Let's celebrate

29 2 7
                                    

<< Agnese cosa vuoi indossare questa sera? >> chiese mia madre
<< Ovviamente qualcosa di rosso, è importante per me questo colore, ha caratterizzato la mia vita dopotutto. >>
<< Parli proprio come tuo padre, sono davvero orgogliosa di te a piccolina mia. >>
<< Già, però Mary vai a cercare qualcosa da mettermi... devo preparare il discorso. >>
<< Va bene, Agnese. >> mia madre
Mia madre uscì dalla stanza, allora chiusi la porta a chiave e mi avviai alla scrivania.
Carissimi ospiti, ma vorrei dire carissimi amici oggi siamo qui riuniti per finire una volta per tutte la nostra nemesi, e quale modo migliore di farlo se non uccidendo il leader? Michael Gordon Clifford sei stato accusato di molte cose, ma quella più significativa è quella di aver giocato con il mio cuore, con i miei sentimenti e per questo meriti di morire.
Ero osservata e lo sapevo, dovevo scrivere qualcosa di veramente orribile ma se non l'avessi fatto ciò avrebbe messo a rischio la vita di Michael.
<< Bene così dovrebbe andare bene. >> sorrisi
- La sera-

<< Agnese sei bellissima, mi dispiace che tu debba affrontare tutto questo proprio oggi, il giorno del tuo compleanno

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<< Agnese sei bellissima, mi dispiace che tu debba affrontare tutto questo proprio oggi, il giorno del tuo compleanno. >>
<< Figurati Mary, questa sarà una grande soddisfazione, uccidere quel bastardo mi farà sentire molto meglio, e finalmente avrò la mia vendetta. >>
<< Finalmente oggi posso dire di essere veramente orgoglioso di te mia cara figlia. >> disse Dan appoggiato sulla soglia della porta
<< Non vedevo l'ora di udire tali parole proprio da te. >> sorrisi, perché in realtà era vero. Da quando io abbia memoria non ricordo neanche una volta che Dan avesse apprezzato qualcosa proveniente da me, ma sono certa che rimarrà ancora più fiero per come ho organizzato la serata.
<< Vieni qui Agnese, è ora di scendere le scale verso la sala. Sono tutti impazienti di vederti di nuovo. >>
Senza farmelo ripetere due volte mi avvicinai a Dan che mi prese sotto braccio e con Mary dietro di me a reggere il vestito ( no, non è un matrimonio) iniziammo a camminare finché non giungemmo ad una grande balconata con scale laterali che si affacciava su tutta la sala dandomi visione di una grande folla ben vestita. Tra la folla scorsi Ashton, con vari travestimenti ideati da me riconobbi tutti i miei alleati e poi notai anche alcuni dei miei complici/amici Char, Calum, Luke, etc...
<< Da qui devi continuare da sola. >> sorrise Dan che iniziò a scendere le scale con Mary.
Mi avvicinai alla balconata e dopo un lungo applauso da parte della folla iniziai a parlare.
<< Salve a tutti e grazie per essere venuti qui oggi. Per prima cosa vorrei chiamare a raggiungermi qui sopra la mia squadra senza la quale non sarebbe stato possibile un tale successo. >> allora tutti compreso Ashton salirono e si posizionarono dietro di me.
<< Ora vorrei chiedere alla sicurezza di portare il cosiddetto prigioniero qui accanto a me e di scendere subito dalla balconata poiché il tempo è prezioso. >> anche loro fecero presto a portare Michael da me e in men che non si dica erano già sotto.
Guardai Michael era malconcio, un occhio viola e gonfio, alcune bruciatine sparse sul viso e molti graffi; stava soffrendo lo si vedeva, e ciò era solo per colpa mia.
<< Carissimi ospiti, ma vorrei dire carissimi amici oggi siamo qui riuniti per finire una volta per tutte la nostra nemesi, e quale modo migliore di farlo se non uccidendo il leader? Michael Gordon Clifford sei stato accusato di molte cose, ma quella più significativa è quella di aver giocato con il mio cuore, con i miei sentimenti e per questo meriti di morire... Nono scusate, so che posso fare di meglio perciò ricomincio. >>
<< Allora: Carissimi ospiti come ben sapete oggi potremo fine alla grande minaccia che da tempo non ha fatto altro che sottoporci sotto la propria dittatura, ma sopratutto non ha fatto altro che farci vivere in caos e terrore. Perciò io oggi dico basta... e anche se mi duole ammetterlo, mio padre, Dan, aveva ragione. " Non capisci l'importanza di qualcosa finché non ti batti per essa, ma la soddisfazione più grande è quella di uccidere la causa che ti ha costretto a batterti per salvare quello in cui credi." Mi dispiace tanto, ma questo non avresti mai dovuto dirmelo. È ora. >> Urali così forte e lì tutto ebbe inizio.
Tutti i miei alleati entrarono nella sala e iniziarono a sparare sulla folla senza lasciare via di scampo a nessuno, neanche alla squadra dei velocisti.
<< Ragazzi mettetevi a riparo, uscite di qui e ci sentiremo dopo. >> mi girai per andarmene, ma Michael mi tirò dal vestito
<< Non ti lascio qui. >>
<< Michael saranno al massimo due ore, andrà tutto bene. >>
<< Come puoi sapere che andrà tutto bene, c'è il caos. >>
<< Lo so, perché ho una ragione per vivere e non lascerò che qualcuno mi uccida ostacolando questa ragione, abbi fiducia in me. >> sorrisi scomparendo nelle scale.
-

