<<Non devi dirmi nulla?>>
La domanda risuonò nel buio della notte, che si stava rischiarando velocemente.
<<N-non mi sembra…>> Tergiversò Lucy mentre evitava di guardare negli occhi il bel ragazzo biondo che le stava accanto.
<<Ne sei davvero sicura?>> Le chiese allora, mentre si metteva davanti a lei e le afferrava il mento con due dita, fissandola con i due magnetici occhi grigi.
<<Così non vale…>> Mugugnò la ragazza, mentre cercava di distogliere lo sguardo, non riuscendoci e rimanendo intrappolata in quelle pozze di piombo fuso.
Ethan sghignazzò, certo di avere la vittoria in pugno. <<Su dai… Raccontami che cos->>
Un tonfo sordo e gli occhi del vampiro divennero vitrei. Il corpo che prima sovrastava Lucy si accasciò a terra, mostrando chi avesse così vilmente colpito alle spalle Ethan.
Gli abiti di foggia orientale risaltavano alle luci dei lampioni della via che i ragazzi stavano percorrendo, facendo si che le sfumature argento sul tessuto sembrassero delle stelle su sfondo blu notte.
I lunghi capelli bruni erano sciolti sulle spalle, e arrivavano quasi alla vita della ragazza, che con un coltello con il manico di avorio intarsiato fissava Lucy con occhi da cerbiatta.
<<Dici che l’ho colpito troppo forte?>> Chiese la sconosciuta con una voce talmente innocente da far venire i conati di vomito, mentre osservava il coltello con gli occhi color zaffiro. <<Beh… consolati>> Sussurrò poi. <<Almeno non ho colpito il tuo fidanzato con la lama… certo che dev’essere proprio un vapiro stupido, per non essersi accorta di me.>>
Il pugno che le arrivò sullo zigomo le fece vedere le macchie nere davanti agli occhi. Lucy non seppe mai dove trovò la forza di agire, semplicemente si sentiva stufa. Era stufa marcia di essere sballottata dove gli altri volevano e quando volevano. Non ne poteva più di essere rapita, offesa e scambiata per un’inetta.
Le era venuto naturale. Anni e anni di combattimento ad insaputa di sua mamma stavano dando frutto.
Le sere passate in quella piccola palestra, in compagnia di un ragazzo di cui non conosceva il nome le vennero in mente tutte d’un colpo. Sapeva dove colpire, sapeva come parare. L’aggressore contava sul fatto di abbattere Ethan e far fuori lei. Lei che per tutto questo tempo, in effetti, non aveva dato mai motivo a nessun di pensare che era in grado di combattere, e di spaccare i culi pesantemente.
<<Tu… Come osi parare ogni mio colpo?>> Chiese irata la ragazza con il fiatone, mentre cercava di menar fendenti con il bel coltello che aveva colpito Ethan.
<<I tuoi capi mi sottovalutano>> Rispose sprezzante Lucy, mentre schivava un affondo e cercava di non pestare in biondo a terra, che sembrava immobile. <<Comunque sappi>> Continuò con fare glaciale <<Che se hai fatto fuori il mio “ragazzo”>> Disse mimando le virgolette. <<Non avrai vita lunga.>>
Un dardo infuocato le sfiorò la guancia, lasciando una piccola bruciatura. Le fiamme rossastre rischiararono la via per qualche secondo, spegnendosi non appena si conficcarono nel cuore dell’aggressore, che si accartocciò su se stessa con un’espressione di stupore mista a terrore. <<C-compagno>> Sussurrò poco prima che i suoi occhi perdessero luminosità, e la sua anima discendesse all’inferno.
<<Ancora non capisco come certa gente possa entrare nei ranghi degli stregoni>> Esordì una voce maschile sprezzante. <<Che vergogna… non riuscire nemmeno a uccidere una ragazzina.>>
La mano che le afferrò il collo da dietro era fredda come la morte, e lo strattone che l’uomo sulla trentina le diede per costringerla a voltarsi la fece gemere di dolore. <<E così sei tu…>> Disse con un sorriso malato, mentre scrurava il corpo di Lucy con lo sguardo. <<Non vedo l’ora di ucciderti e di ricevere la taglia sulla tua testa… sai com’è, l’uccisione di quella tua… tutrice>> Continuò con una smorfia di disgusto. <<Non era compresa nel contratto, e non mi ha portato nessuna ricompensa. Devo dire però che le sue urla strazianti erano musica per le mie orecchie… davvero spettacolari>>
Il dolore sordo le rimbombava nelle orecchie. Non capiva più nemmeno chi o cosa si trovasse a pochi millimetri da lei. Quello che poche ore prima era stato arginato da Ethan era di nuovo straripato dal suo cuore, tramutandosi non più in lacrime, ma in rabbia.
Aveva già visto il portale rosso fuoco che apparve a pochi centimetri dalla faccia dello stregone. Era uguale a quello che l’aveva salvata nel vicolo. Una stella rossa inscritta in un cerchio, con strani caratteri attorno che nemmeno lei comprendeva appieno, ma che le pareva urlassero morte, dolore e sofferenza.
Era pronta. Era pronta a scagliarlo contro a quell’uomo che aveva ucciso sua mamma, e che si era pire divertito nel farlo. Ma si bloccò. La mano dello stregone aveva superato il cerchio, stupendola, e fermando i flussi negativi dei suoi pensieri. <<Troppo debole>> Sussurrò mentre le tirava uno schiaffo, facendo spezzare il portale in mille frammenti rosso sangue.
<<Lei può anche darsi>> Sussurrò una voce roca alle spalle dell’uomo. <<Ma io no.>>
L’osso del collo si spezzò velocemente tra le mani di Ethan, che con uno sguardo di fuoco osservava l’aggressore che si accasciava a terra, morto.
<<Ethan.>> Disse con voce soffocata Lucy, mentre superava il corpo sul marciapiede, e gettava le braccia al collo del ragazzo. <<Credevo fossi morto…>> Singhiozzò ignorando bellamente i due i due stregoni a poca distanza. <<Io.. io non me lo sarei mai perdonata>>
<<Shhh>> La zittì Ethan dolcemente. <<Ho seguito tutti e due i combattimenti, te la sei cavata benissimo>> La elogiò mentre le accarezzava i capelli bruni. <<Ho visto cosa sai fare, e sei straordinaria… ma ora torniamo a casa piccola… dovremo prepararci per un lungo viaggio. Si va a Saiguan.>>
*spazio me*
Non so cosa dire, rydo~ grazie a tutti per le visual c:Shiro_hebi
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Bloody Tears {In Revisione}
VampirosLucy è una quindicenne che vive la sua vita immersa nei suoi pensieri, che la trasportano, durante i suoi sogni ad occhi aperti, in un universo tutto suo... pieno di creature fantastiche ed irreali... o così almeno credeva. Era talmente convinta di...