Chapter 1

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Eee... Siamo tornati, in onda!
A dopo lettrici mie⚡️
//fra XO

Urlo il suo nome mentre arrivo al finestrino e inizio a gridare, Beatris è priva di sensi ma il suo torace si muove per respirare, ciò vuol dire che è viva e per un attimo quasi mi tranquillizzo,ha un taglio sul braccio e è piena di sangue e sporco.
L'auto ha sbattuto contro un albero vicino al parco che dista poco da casa mia.

Non posso avvicinarmi troppo perché pieno di vetri intorno e io ho solo i calzini.
Contino a urlare il suo nome e non ci vuole molto prima che la sirena del pronto soccorso sovrasti la mia voce, incrinata dall'ansia e dalla paura.
I medici prendono a fare il loro lavoro e riescono non so come a farla uscire dall'auto e trasportarla sulla barella fino al mezzo che la avrebbe portata in salvo.

Mi accascio a terra quasi senza vita vedendomi passare davanti agli occhi tutti i nostri momenti passati insieme da piccoline, a giocare con le bambole o i peluche.

Lancio un urlo fortissimo perché solo ora mi accorgo del dolore che sto provando non solo emotivamente ma anche fiscamente, mi guardo il ginocchio ricoperto ormai di sangue a causa di un grosso vetro piantato nella mia gamba.

Appena lo noto grido forte, spaventata, e le lacrime che precedentemente uscivano silenziose iniziano a sgorgare a fiotti più per paura e disperazione che dolore.

Un medico mi nota e chiamando altri dottori fa portare un'altra barella e mi caricano sull'auto con la mia amica.

L'ambulanza all'interno è quasi tutta bianca e blu, colori che contrastano con il nero e il giallo delle barelle, o il rosso del sangue.

Sento i medici fare il loro lavoro e blaterare di qualcosa sulla mia tipologia di sangue, per quanto ne ho capito ho perso davvero tanto sangue, più di Bea.

Lei ha più che altro un trauma cranico credo.
Urlo. Il dolore si diffonde per tutto il mio corpo e mi sembra di sentire il pezzo di vetro andare sempre più in profondità ogni volta che l'auto sobbalza sulla strada.

Scopro che quelli che a me erano sembrati secondi prima erano invece minuti, e il sangue perso a causa del vetro era davvero tanto.

Urlo ancora, più forte sta volta.
Sento qualcuno che continua a ripetere qualcosa come "apri gli occhi" e "non dormire" ma oramai è troppo tardi, il mio sguardo si riduce a due fessure,tutto nero, e poi sono troppo esausta per aprire gli occhi.
Solo un ago nel mio braccio, una puntura, scossone, dolore, urlo.
Buio.

CREAM
Ooo mi manca già scrivere coffe, capitolo corto per ricominciare.
Questa storia sarà diversa, ci saranno più descrizioni e sensazioni e sarà tutto un po' più reale. Sarà più bella.

Spero vi piaccia e lasciate un voto.

Succederanno cose...
A presto, ovviamente;

//fra

CREAM // 2 completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora