Harry's pov
Ci sono aspetti di Lily che ho sempre detestato. Primo fra tutti l'incondizionato vittimismo che guida ogni suo gesto, e che la introduce nella società nella quale è costretta a vivere oggigiorno.
La scusa perfetta per giustificarsi quando è nel torto.
Ma il coglione sono io che ogni volta ci casco! E mi lascio rigirare dalle sue iridi lucide e dalle sue ciglia tremolanti.Io che ho sempre odiato le debolezze e la vulnerabilità in generale, e che per anni ho giurato di inseguire solamente gambe lunghe e sguardi accattivanti.
Lily possiede entrambi, sia le gambe lunghe che gli sguardi accattivanti, ma il tutto incastrato in un corpicino deboluccio e in un visetto timido. Ed è andata a peggiorare - le prime volte possedeva un maggiore slancio vitale, il quale è appassito col tempo. Che sia questo ciò che mi ha attratto a lei? Il bisogno primordiale di rassicurarla? Di proteggerla?La verità è che Lily rappresenta la parte di me che necessita di esistere solo per essere amata. Desidero essere amato. Ne ho bisogno per respirare. E amando lei ho trovato il mio piccolo rifugio, negli angoli e negli spigoli e nelle curve del suo corpo. Il seno, il collo, il fianco e la curva della coscia che scivola fino al nodoso ginocchio.
Aveva il vizio di svegliarmi con baci e carezze sul viso. Iniziava dal mento e finiva per sfiorare le mie palpebre chiuse con le labbra, tentando un approccio tanto gentile quanto rassicurante. Aprivo gli occhi che già mi sentivo totalmente a mio agio, stretto e premuto e per metà soffocato dal corpo di lei. E la cosa che più mi manda fuori di testa è il nostro rapporto in sé, morboso sin da principio ma divenuto totalitario dopo la prima volta che ci siamo messi le mani addosso.
Ho mandato tutto a puttane. Semplice e conciso come un insulto. Ancora mi chiedo cosa volessi ottenere: rispetto e ubbidienza? Talmente ero accecato dall'irritazione e dalla paura che ho dimenticato chi stessi maneggiando - eppure non l'avrei mai fatto. Non sarei giunto a tanto, e lei lo sa. Si è lasciata trascinare nel baratro dai vecchi rancori e dalle vecchie paure, ma la colpa è mia che ho finito per perderla.
Eppure non sapevo cosa volesse dire disperarsi finché non ho ricevuto quella chiamata. S'intende disperarsi fino a piangere, fino a urlare.
Era la voce della sua amica. Quella di cui Lily parlava in continuazione, quella che le stava sempre attaccata al culo. Sarah, la riccia dalla carnagione olivastra.È stata una telefonata breve, una di quelle improvvise, una di quelle che non ti aspetti mai. Un sussurro tremante, un "Lily è lì con te?"
No, le ho risposto di getto e senza pensare alle conseguenze. Come urtato da tale supposizione dopo quanto successo. Perché?
Ed è seguito il silenzio. Un'assenza di suono che mi ha permesso di ascoltarmi e di capire senza che lei avesse bisogno di aggiungere altro.
Perché io non la trovo più.
E cosa fare dopo un'affermazione del genere? Teoricamente andrebbe mantenuto un certo contegno, una calma ferma indispensabile per respirare. Eppure qui si parla di Lily, e di Snake Scott che per ammazzarmi sarebbe disposto a sgozzarmela di fronte agli occhi.
Ho semplicemente rimosso tutto ciò che è intercorso tra la fine della telefonata e l'arrivo nell'ufficio di Morgan. Non ero in me né quando mi agitavo sul sedile in pelle dell'auto di Benjamin, né quando tamburellavo i piedi sul pavimento di quella casa infernale.
L'ho chiamata quindici volte. Quindici telefonate a vuoto. Ho iniziato a vomitare blasfemie alla terza, alla decima stavo urlando e a quella successiva sentivo le lacrime bruciarmi le sclere.Tanto che Benjamin ha dovuto strapparmi il telefono di mano, ed è stato costretto a schiaffarmi il palmo in faccia per evitare di essere preso a manrovesci.
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Dangerous [hs]
Fanfiction«Due fumi tossici insieme creano l'ossigeno. Due veleni insieme creano l'antidoto.» Tratto dalla storia: «Non avrei dovuto baciarti.» Se ne esce poi, anche l'altra mano raggiunge il mio viso così da circondarlo completamente come giorni addietro - e...