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Leggete spazio autrice per capire meglio il capitolo :) buona lettura🍁

Ripetizioni.
Odio le ripetizioni.
Filosofia, matematica, italiano o arabo odio qualunque tipo di ripetizioni.
Le trovo decisamente noiose e grigie... Grigie perchè trovo anche il grigio, nonostante sia un colore che mi piace, assolutamente deprimente. Lo so è un controsenso. Come me d'altronde.

Ho appena finito una straziante ora di ripetizioni, visto che questo periodo ho trascurato un casino la scuola, e dopo aver ringraziato, salutato, e mandato mentalmente a quel paese quella povera donna, a cui è toccato fare ripetizioni a una coccia dura come la mia, ho chiuso la porta in legno, e me ne sto andando tra un misto di felicità e ulteriore depressione.
Il mio telefono vibra e senza vedere il mittente leggo direttamente il messaggio.

>mi manchi.
So già di chi è. Trascinò il messaggio verso sinistra, finché non compare la X, la premo e la notifica che mi aveva disturbato, sparisce. Mentre sul mio volto si fa spazio un'espressione abbastanza pensierosa. Sta anche per piovere, e io odio la pioggia in primavera, perché si è una fottuta primavera e sta piovendo, questa cosa io la detesto.
Da sempre ho associato la primavera e l'estate alla stagione del sole. Niente pioggia. Lo dicevo da piccolina, e ci rimanevo male ogni volta che accadeva. È così anche adesso, so che è una cosa tremendamente stupida e infantile, ma è l'abitudine.

Prendo il telefono e inserisco il codice. 2212. Ventidue dicembre. Quel giorno l'ho passato con lui. Dovrei cambiarlo. Avevamo deciso di passare dei giorni insieme, visto che i miei non mi avrebbero mai fatto passare le feste natalizie senza i parenti. Tutti insieme, ma una giornata l'ho dedicata a lui.
A lui che mi ha fatto arrabbiare il Primo giorno di scuola.
Lui che mi ha chiamato hulk rosso.
Scuoto la testa per scacciare quel sorriso da ebete che mi si è automaticamente formato.

A lui che mi rubava lo zaino, a lui che mi ha tirato della vernice verde addosso, e che io ho attaccato a lui.
Un altro sorriso. Basta cavolo.
A lui che mi ha fatto arrabbiare, a cui ho rovesciato più di una volta qualcosa in testa, a lui con cui ho giocato a nascondino, a lui con cui mi sono baciata, con cui ho pianto, sorriso, urlato, gridato, quasi ucciso.

Ha fatto tutto lui.
E nella mia testa continua a funzionare così. Devo smetterla di pensare a lui, a lui che mi fa spuntare un sorriso inconsapevole, a lui che continua costantemente a rovinarmi e a migliorarmi la vita.
A lui che è come una dose giornaliera di caffè, che ti dà la carica ogni ora, ogni secondo, ogni momento che vivi.
Quel lui che mi ha fregato, troppe volte.
Lo avevo detto io, che era uno sbaglio, ma si sa, a volte gli sbagli più grandi sono anche i più giusti.

Cream

Allora popolo, riassumiamo questo capitolo strano... Parliamo inizialmente di Chanel e del suo odio per la e cose fuori posto, pioggia in primavera e in estate per esempio.. So che è strano, ma questo è il suo personaggio, amatelo xx.
Poi si passa a Cameron.. Eeeeeh cameron. :) allora, anche a Chanel manca, parecchi, ripercorre alcuni dei passaggi della loro storia.
Non è niente di speciale ma serve per far capire come si sente Chanel e la tristezza che prova anche lei e non solo Cameron.
Spero che vi piaccia💗
fra

CREAM // 2 completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora