Epilogo

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Vi chiedo di non levare la storia dalla biblioteca, perché mancano i ringraziamenti e le spiegazioni, commentate please💘

Vi chiedo di non levare la storia dalla biblioteca, perché mancano i ringraziamenti e le spiegazioni, commentate please💘

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Fare parte di un qualcosa, non è cosa da niente, o da sottovalutare. Fatevelo dire da una che non si é mai uniformata alla massa.
Da una che dopo tanto sforzo ha lasciato il ragazzo che amava, per fargli vivere il suo sogno, di diventare un campione di calcio, —perché Cameron giocava a calcio— e ha rinunciato a lui, dicendogli di non amarlo più.
Da una, che al funerale del suo miglior amico, rideva.
Da una che quando ha saputo che suo cugino, sarebbe partito per sei mesi, ha risposto;«oh bene, così non romperai più il cazzo.» con un sorriso, e se ne è andata. - ricordandosi solo il giorno stesso della partenza che era suo cugino e gli voleva bene, e delle lacrime. Ma quella è un'altra storia -
Da una che non ha mai capito niente della vita, eppure, è riuscita in quasi tutti i suoi sogni.

"Chaneeel, stanno suonando!" Urla Selena, con cui ho un appartamento in comune, dal piano di sopra.
«potresti anche alzare il culo eh!» rispondo di rimando, frustata di essere stata interrotta dalle mie riflessioni poetiche sull'esistenza, manco fossi Leopardi.

Quando apro la porta, il mio cuore salta un battito. Ma cerco di rimanere impassibile, alla vista di quel viso perfetto, di quei lineamenti duri, ora addolciti, di quegli occhi color caffè, e i capelli nocciola.

«cosa ci fai qui?» Cerco di far sembrare la sua visita indifferente. La sua scomparsa di così tanti mesi, e questo incontro non programmato, mi fa girare la testa, e mille emozioni contrastanti iniziano a frullare nel mio stomaco.
"Respiro" risponde con una scrollata di spalle e un sorrisetto furbo sul volto, che io provo a nascondere. Il sarcasmo deve averlo imparato da me.
"E te?" Cerco di non saltarti addosso. «ti sbatto la porta in faccia.» detto ciò, gli chiudo la porta davanti, simulando dei passi, ma in realtà mi metto a spiarlo dallo spioncino.
"Chanel, so che mi stai guardando, lo fai sempre, e immagino anche che tu sia sulle punte, visto che sei una nana. O che il tuo volto si stia arrossando e i tuoi occhi incenerirmi con lo sguardo. Ma non sei Zeus quindi non puoi lanciarmi contro fulmini.. ma è un altro discorso questo." Non ci credo che le abbia azzeccate tutte, quasi è dolce. "Chanel, mi hai rotto il cazzo!" Esclama all'improvviso. Già proprio un cioccolatino. Spalanco la porta di scatto. «Che?!» strillo. Prova ad entrare, ma immediatamente gli riscatto la porta in faccia.

"Allora sei proprio una cogliona eh" ma guarda tu sto stronzo. "Non lo capisci che mi manchi troppo madonna Santa?!" Ah no aspetta..
«ma non ti avevo rotto il cazzo?» spalanco nuovamente, prova ad entrare e gli richiudo la porta in faccia, ancora.

"Porta puttana che velocità! Comunque sei bellissi.." spalanco la porta, voglio baciarlo porca puttana. No, non posso. Gli risbatto la porta in faccia. "Oh che due coglioni.. senti ma vuoi ap.." oh fanculo.
Spalanco la porta, bacio a stampo e la richiudo, in faccia. Ancora.

"Per quanto questo gesto mi sia piaciuto adesso giuro che ti ammazzo." Continua.
Ma io non lo ascolto, il mio cuore è impegnato a diventare un campione mondiale di ginnastica artistica, così come il mio stomaco.

Ma perché merda l'ho fatto, è stato un suicidio, mi sono letteralmente scavata la fossa, perché so, che adesso non riusciró a continuare la mia vita, per un minuto di più.
Sapendo che quelle labbra però, non potranno più essere mie.
Sapendo che lui non potrà più essere mio.

Fai quello che vuoi. Il mio cervello cita Dylan, oh amico mio ora mi dispiace ma non mi sei d'aiuto.
«perché sei qui? E non a giocare a calcio?»
"Perché la mia vita fa cagare senza di te porca merda! Giuro che ciò provato, Chanel! Ma tu riempivi le mie giornate, sempre con un qualcosa di diverso, sorrisi, pianti, emozioni e forti urla. Per me eri con me una dose giornaliera di caffè, mi rendevi attivo, pronto a vivere questa merda. Quando.. quando Dylan è.. insomma hai capito - sento chiaramente la sua voce incrinata mal mascherata - dopo il ballo, io non ero me stesso, e senza di lui forse non tornerò mai ad essere il Cameron di prima, e ho lasciato che tu sfuggissi dalle mie mani. Ho lasciato che mi spezzassi il cuore, per farmi vivere il mio sogno, perché si sono arrivato Chanel." Il mio cuore fa una capovolta all'indietro e rischia di vomitare tutta la mia adolescenza sulla porta.
"Chanel apri questa porta, ho bisogno di te."  Faccio come dice.
Basta lasciarsi bloccare da tutto ciò che la testa dice, è il cuore che va ascoltato. Così elimino in fretta la distanza tra noi, e le nostre labbra si cercano in un bacio nostalgico.

«anche io ho bisogno di te Cameron

THIS IS THE END.
THANK YOU
30 gennaio 2017
fra xoxo

CREAM // 2 completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora