Ci sediamo su una panchina dell'aeroporto, lontano da tutti.
"E quindi devi tornare a casa..." abbasso lo sguardo.
"Ti prometto che torneró da te non appena avró una pausa, oppure durante le vacanze. Non so quando, ma ti giuro che torneró."
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia sulle labbra, dolcemente. «Non è un addio, ma un semplice arrivederci.» continuo a ripetermi nella mente. Sto avendo la meglio sulle lacrime. Non sto piangendo, e questo è un grande passo avanti per me.
Mi stacco da Jack e sorrido. Pensare che lo avrei rivisto presto mi fa stare decisamente meglio.
"Cosa farai con le tue fan, adesso che ci sono io?"
"Non vedo l'ora di far sapere a tutti che la mia vita è meravigliosa." sorride.
Sorrido anche io.
"Sai... di solito le celebrità non sono molto contente di far sapere alle persone che si sono fidanzate. Tu sei diverso, e questo mi piace."
"Che senso ha fidanzarsi se poi vuoi tenere nascosta la tua relazione? Non ha senso. Io non vedo l'ora di urlarlo al mondo. Tutti devono sapere quanto sei fantastica."
Arrossisco. Deve smetterla, non puó farmi diventare ogni volta un peperone vivente.
"Smettila, sono tutta rossa in faccia e non va bene." ridacchio.
Jack si guarda il polso. L'orologio segna un ora che per me avrebbe dovuto ritardare.
"Il mio volo mi aspetta..." Mi circonda con le braccia e mi bacia la testa. Io alzo il viso e gli bacio le labbra. Un bacio casto, ma pieno di passione. Mi mancherà e non poco.
"Mi raccomando. Per tutto."
"Ci sei solo tu, piccola. Okay, forse anche un po' Jack Johnson..."
"Jack! Ora oltre ad essere figo, bellissimo, meraviglioso e sexy sei anche bisessuale?" scoppio a ridere.
"Non starei mai con il mio migliore amico. Non mi fidanzerei mai con un uomo, non fa assolutamente per me." ride. La sua risata, mi mancherà pure quella.
Smette di ridere per poi riprendere a parlare. "Per me esiste soltanto e unicamente la signorina Beer". Mi bacia la punta del naso.
"Devo andare adesso. Sii forte, sai cosa intendo."
"Solo per te."
Lo vedo un'ultima volta salire sull'aereo. Aspetto che l'aereo decolli per poi tornare a casa, con un sorriso sulle labbra, gli occhi umidi e un cuore che scoppia di emozioni.
***
Mi alzo con una flemma assurda, un'altra giornata di scuola sta per iniziare, per la mia gioia. Mi ricordo che Jack è ripartito, per questo mi faccio scappare un verso del tutto poco femminile.
In più mi sono presa un raffreddore della madonna, e forse ho anche un po' di febbre. Ma a scuola, ci devo andare comumque.
Mi fiondo nel bagno iniziando a tossire peggio di un elefante, e inciampo nel tappetino, cadendo come una pera cotta. Mi alzo a fatica e mi guardo allo specchio. Sono un mostro. Inizio a prepararmi secondo la mia noiosa e monotona routine facendo attenzione a non finire di nuovo sul pavimento.
Dopo un po' di tempo sono pronta: leggings neri, una felpa grigia enorme e le mie superstar. Non mi trucco, metto solo un po' di mascara.
Come se non bastasse, scendendo le scale appoggio male un piede e indovina indovinello? Cado. Tossendo.
"Tesoro, è tutto a posto?" mi mamma si affaccia alla porta della cucina e mi guarda stranita vedendomi in una posizione poco naturale alla fine delle scale.
"Una meraviglia, mamma, una meraviglia." Mi rialzo e afferro una merendina dalla cesta dei dolcetti, la mangio lentamente e mi calo nella parte del bradipo. Con le cuffie infilate nelle orecchie esco di casa salutando mia madre che mi augura una buona giornata. Anche se so che sarà schifosa.
Mi dirigo verso l'istituto, autocondannandomi a morte. Mentre cammino tutta tranquilla, un coglione mi travolge con tutta la sua massa corporea, facendomi ruzzolare a terra. Merdina.
Lo ignoro perché so che se lo chiamassi, mi ignorerebbe. È la terza volta che cado questa mattina, cazzo!
Dopo un tragitto segnato da ostacoli, arrivo 'sana e salva'. Apro la porta della scuola facendo la mia entrata gloriosa con i capelli al vento e i cori degli angeli che... ahaha, stocazzo.
Corro, e non so neanche per quale motivo, verso il mio armadietto, prendo i libri quando sento una presenza dietro di me. So chi è, quindi gli parlo con calma, ma decisa.
"Ho già avuto una mattina di merda, non serve che ti metti anche tu in mezzo alle ovaie. Lasciami respirare aria pulita almeno oggi, Reynolds."
Dove ho trovato tutto questo coraggio io non lo so.
Lo sento sbuffare e andarsene, mi giro con una faccia compiaciuta, quando mi si avvicina una ragazza che non avevo mai visto prima.
"Scusa, puoi per piacere indicarmi dove si trova la presidenza? Sono la nuova alunna e devo ritirare gli orari." Mi domanda sorridendo timidamente.
"Certo! Vieni, ti accompagno. Comunque sono Madison, piacere." sorrido a mia volta.
"Io sono Radhwa, piacere di conoscerti."
La accompagno dalla preside, e in poco tempo è già con il suo foglio degli orari in mano. Scopriamo di essere in classe insieme, e senza perdere altro tempo, essendo già in ritardo, ci dirigiamo verso la nostra aula.
Busso per poi entrare.
"Professoressa, lei è la nuova alunna. Ci scusi per il ritardo." mi dirigo verso il banco sorridendo a Radhwa, la quale è leggermente in ritardo per via dei quarantotto occhi puntati su di lei.
"Bene signorina Dolan, puó accomodarsi vicino a Beer."
Le faccio segno che sono io. So già che tra di noi si formerà un legame molto speciale, che saremo ottime amiche.
Spazio Autrice
Scusate l'attesa, ecco il vostro capitolo! Scusate se la seconda parte non è bellissima, ma ho la febbre a 38.6 e sono distrutta! Mi sono impegnata al massimo! Baci, buonanotte❤
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ℳessenger
Fanfiction'Jack Gilinsky ti ha appena inviato una richiesta di amicizia.' 'Hai accettato la richiesta di amicizia da parte di Jack Gilinsky.' 'Hai un nuovo messaggio da parte di Jack Gilinsky.' Jack Gilinsky: Hey bella :) 29/01/2017 #66 IN FANFICTION