Il calcio, la nostra vita....

7. La finale

Faceva davvero caldo quel pomeriggio di maggio.

Il campo di calcio sembrava ancora più verde sotto i raggi del sole e le tribune e le gradinate piene di gente facevano da splendida cornice all'evento che sarebbe iniziato di lì a pochi istanti.

I giocatori della Muppet e della New Team entrarono in campo dietro all'arbitro e si disposero al centro del terreno di gioco.

Harry e Louis avanzarono e si strinsero la mano, guardandosi in modo indecifrabile e penetrante.

La partita iniziò dopo pochi istanti e, già dalle prime battute di gioco, fu evidente che le due squadre erano arrivate meritatamente in finale e che lo scopo di entrambe era quello di vincere.

Per lunghi minuti il match si mantenne in perfetta parità, poi, grazie ad un guizzo di Louis, la New Team si portò in vantaggio.

Harry, però, non impiegò molto tempo a pareggiare e, utilizzando la sua forza e la sua potenza, segnò il secondo goal per la Muppet.

Quando mancava mezz'ora alla fine, Louis riportò la partita in parità e, più i minuti passavano, più i giocatori di entrambe le squadre ed anche il pubblico si convincevano che si sarebbe andati ai supplementari.

Invece, a cinque minuti dalla fine, Louis si smarcò a centrocampo, avanzò velocemente verso l'area di rigore avversaria e tirò.

Il portiere della Muppet non vide nemmeno arrivare il pallone....la New Team aveva segnato il goal del vantaggio.

Harry e compagni non ebbero nemmeno il tempo di reagire, l'arbitro fischiò la fine della partita e la squadra di Louis vinse il torneo.

Tutti i giocatori della New Team esultarono e si abbracciarono fra loro, venne alzata la coppa della vittoria e Louis ottenne una borsa di studio per l'università di Londra.

L'atmosfera era carica di gioia e di allegria e nessuno si accorse di un ragazzo riccio che piangeva disperato fra le braccia di un giovane dai capelli corvini.

Harry era inconsolabile e Zayn non era in grado di fermare il fiume di lacrime che scorreva dai suoi occhi.

Harry era disperato perché non aveva perso solo una partita, aveva perso il suo futuro e l'unica occasione per diventare qualcuno e per dare una vita dignitosa a sua madre e ai suoi fratellini.