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«Mamma! Dove sei? Devo parlarti!» grido entrando in casa e iniziando subito a gridare.
"Oh, tesoro finalmente sei tornata, come è andata? Sei uscita con Cameron?" Chiede mia madre ignara di tutto.
Ha conosciuto i genitori di Cameron poco dopo l'inizio della nostra 'relazione' e lui quando mi aveva fatto svenire un po di mesi fa.
Ora la stagione estiva sta arrivando e la scuola per finire, e lei non sta ancora che ho scoperto delle cose.
Fa il suo ingresso con un dolce sguardo e in mano un vassoio con dei pancake e del cioccolato sopra.
Se fossi stata in una situazione diversa mi sarei avventata sul cibo, ma in questo caso, devo resistere.

«mamma, so di aver già vissuto qui.» gli occhi di mia madre si spalancano e la sua bocca, prima curvata in un sorriso, si trasforma in un'espressione terrorizzata.

Appoggia il vassoio,e comincia a parlarmi.
"Ascolta cara, è vero. Noi abbiamo vissuto qui fino si tuoi circa 5 anni. Avevi molti amici. Quei bambini, che adesso sono ragazze e ragazzi, con cui esci quotidianamente, già ti conoscevano, benissimo. Ma non ti hanno riconosciuta perché sei cambiata. Fisicamente ovvio. Ma dopo l'incidente, hai perso quasi completamente la memoria. Ti ricordavi solo di noi, tuo fratello e.."
«..e..» la sprono.
"Dylan e Cameron. Non facevi altro che chiedere di loro. Dicevi questi nomi senza sapere a chi appartenessero. Il tuo piccolo cuoricino stava per scoppiare. Così abbiamo deciso di trasferirci. Ashton e la sua famiglia sono venuti con noi. Per distrarti dai quei nomi, ti abbiamo comprato due orsetti di peluche, che tu ovviamente, hai chiamato.."
«DyDy e Cam lo scorbutico» ricordo i soprannomi che avevo dato a quei teneri giochi.
Sorrido pensando al nome dato a Cameron, lo scorbutico gli si addice parecchio.
Quanto abbiamo deciso di tornare per il lavoro di tuo padre, abbiamo portato Ash con noi, abbiamo sperato che tu non lo scoprissi.
Non per negarti il passato, ma per non addolorarti. Tuo padre stará via per una settimana lo sai, non parlargliene tu, lo farò io. Si è sempre sentito malissimo per non avertelo detto, e con lui anche io. Mi dispiace."
Afferma guardandomi negli occhi.
«okay.»
"Sei arrabbiata?" Domanda.
«no, devo solo assimilare le cose. Vado a studiare, domani devo andare volontaria per recuperare in storia dell'arte. Posso?»
Domandò indicando i pancake.
Acconsente pensierosa sforzando un sorriso, che ricambio dolcemente, prima di andare in camera mia, e affondare nello studio e nei pancake.


CREAM
ALLORAAA.
Salve, oggi aggiornamento particolare, spieghiamo la storia di Chanel da bambina. Se non lo avete già fatto, per favore lasciate un voto o un commento, e se vi va passate nella mia nuova storia: KING.
Si ve la spammeró ovunque avete capito❤️🙈
fra

CREAM // 2 completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora