abitudine. Tutti la catalogavano come una facile, ma alla fine faceva solamente quello che piaceva fare a noi tutti, ma per come funzionavano le cose nella nostra società, se era un ragazzo a comportarsi così era considerato figo, ma se lo faceva una ragazza era troia. In più, con il mio passato, chi ero io per giudicare lei?
«Andiamo?» chiese presentandosi davanti a me con i capelli biondi raccolti, un trucco naturale e vestita in jeans e felpa - avrei potuto giurare che se fosse venuta a scuola vestita così non l'avrei nemmeno riconosciuta.
«Andiamo» sorrisi, per poi avviarci verso l'uscita, dopo esserci infilati le scarpe e aver preso la borsa con l'occorrente per il picnic.Salimmo in macchina e misi velocemente in moto, avviandomi verso lo zoo.
«A cosa pensi?» mi chiese la ragazza al mio fianco, rendendosi conto che era sovrappensiero.
«Effettivamente a te» ammisi, senza rendermene conto.
«A me?» chiese leggermente interdetta.
«Sì» feci spallucce.
«E cosa pensavi esattamente?» si girò completamente verso di me nel sedile.
«Che la gente ha un'impressione sbagliata su di te e che sei mille volte meglio di ciò che loro pensano» risposi, lanciandole un'occhiata fugace.
«Oh» la vidi arrossire con la coda dell'occhio, cosa che prima - se mai me l'avesse detto qualcun altro -, sarei scoppiato a ridere, pensando che non fosse possibile che qualcuno facesse arrossire Clara. «Beh, grazie» continuò poi, rigirandosi i pollici e io mi limitai a prenderle una mano mentre guidavo.Arrivammo davanti alle porte dello zoo e parcheggiai la macchina.
«Andiamo a vedere i pavoniiii!» iniziò a saltellare Clara, dopo essersi fiondata fuori dalla macchina.
«Tu e la tua passione per i pavoni. Quello che ti capisce è bravo!» la presi in giro, scendendo anch'io dall'auto dopo averla spenta.
«Parla Christopher passione procioni, ma fammi il piacere!» alzò lei gli occhi al cielo, facendomi la linguaccia, mentre io mi assicuravo che la macchina fosse chiusa.
«Non osare prendertela con i procioni, hai capito?» mi ritrovai a difendere i miei animali preferiti davanti alle accuse di questa ragazza.La signora che vendeva i biglietti ci stava guardando come se fossimo leggermente fuori di testa e come darle torto d'altronde.
«Vorremmo due biglietti, per favore» chiesi, mentre Clara continuava a saltellare di qua e di là continuando a ripetere qualcosa sul fatto che i pavoni fossero stati mandati dal paradiso e che io non ci capivo un accidente con i miei stupidi procioni. In tutto questo, la povera donna cercava di rimanere seria, ma si vedeva lontano un miglio che se la stava facendo sotto dalle risate.
«Ecco a voi» disse porgendomi i biglietti dopo che ebbi pagato. «Spero sappiate entrambi che questi non sono animali da compagnia e che non li potete prendere a casa» continuò poi, prendendomi alla sprovvista.
«Grazie a lei, e stia tranquilla, cercherò di tenere lontana quella svitata dai quei poveri pavoni» le dissi solennemente e lei non riuscì più a trattenersi, scoppiando in una fragorosa risata.
«Ehi, ti ho sentita, razza di idiota! Non sono mica svitata, eh!» Clara mi si parò davanti, strappandomi i biglietti dalle mani e facendomi il dito medio, per poi scappare all'interno dello zoo.
«No, guarda, soffri solo di problemi mentali» le urlai dietro, per poi iniziare a rincorrerla. «Buona giornata!» gridai oltre la spalla alla povera donna che aveva assistito al nostro battibecco. «Torna indietro, testa di rapa!» gridai ancora a Clara, mentre mi guardavo in giro, una volta entrato anch'io nello zoo, ma di lei nemmeno l'ombra. «Proprio questa ci mancava» alzai gli occhi al cielo, iniziando a cercarla.
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Acele
RomanceNella vita non si può sempre scegliere ciò che si vuole, tantomeno quando vivere o quando morire. Il dolore causato dalla morte di una persona cara non è facile da colmare e questo Naira lo sa bene. L'unica cosa che ha dentro al petto oramai è solo...