-

-

-

-

-
<< Hey Dan. >>
<< Devo farti i miei complimenti Agnese non mi sarei mai aspettato tutto questo da te, e ora guardami, sono semplicemente disteso qui a terra che sanguino in punto di morte, e invece di pensare agli altri riesco a pensare solo a me. Dimmi, dimmi è questo quello che mi ha fregato? >>
<< Oh Dan dovresti saperlo da te, se siamo arrivati a questo punto è solo per colpa tua. Però devo riconoscertelo sei stato davvero un buon maestro... >>
<< Ed ecco *cofcof* (tosse) che l'allievo supera il maestro. Sono molto orgoglioso. Ma ora uccidimi con quel coltello e facciamola finita, riconosco la tua vittoria. >>
Mi avvicinai velocemente a lui, mi inginocchiai e gli infilzai il cuore con quel coltellino che tempo fa mi aveva dato per uccidere Michael.
<< Ti ho voluto bene Papà. >> dissi non appena udì il suo ultimo respiro.
// Michael//
Ci chiudemmo in un hotel in attesa di Agnese, non riuscivo a staccare gli occhi dalla finestra. 3 ore erano passate ma nulla, nessuna notizia e nessun avvistamento. Stavo diventando davvero nervoso... come poteva essere possibile che io fossi rinchiuso qui senza poter fare nulla e lei era lì a combattere per il nostro amore.
Ad un tratto notai un taxi giallo fermarsi davanti la porta dell'hotel e fu lì che la vidi, anche dopo una battaglia era perfetta.

Ad un tratto notai un taxi giallo fermarsi davanti la porta dell'hotel e fu lì che la vidi, anche dopo una battaglia era perfetta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Con lei vi erano anche Alyssa e Ada leggermente sporche di sangue ma nessuna ferita fortunatamente. Ero davvero felice che tutto fosse andato bene, o almeno così pensavo. Non appena lei stava per entrare una freccia le colpí la gamba e cadde a terra per il troppo dolore. Ma come al solito non si avvinse prese il suo famigerato. Coltellino e lo lanciò verso l'ombra misteriosa che cadendo dal tetto si mostrò in tutto il suo orrore. Era Fred il Gobbo l'unico sopravvissuto alla strage che alla fine morí per mano di un coltellino.
-
Non appena salirono andai ad abbracciare ad Agnese che stranamente tremava, ma poi con un dolce sussidi disse: << Abbiamo vinto. >>

New Enemies ||Sequel Killer||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora